di Filomena Greco
Una fase della stampa subliminale, tecnologia in cui Sublitex è leader
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Un business che somiglia quasi ad un paradosso: operare nel tessile senza consumo di acque. Sublitex è una società del Gruppo Miroglio, e opera nel campo della stampa sublimatica. Si tratta di un processo di decorazione su varie superfici – dai tessuti all’alluminio e ai laminati – attraverso carte e film decorati che tramite la sublimazione, un processo a caldo, vengono trasferiti su diversi supporti. «Le nostre sono lavorazioni water-free, dunque molto sostenibili – spiega l’ad Giuseppe Lano – la nostra idea è di allargare sempre di più l’utilizzo di questa tecnica a tipi diversi di superficie. La stampa transfer si fa sui tessuti a base poliestere, siamo leader nel fashion e nello sport, oltre che nell’arredamento, ma i nostri tecnici di produzione stanno lavorando per mettere a punto tecnologie di stampa diretta che non consumi acqua anche per altre fibre come viscose o cotoni». Nata nel 1976 in seno al Gruppo Miroglio, il gigante piemontese del tessile, l’azienda sta vivendo un momento molto favorevole sul mercato, con un 2021 a 27 milioni e mezzo di ricavi e una crescita importante, del 30% sul 2020,
e un gap positivo del 24% anche sulla fase pre-Covid.
Due i core business principali dell’azienda che ha sede ad Alba: la stampa su tessuto e su alluminio. In piena pandemia la fabbrica è cresciuta grazie alla costruzione di un nuovo impianto di finissaggio (trattamento per rendere morbidi i tessuti) per rispondere alle richieste del mondo del fashion, con una ventina di addetti in più sul 2019. La stampa su alluminio guarda soprattutto al settore dell’architettura. «Anche in questo caso – racconta l’amministratore delegato – siamo cresciuti perché abbiamo deciso di approcciare nuovi mercati fuori dall’Europa. stampiamo film per la decorazione dell’alluminio per tutto il mondo e di fatto abbiamo in mano un terzo del mercato mondiale, in particolare dei profili di alluminio con effetto legno grazie alle nostre lavorazioni». Lavorazioni Made in Italy, realizzate in Piemonte e esportate in tutto il mondo, con tirature importanti ma anche piccoli lotti, mantenendo prezzi comunque competitivi grazie a soluzioni tecnologiche diverse che vanno dalle macchine digitali ai sistemi di stampaggio più imponenti. L’azienda ha da poche settimane aperto una nuova sede commerciale a Città del Messico, dopo i presidi aperti in Turchia, Cina e negli Usa, con magazzini in loco per alleggerire i problemi di trasporto e logistica. Nel complesso Sublitex esporta l’85%. «Penso che questa crisi indotta dalla pandemia e sfociata in enormi problemi di approvvigionamento – aggiunge il ceo – stia riportando delle produzioni in Europa perché il reale total cost rispetto ai prodotti del Far East finisce per non avere differenze significative, rendendo l’Europa più competitiva».
Filomena Greco
redattrice
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