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«Ethnos Festival», Napoli crocevia della grande musica etnica

di Francesco Prisco

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Elida Almeida, protagonista della 23esima edizione di «Ethnos Festival» in programma in provincia di Napoli

Elida Almeida, protagonista della 23esima edizione di «Ethnos Festival» in programma in provincia di Napoli

21 settembre 2018
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2' di lettura

Settimana della musica dal vivo a trazione etnica: fino al 2 ottobre in provincia di Napoli è in programma infatti «Ethnos», 23esima edizione del festival dedicato alla contaminazione tra le musiche dei popoli. Dopo l’opening act del 20 settembre affidato a Omar Sosa, Seckou Keita e Gustavo Ovalles che si sono esibiti a San Giorgio a Cremano, saranno 11 giorni di eventi live incentrati sui concetti di incontro e accoglienza con l’Africa a fare, quest’anno, da grande protagonista. Tra «escursioni» in Algeria, Capo Verde, Canada, Cuba, Iran, Libano, Marocco, Palestina, Senegal, Siria, Sudafrica, Togo e Venezuela.

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Lo «sciamano» Arse ne Duevi
Tra gli ospiti in cartellone, il quartetto del cantante, polistrumentista e «sciamano» musicale Arsène Duevi con ospite il trombettista Giovanni Falzone (il 21 settembre a Trecase), il gruppo di ballerini folcloristici mediorientali Watan Dabke Group e il concerto folk di Taraf de Funicular (22 settembre a Volla), il cantautore parigino Sandro Joyeux e l’ironico folk al femminile della Banda della Ricetta (23 settembre a Volla), l’ensemble Arenaria diretto da Mario Crispi (24 settembre a Casandrino), il progetto Caracas di Stefano Saletti e Valerio Corzani (25 settembre a San Giorgio a Cremano), il sound rai algerino di Sofiane Saidi & Mazalda (26 settembre a Torre Annunziata), l’incontro poetico fra kora, archi e strumenti persiani di Ablaye Cissoko con l’Ensemble Costantinople (27 settembre a Torre Annunziata).

Gran finale con Elida Almeida
E ancora, lo spettacolo dello scrittore Erri De Luca con il Canzoniere Grecanico Salentino (28 settembre a San Giorgio a Cremano), la fusione del jazz con la musica Gnawa dei Gabacho Maroc (29 settembre a Bacoli), il festoso concerto della capoverdiana Elida Almeida tra batuque, funaná, coladera e tabanka, per la chiusura del festival il 2 ottobre a San Giorgio a Cremano. Anche in questa edizione continua l’esperienza del Premio Ethnos, istituito due anni fa come riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione e il cambiamento sociale. Quest’anno il premio viene assegnato a Ndileka Mandela. L’attivista sudafricana per i diritti delle donne, nipote di Nelson Mandela, ritirerà il premio martedì 25 settembre alle Fonderie di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. A seguire, a Villa Vannucchi, andrà in scena lo spettacolo teatrale Le voci di un sogno, tributo a Nelson Mandela e a Miriam Makeba, con artisti e musicisti immigrati, drammaturgia Davide Sacco e la regia di Gigi Di Luca, unico vincitore in Campania del bando MigrArti.

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