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Droni: al via il controllo a grande distanziamento, Bds lancia il suo software

di Sara Monaci

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L’azienda di Milano, controllata dalla fiorentina Sesa, fa da apripista

24 febbraio 2023
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2' di lettura

La società milanese Bds sta lanciando una novità nel campo dei droni e fa da apripista nel controllo da remoto (attraverso la cosiddetta “control room”). Una potenzialità che amplia l’uso dei droni a dismisura: se finora l’Enac, che regola il traffico aeroportuale, non permetteva che ci fosse distanza tra il controllore e il velivolo, ora questo steccato è da poco decaduto. E Bds, sfruttando da subito questa novità normativa, sta lanciando sul mercato il nuovo drone con software guidato da grandi distanze, puntando a far crescere così il suo fatturato di circa il 15 per cento.

L’azienda milanese

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L’azienda, che ha sede a Milano, con un centinaio di dipendenti, si occupa di informatica legata alla sicurezza (si va dal cash management al controllo degli accessi fino alle videonalisi), per un complessivo fatturato di 30 milioni. La produzione e l’installazione di software per droni al momento rappresenta una fetta più piccola, 4 milioni di ricavi, ma evidentemente è un segmento in crescita, considerando che l’Italia è il secondo utente di droni censiti al mondo (dopo gli Stati Uniti). Un record non facilmente spiegabile, probabilmente anche dovuto al fatto che in Italia sono stati censiti più che in altri paesi.

Un grande interesse

È comunque evidente un grande interesse, soprattutto per le potenzialità dei droni più grandi, in grado di effettuare trasporti di beni e persone. C’è un mercato in espansione insomma, come dimostrano le oltre 700 aziende che operano in questo campo relativamente recente. In prospettiva dunque i droni verranno utilizzati per il controllo di aree e attività sensibili ma anche per il trasporto di merci e utenti.

Bds fa parte della divisione dedicata alle tecnologie legate alla sicurezza del gruppo Sesa, colosso quotato da oltre 2 miliardi di ricavi, con base a Firenze. Il software messo a punto si chiama Cdms (Centrax drone management systems) e viene inserito nei droni, acquistati dai grandi produttori.

Il nuovo software

I possibili clienti di questa innovazione sono gli stessi che già sono inseriti nel portafoglio di Bds, a cui viene presentata l’innovazione proprio in queste settimane: si va dalle grandi aziende pubbliche alle banche, dalle società private agli impianti energetici e fotovoltaici. Il nuovo software offre subito maggiori possibilità di prevenzione dei rischi, e quindi più rapide possibilità di intervento.

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