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Via libera al decreto sull’invio di armi all’Ucraina. Raffineria Lukoil, a Priolo arriva il commissario

di Nicola Barone

Ischia, Musumeci: stop alle rate del mutuo per edifici sgomberati

Con un provvedimento di urgenza approvate misure per salvaguardare l’interesse nazionale nei settori produttivi strategici

1 dicembre 2022
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3' di lettura

In aggiunta al decreto Ischia per far fronte all’emergenza provocato dal nubifragio sull’isola e al provvedimento di proroga dell’invio di armi all’Ucraina, già annunciato dal responsabile della Difesa Guido Crosetto, sì (all’uninamità) del Consiglio dei ministri anche un decreto legge per salvaguardare l’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Giorgia Meloni esprime soddisfazione per «una norma con la quale il governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria Isab di Priolo che impiega con l’indotto circa 10mila persone». Scopo dell’intervento d’urgenza, spiega la premier, «è tutelare al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali così significativi per la Sicilia e l’intera nazione».

Armi in Ucraina

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Il Consiglio dei ministri con il decreto legge dà, dunque, cornice giuridica all’invio di armi in Ucraina per tutto il 2023. Una proroga «fino al 31 dicembre 2023» e «previo atto di indirizzo delle Camere» dell’autorizzazione a cedere «mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari» all’Ucraina. Si mantengono anche i «termini» e «le modalità» stabilite dal decreto del governo Draghi, in scadenza a fine 2022.

La norma si è resa necessaria dopo che il centrodestra aveva tentato di far passare la decisione con un emendamento al decreto sulle missioni Nato e sul commissariamento della sanità calabrese. Tentativo andato fallito per l’altolà dell’opposizione e la partita si è spostata quindi in Cdm.

Ischia

A poco meno di una settimana dalla tragedia che ha colpito Ischia, un nuovo decreto stanzia ulteriori misure - che vanno ad aggiungersi ai 2 miliardi messi in campo subito dopo l’alluvione - per far fronte all’emergenza che ha messo in ginocchio l’isola. Palazzo Chigi stanzia ulteriori 10 milioni e blocca per i cittadini di Casamicciola e Lacco Ameno i versamenti tributari, le cartelle esattoriali e i contributi e termini per gli adempimenti fino a giugno 2023. Sospesi fino alla fine dell’anno anche i termini processuali, rinviate a dopo il 31 dicembre le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti. Posticipato alla fine del prossimo anno, infine, il termine per lo smantellamento dei tribunali distaccati. A oggi si contano oltre un migliaio di edifici interessati dalle frane, con una cinquantina di stabili inagibili e altrettanti a rischio.

Salvaguardia raffineria di Priolo

Si profila una «amministrazione temporanea» per la Isab-Lukoil di Priolo, in Sicilia. Il decreto approvato per la tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici, secondo quanto si apprende, si compone di due parti: da un lato, viene spiegato, si interviene nel settore degli idrocarburi per assicurare «continuità produttiva e la sicurezza degli approvvigionamenti» attraverso «le procedure di amministrazione temporanea». Dall’altra si prevedono «misure compensative» che si possono attivare a sostegno delle imprese destinatarie delle misure di golden power, sulla base di specifiche richieste.

Con la richiesta di «amministrazione temporanea» prevista dal decreto, arriverà la nomina di un commissario che potrà essere incaricato per 12 mesi, prorogabili di altri 12. Le richieste potranno essere avanzate entro giugno 2023 ma in assenza di domanda il governo, perseguendo «l’interesse nazionale» potrà disporre comunque l’amministrazione temporanea attraverso un decreto ministeriale del Mimit, Mef e Mase.

Stretta contro le truffe sugli affitti brevi

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato una stretta sulle piattaforme online per contrastare le truffe, in particolare nel settore degli affitti brevi, attraverso lo scambio di informazioni fiscali. Oltre allo stop alle recensioni false sui prodotti. Le misure recepiscono due direttive Ue. Nel dettaglio: viene raddoppiato a 10 milioni di euro il tetto massimo delle sanzioni per pratiche commerciali scorrette e si prevedono maggiori controlli nonché obblighi a carico di chi vende o affitta beni e servizi.

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