Mondo
Pubblicità

Mondo

Nuove sanzioni di Usa e Ue contro la Russia, dall’export alla finanza

Ucraina, von der Leyen: "Congeliamo beni russi e accesso banche a mercato Ue"

La decisione politica è stata presa la sera del 24 febbraio, in un vertice dei capi di stato e di governo dei Ventisette. La rabbia di Biden: Putin la pagherà cara.

24 febbraio 2022
Pubblicità

5' di lettura

Sulla scia della clamorosa invasione russa dell'Ucraina, i Ventisette riuniti nel Consiglio europeo hanno deciso un nuovo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino, tale da isolare il paese, come aveva annunciato in un intervento video la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che aveva parlato di un pacchetto di «sanzioni massicce e mirate» con l'obiettivo di indebolire la «capacità di modernizzazione» della Russia e «bloccare l’accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei», congelando gli attivi del paese in Europa. Il secondo “pacchetto” che sarà adottato formalmente il 25 febbraio per entrare in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue, ha lo scopo di sfiancare l'economia russa in tempi abbastanza rapidi.

Nel comunicato conclusivo del vertice si legge che «le sanzioni coprono il settore finanziario, energetico quello dei trasporti, l’export di beni e finanziario, la politica dei visti e l’inserimento nella lista nera, e con nuove criteri, di personalità russe». Nel settore energetico, però, non dovrebbero essere comprese misure dirette al comparto del gas. I leader Ue, inoltre, hanno annunciato nuove sanzioni anche alla Bielorussia.

Pubblicità

Si tratta del secondo lotto di misure sanzionatorie dopo quelle messe a punto martedì, quando il presidente Vladimir Putin aveva annunciato a sorpresa il riconoscimento di due repubbliche secessioniste in Ucraina.

Tra le misure annunciate il divieto di esportare aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale in Russia, nonché le tecnologie di raffinazione per l’industria petrolifera. Le restrizioni all’esportazione riguarderanno anche i beni a duplice uso (civili e militari). Alle banche Ue sarà vietato accettare depositi da cittadini russi di oltre 100 mila euro e diverse società statali russe avranno il loro accesso ai finanziamenti europei bloccato. La presidente della Commissione von der Leyen ha spiegato: “Viene ridotto l’accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali. Ora ci rivolgiamo al 70% del mercato bancario russo, alle principali società statali, compreso il settore della difesa. Queste sanzioni aumenteranno gli oneri finanziari della Russia, aumenteranno l’inflazione ed eroderanno gradualmente la base industriale russa».

La situazione politico-militare in Europa orientale è precipitata con l'ingresso di truppe russe in Ucraina.

L'Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Josep Borrell ha affermato che queste per l'Europa sono «le ore più buie» dalla fine della Seconda guerra mondiale. Le misure varate due giorni fa hanno già l'obiettivo di bloccare l'accesso della Russia ai mercati finanziari europei.

Il pacchetto varato martedì ha mostrato una notevole, forse sorprendente, unità tra i paesi membri. C'è chi teme che eventuali misure più restrittive possano creare divisioni tra i governi. La possibilità esiste, ma l'impressione è che il desiderio di preservare la casa comune europea in una scena internazionale diventata incredibilmente instabile e minacciosa dovrebbe indurre alla coesione.«Non permetteremo al presidente Putin di distruggere l’architettura di sicurezza che ha dato all’Europa pace e stabilità», ha aggiunto la signora von der Leyen.

Ciò detto, un intervento militare europeo non è in agenda, anche se la Polonia ha chiesto l'attivazione dell'articolo 4 del Trattato Nato. La norma stabilisce che i paesi membri dell'alleanza «si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di uno di essi, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata».

L'invasione russa dell'Ucraina ha colto di sorpresa molti diplomatici europei. Sappiamo che negli ultimi giorni Washington aveva lanciato più volte l'allarme. Da questa parte dell'Atlantico, i dati a disposizione dei servizi segreti europei coincidevano con quelli ottenuti dall'intelligence americana, ma fino a 48-72 ore fa l'interpretazione dei dati divergeva. I Ventisette erano convinti che il presidente Putin non avrebbe lanciato un attacco di queste proporzioni.

Le sanzioni Usa

Parla per oltre mezzora in diretta tv alla nazione e illustra la dura risposta americana, il presidente Joe Biden: sanzioni ad altre quattro banche statali russe (per un valore di mille miliardi di dollari), tra cui il colosso Vtb, e dimezzamento dell’export di materiale tecnologico alla Russia. Tra le nuove sanzioni Usa contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina ci sono anche restrizioni ai prestiti sul mercato americano per tredici imprese ed entità russe, tra cui banche, società energetiche e dei trasporti: Sberbank, AlfaBank, Credit Bank of Moscow, Gazprombank, Russian Agricultural Bank, Gazprom, Gazprom Neft, Transneft, Rostelecom, RusHydro, Alrosa, Sovcomflot, Russian Railway, le banche Otkritie, Novikom e Sovcom.

Colpito il cerchio magico

Colpiti anche alcuni esponenti di primo piano del cerchio magico di Putin e i loro famigliari. Tra loro il potente capo di Rosneft Igor Sechin, e suo figlio Ivan (dirigente della stessa azienda), l’ex ministro della difesa Serghiei Ivanov, inviato del Cremlino per i trasporti e l’ambiente, suo figlio Serghiei (presidente e ceo di Alrosa), il segretario del consiglio di sicurezza nazionale Nikolai Patrushev, insieme a suo figlio Andrei (dirigente di Gazprom Neft), Andrei Puchkov e Yuri Soloviev (dirigenti della Vtb bank), Alexander Aleksandrovich Vedyakhin, first deputy chairman di Sberbank. Nel mirino Usa anche 24 tra persone e organizzazioni bielorusse per il sostegno dato all’invasione russa. Il presidente americano non sfodera però le armi più temute, pur lasciandole ancora “sul tavolo”: le sanzioni personali contro lo stesso Putin e l’esclusione di Mosca dal circuito Swift delle transazioni internazionali, su cui non tutti gli alleati europei sembrano d’accordo. Quindi lancia un attacco forse senza precedenti al leader del Cremlino, con cui non ha intenzione di parlare evocando la «completa rottura ora nelle relazioni fra Stati Uniti e Russia»: Putin « ha scelto questa guerra premeditata da mesi» con «ambizioni che vanno oltre l’Ucraina per ristabilire l’Unione sovietica» e «ora lui e il suo paese ne pagheranno le conseguenze», ha accusato il presidente Usa, convinto che il leader russo «diventerà un paria sulla scena internazionale».

Le misure americane sono pesanti - anche se non pesantissime - perchè, ora che la deterrenza è fallita, l’obiettivo è «chiedere conto alla Russia delle sue responsabilità» e far pagare il prezzo a Vladimir Putin, mettendo in ginocchio l’economia del suo Paese. Gli Usa avevano già varato una serie di provvedimenti graduali, dal bando delle attività economiche nel Donbass alle sanzioni contro due banche, il debito sovrano e alcuni esponenti dell’elite russa, prima di mettere nel mirino anche il gasdotto Nord Stream 2, colpendo uno dei progetti chiave del Cremlino per rafforzare la presa energetica sull’Europa. Ma non è servito ad impedire lo scenario peggiore, ossia l’invasione dell’Ucraina su larga scala mentre era ancora in corso la riunione dell’Onu per evitarla.

Swift può attendere

Per quanto riguarda Swift, Biden ha detto nel suo discorso alla nazione che «è sempre un’opzione ma adesso il resto d’Europa non è intenzionato a prendere questa decisione». La Gran Bretagna ha congelato gli asset di tutte le maggiori banche russe, inclusa la seconda più grande banca VTB. Tutte le maggiori compagnie russe non potranno raccogliere finanziamenti sui mercati del Regno Unito e stessa interdizione per lo stato russo che non potrà operare sui mercati britannici.

Il Giappone e la Corea del Sud

Il Giappone ha annunciato ulteriori sanzioni contro Mosca per la sua invasione dell’Ucraina, prendendo di mira il settore finanziario e l’esportazione di componenti elettronici in Russia, che ha immediatamente condannato queste misure.“Ci sarà una risposta seria da parte nostra”, ha promesso l’ambasciatore russo Mikhail Galuzin in una conferenza stampa a Tokyo, “deplorando profondamente” le misure “controproducenti” adottate dalla terza economia mondiale contro il suo Paese. Anche la Corea del Sud si unirà alle sanzioni internazionali contro la Russia, ma esclude l’imposizione di misure restrittive unilaterali. Lo ha reso noto Park Soo-hyun, un alto funzionario dell’Ufficio presidenziale di Seul, all’indomani della condanna e del rammarico espressi dal presidente Moon Jae-in contro l’invasione dell’Ucraina. “Non è un’era in cui possiamo fare qualcosa in modo indipendente”, ha affermato Park in un’intervista alla Tbs, spiegando che “se gli Stati Uniti e i Paesi europei impongono sanzioni alla Russia, ci uniremo naturalmente a loro perché siamo collegati”.


Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy