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Senigallia, da modello per l'Europa alla sfida della transizione green e digital

di Michele Romano

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Al via il roadshow di 24 ORE System sul territorio con istituzioni, associazioni e imprese

4 aprile 2022
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3' di lettura

L'agrifood, smart e sostenibile, come elemento portante di un'alleanza strategica non solo tra i produttori e i consumatori, ma anche tra il territorio e l'economia e all'interno di un ecosistema dove imprese, scuole, università, centri di ricerca, associazioni di rappresentanza e pubbliche amministrazioni progettano insieme un nuovo modello di business capace di creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo.

Senigallia ha già percorso tanta strada in questa direzione, meritandosi pienamente il titolo di capitale della gastronomia: due chef stellati, piccoli (e straordinari) produttori di alimenti (dal pane alla pasta e ai gelati, dal vino alle chips), una scuola alberghiera (il Panzini, che ospita 1.200 studenti ), che fatica a soddisfare le richieste di figure professionali che arrivano dalle aziende; e poi una realtà ricettiva che negli anni ha saputo aggiornarsi e la spiaggia, morbida e vellutata (bandiera blu dal 1997), che ha nella Rotonda a Mare un simbolo nazionalpopolare. Il tutto al centro di un distretto biologico che ha l'ambizione di diventare il più grande d'Europa.

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Nelle Marche, in una delle regioni più manifatturiere d'Europa, Senigallia è anche la prima città per arrivi e presenze turistiche e l'essere un polo oramai affermato dell'agrifood non deve sembrare dunque una contraddizione, ma un punto di forza.

Intervenendo alla prima tappa del BusinessMeet di 24 ORE System, organizzato in collaborazione con CNA di Ancona e il Comune di Senigallia, lo sottolinea anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli: “L'agrifood si contempla con la tradizione e l'identità di una terra che ha tanto da raccontare e che ha saputo, per la sua capacità e determinazione, proiettarsi in tante sfide in diversi settori: è un patrimonio che nell'attuale congiuntura assume ancora più valore e che non va alternato, magari accantonando singole attività. Al contrario, ogni specificità deve convivere accanto all'altra per consentire alle Marche di essere un unico modello di produzione e di promozione”.

E Senigallia sta riscoprendo questa necessità, “partendo dalla consapevolezza di essere un luogo capace di rapportarsi con il mondo”, dice il sindaco Massimo Olivetti, all'interno del quale “la fabbrica non sparisce ma si integra nel territorio, nella nostra comunità operosa, all'interno della quale agroalimentare e turismo sono i due settori di maggiore forza e che operano in strettissima relazione tra loro”.

In questa comunità operosa, il Panzini ha un ruolo attivo e propositivo: l'istituto professionale per i servizi alberghieri, della ristorazione, del commercio e del turismo si è fatto promotore dell'incontro tra i dirigenti scolastici designati dalle nazioni europee per gettare le basi dello sviluppo delle economie locali, centrato sull’investimento in capitale umano, sulla valorizzazione dei prodotti e delle filiere a km 0.

Senigallia ospiterà dal 17 al 22 ottobre, la 35a edizione dell'Annual Conference AEHT, l'incontro più importante delle scuole turistico-alberghiere dei 33 Paesi, una manifestazione che unisce turismo, cultura ed enogastronomia, con un migliaio di ospiti. “Investire sulla scuola oggi significa essere dentro la scuola e con essa esportare in via diretta sia i temi etici che i prodotti locali, che vengono così certificati non più da propaganda o pubblicità, ma dai primi e prossimi ambasciatori del futuro che sono i nostri studenti di oggi”, spiega il dirigente scolastico del Panzini, Alessandro Impoco.

A godere di questo ecosistema innovativo sono le imprese, “consapevoli che non sono sole nelle sfide avvincenti della transizione green e digitale e nei processi di internazionalizzazione” (parole di Acquaroli) e di rappresentare l'identità di un territorio.

Da Francesco Mazzaferri, responsabile vendite di Patatas Nana, a Paolo Brunelli, titolare della gelateria e cioccolateria omonima, da Francesca Casci Ceccacci, che ha fondato e guida Pandrefrà, a Roberto Grilli, ceo di Grilli Fabbrica Alimentare, fino a Roberto Rotatori, responsabile vendite della Cantina Santa Barbara, e Guido Galli, titolare dell'enoteca omonima, sono emersi un forte senso di appartenenza al territorio e parole di ottimismo.

Sono il simbolo di una comunità di imprenditori riuniti dalla volontà di riprogettare il sistema alimentare lavorando in rete e con il supporto delle associazioni di categoria. “Nonostante le difficoltà – osserva il presidente di CNA Territoriale di Ancona, Maurizio Paradisi – gli artigiani e le imprese hanno dimostrato di saper stare in equilibrio dinamico, dove ci si può fermare o guardare ma avere lo sguardo rivolto al futuro, che dipende da noi come comunità e da come lo progettiamo. Siamo tutti responsabili, ognuno dell'altro. E l'economia a questo si lega”.

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