Economia
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Economia

La rivoluzione digitale arriva nei campi

di Valeria Zanetti

Droni e robot

6 marzo 2023
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2' di lettura

I cambiamenti climatici accelerano la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su 10 (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0: dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose, per contrastare la siccità, salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano il valore del mercato dell'agritech è cresciuto in cinque anni del 1.500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi. Tra le soluzioni più adottate anche in Veneto, l’informatizzazione dell’azienda attraverso software di gestione, sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole, app per la mappatura di coltivazioni e terreni, sistemi di supporto alle decisioni. Nella trasformazione hanno un peso importante i giovani. «La competitività, infatti, passa per l’innovazione che solo queste generazioni sanno apportare: il valore nei mercati delle produzioni agricole è dato anche dalla capacità delle aziende di “raccontare” il prodotto, in tutti i suoi aspetti: sostenibilità, ecologia, proprietà organolettiche, patrimonio intangibile e straordinario che lega i prodotti del Veneto alla sua storia», afferma il presidente della Regione, Luca Zaia, che sottolinea il peso nell’agricoltura regionale di under 40 e donne.

L’utilizzo delle nuove tecnologie nei campi ha un grande potenziale di crescita, soprattutto se è accompagnato dal ricambio generazionale. Quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti formulata sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Inoltre tra gli under 40, molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network, con Facebook che rimane il canale preferito (71%). A ostacolare la progressione dell’agricoltura 4.0, i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi una famiglia su 3 (32%) che vive in campagna o in zone isolate non dispone di una connessione adeguata. «Il gap va superato – ammoniscono da Coldiretti – lo sviluppo tecnologico deve essere diffuso anche tramite il fondo da 225 milioni va inserito nella legge di Bilancio».

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