Fisco, Leo: i tempi sono maturi una riforma strutturale
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La legge delega per la riforma fiscale è praticamente pronta sul tavolo del governo, che si prepara al varo in consiglio dei ministri la prossima settimana. Con un iter che parte ora e fissa un orizzonte di due anni per l’attuazione.
Non c’è solo la riforma dell’Irpef con tre scaglioni e aliquote più basse, considerata come primo passo verso la Flat Tax. L'altra rivoluzione riguarda l'Iva riordinata per ridare razionalità alla geografia dei panieri, una revisione delle regole sulle operazioni esenti per allinearle a quelle comunitarie, una revisione del regime delle detrazione Iva ma soprattutto una procedura semplificata e più veloce per le procedure dei rimborsi a cittadini e imprese.
«Razionalizzare il numero e la misura delle aliquote Iva secondo i criteri posti dalla normativa Ue, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento Iva per i beni e servizi similari, meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale». È quanto prevede una bozza della delega al governo per la riforma fiscale. Nel testo si chiede anche di ridurre l’aliquota dell’Iva all’importazione di opere d’arte, estendendo l’aliquota ridotta anche alle cessione di oggetti d’arte o da collezione.
Si è parlato nei giorni scorsi di azzeramento dell’Iva per alcuni beni di prima necessità: «È una delle ipotesi perché la prevede la normativa Ue», spiega Leo. E la sottosegretaria Lucia Albano assicura che «tra qualche mese» sarà realtà per pane, pasta e latte. Un azzeramento dell’Iva su alimentari e beni di prima necessità, calcola il Codacons, produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a famiglia.
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