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Morti 5 ragazzi a Roma, il Campidoglio studia zone 30 km/h

Roma, le immagini dal luogo dell'incidente in Via Nomentana

L’assessore alla Mobilità Patanè: una possibilità per le strade secondarie, non un provvedimento che si può applicare alle vie principali

27 gennaio 2023
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1' di lettura

L’incidente stradale che ha causato la morte di cinque ragazzi alle porte di Roma nella notte tra il 26 e 27 gennaio riporta ancora una volta in primo piano il tema della sicurezza stradale. Il Campidoglio annuncia l’intenzione di avere zone a 30 km/h, un progetto già intrapreso da alcune città come Milano. «Vogliamo passare anche noi ad avere tante zone 30 km/h e abbiamo già individuato 69 aree che diventeranno isole ambientali nelle quali prevediamo di inserire anche questo limite» ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè.

«Dobbiamo limitare il differenziale di velocità tra i soggetti forti della mobilità, come le macchine, e i soggetti fragili, come pedoni e ciclisti. L’obiettivo è realizzarle entro la legislatura». «L’80% degli incidenti stradali avviene per distrazione, per mancanza del rispetto delle regole della strada o per l’utilizzo di alcol e sostanze stupefacenti, parlare al cellulare è una delle cause - aggiunge -. Quindi la cultura della sicurezza stradale è molto importante. Dopodiché Roma può lavorare su una serie di aspetti compreso le cosiddette zone 30 km/h orari. Anche se quella è una possibilità per le strade secondarie, ma non è un provvedimento che si può applicare alle vie principali come via Nomentana dove dobbiamo mantenere il limite di 50 km orari».

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