di Pierangelo Soldavini
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«Più della metà di tutti i viaggi merci motorizzati nelle città della Ue potrebbe essere effettuata in bicicletta». Era il 2015 quando i ministri dei trasporti europei indicavano la strada. Da allora è diventato sempre più evidente che la sostenibilità urbana deve considerare anche la trasformazione della logistica e della distribuzione delle merci all’interno delle città. E questa rivoluzione passa anche attraverso l’utilizzo delle due ruote- che possono diventare anche tre - in chiave innovativa. Le cargo bike, adatte al trasporto di merci e persone, sono uno dei fenomeni emergenti del mondo bike, che rappresentano una nicchia di mercato in crescita soprattutto grazie all’abbinamento alla pedalata assistita che allevia la fatica del carico.
Nei negozi si è ampliata l’offerta di questi mezzi, tanto da dare vita a punti vendita specializzati in questa tipologia. A Milano FridaBike ha fatto da apripista con un negozio interamente dedicato alle bici per il trasporto. La CargoBike è un’iniziativa nata in pieno lockdown e selezionata nell’ambito del Tavolo Giovani della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi a supporto dell’innovazione del settore bike. «Sono biciclette che sostituiranno l’automobile in città», sostiene Alessandro Ledda, cofounder della start up di Polignano Milanese attiva nella vendita, noleggio e manutenzione delle cargobike, che svolge anche un’attviità di consulenza specializzata e di affiancamento nell’attività di logistica.
Su tre ruote si muove Indimob, altra start up inserita nel Tavolo Giovani che produce un’innovativa famiglia di ebike per il trasporto familiare, disponibile anche in versione Cargo con una capacità di carico fino a 160 kg. Peculiarità della start up milanese è la cura del prodotto che passa dall’ergonomicità dei sedili con schienale alla carrozzeria ultraleggera in fibra di carbonio montata su un telaio in alluminio.
Di carattere differente è la proposta di Arlix nata cinque anni fa tra Basiglio e Messina che opera nel setore della mobilità elettrica con modelli di ebike innovativi nel design, nelle geometrie e nelle modalità d’uso. Quella di Arlix è infatti una hyperbike, quello che definiscono come un “crossover”a metà strada tra una bicicletta e una motocicletta con linee e finiture vintage, che punta a creare una nuova nicchia di appassionati e collezionisti, con una tiratura limitata focalizzata su un utente di fascia alta. D’altra parte tutto contribuisce alla mobilità sostenibile.
Pierangelo Soldavini
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