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Ecco Diablo IV, per chi c’è già stato gli inferi sono il posto più familiare di sempre

di Luca Tremolada

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A pochi giorni dal lancio è già diventato gioco di Blizzard più venduto di sempre

9 giugno 2023
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2' di lettura

Per chi in gioventù ha già praticato le grotte e le lande disperate di Sanctuarium non è semplicissimo spiegare cosa è Diablo. Esce nel 1996 per Pc diventando il gioco di ruolo d’azione di riferimento del mondo Blizzard. Tra alti e bassi negli anni si conferma un viaggio macabro e oscuro per malati di statistiche dove sostanzialmente di fanno quattro cose. Entrare nelle caverne, uccidere i mostri, raccogliere i tesori e potenziare l'equipaggiamento. Per poi ripartire da capo. Un loop ipnotico che con Diablo 4 prova a conquistare anche le nuove generazioni. La partenza sembra dare loro ragione, Nei quattro giorni trascorsi dall’inizio dell’accesso anticipato il 1° giugno, Diablo IV (per Pc e console) è stato giocato per 93 milioni di ore, ovvero più di 10.000 anni, l’equivalente di 24 ore al giorno dall’inizio della civiltà umana. Proviamo a spiegare cosa rende questo gioco diverso dagli altri.

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Cosa è Diablo IV

Diablo è apparentemente un classico hack'n'slash con accorgimenti degli anni venti. Vuole dire che si clicca fortissimo alternando una sequenza di abilità per aumentare i danni in un determinato arco di tempo ai boss e ai nemici. Di moderno ha una trama e una narrazione degna di questo nome, un mondo di gioco dettagliato e bellissimo, modalità di gioco multiplayer dove è possibile cooperare con altri giocatori o sfidarli e alcune meccaniche alla Fortnite che vi permetteranno di personalizzare l’aspetto del vostro eroe (a pagamento naturalmente). Finita la radiografia quella che affronterete è un viaggio ipnotico che divorerà ore e ore del vostro tempo. Come quando ti ritrovi a mangiare junk food, sai che ha sempre lo stesso sapore ma non puoi farne a meno.

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Cosa ci è piaciuto.

Che è una versione in bello di un classico. Blizzard ha abbandonato le veilleità fumettose dei precedenti episodi per offrire una esperienza che piacerà ai fan di vecchia data. Ritroverete il fantasy gotico che avete amato. Cinque le classi di personaggi: Druidi, Ladri, Incantatori, Barbari e Negromanti. Gestione dell’inventario, incantamenti e potenziamenti sono quelli di una volta. C’è però almeno apparentemente più libertà. Avrete però la possibiltà di esplorare la terra di Sanctuarium come vorrete anche se in alcune zone almeno all’inizio meglio non andare. Infine musiche, colonne sonore, urla e rantoli sono al top. Come anche il tentativo riuscito di costruire intorno al gameplay una storia e dialoghi sensati.

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Cosa non ci è piaciuto.

Qualcosa non funziona sempre nelle progressione, alcune built si sono dimostrate troppo potenti e andranno corrette, nulla poi vi sorprenderà davvero. C’è un senso di ripetitività che però è proprio di questi giochi. Che, come dimostra Diablo IV, e sanno bene a Blizzard, sono classici senza tempo.

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