di Natascia Ronchetti
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Tasse bloccate e innalzamento della soglia di reddito Isee entro la quale si ha diritto di usufruire dell’esonero totale. Ma anche agevolazioni per gli studenti più meritevoli e per le studentesse madri, oltre a pagamenti rateizzati senza interessi.
Tasse ridotte
Tutti gli atenei italiani stanno adottando una politica di contenimento delle tasse universitarie per garantire il diritto allo studio e per supportare gli studenti che versano in difficili condizioni economiche, anche a causa della crisi pandemica.
In alcuni casi, nonostante la riduzione del gettito, con riforme complessive del sistema di contribuzione improntate al principio di una maggiore equità e progressività del prelievo.
L’università di Bari ha per esempio confermato anche per il prossimo anno accademico la no tax area per gli studenti il cui reddito familiare non supera i 25mila euro di valore Isee. L’aumento della soglia era stato stabilito l’anno scorso in piena emergenza sanitaria per aiutare le famiglie in difficoltà. Confermato anche l’esonero totale per le studentesse madri. L’ateneo pugliese ha però introdotto anche alcune novità per ampliare il ventaglio delle agevolazioni: ad esempio chi versa in una situazione debitoria pregressa (per un importo pari o superiore a mille euro) può chiedere la rateizzazione senza interessi.
Aiuti alle iscritte ai corsi Stem
Inoltre le studentesse con Isee non superiore a 30mila euro iscritte ai corsi di laurea in cui il tasso di frequenza femminile è al di sotto del 30% da quest’anno potranno usufruire di una riduzione del 30% del contributo omnicomprensivo.
Un provvedimento, quest’ultimo, che punta ad aumentare la partecipazione delle donne anche ai corsi di studio, sia triennali sia magistrali, tradizionalmente maschili: si va dalle scienze agrarie all’informatica.
Esonero alle eccellenze
Ma è soprattutto il contenimento della tassazione e l’attivazione di nuovi servizi il fil rouge che lega gli atenei. Le tasse restano bloccate, almeno fino a quando la crisi economica indotta dalla pandemia non si sarà risolta all’università di Modena e Reggio Emilia. Una decisione degli organi accademici che ha riconfermato anche l’esonero, indipendentemente dal reddito, per tutti gli studenti che hanno ottenuto il diploma di maturità con il massimo dei voti: esonero che è totale per chi proviene da fuori regione e parziale per i residenti in Emilia Romagna.
L’anno scorso aveva innalzato la no tax area da 14mila euro di reddito Isee a 20mila anche l’università di Milano nell’ambito di una riforma complessiva che ha ridotto la seconda rata a 450 euro per tutti coloro che sono sotto i 70mila euro. Negli ultimi tre anni l’ateneo lombardo ha anche portato a 1.300 i posti letto nelle residenze universitarie: possono accedere al bando tutti gli studenti che hanno un reddito fino a 23mila euro, beneficiando anche di borse di studio e di un pasto gratuito al giorno sia nella mensa universitaria sia nei punti di ristorazione convenzionati.
Agevolazioni Covid
Ma ci sono atenei che hanno previsto anche esoneri specifici legati alla pandemia. È il caso dell’università di Ferrara, dove l’anno scorso su un totale di 25mila studenti 8.100 hanno potuto usufruire della no tax area o di una riduzione della contribuzione anche grazie all’esonero Covid, rivolto ai giovani figli di cassintegrati o provenienti da famiglie che hanno risentito maggiormente della crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria. Una misura che è stata riconfermata per il 2021/22 insieme a quella pensata per sostenere gli studenti caregiver che assistono familiari malati e per i quali la tassazione è di 475 euro all’anno.
«In questo modo l’85% dei nostri studenti ha potuto beneficiare o dell’esonero totale o di una consistente riduzione del contributo» spiega Lavinia Cavallini, responsabile del settore ripartizione segreterie e servizi agli studenti dell’ateneo emiliano.
Servizi gratuiti
L’università di Trento ha scelto di non elevare la soglia del reddito Isee entro la quale si beneficia della no tax area (il tetto è di 20mila euro) ma di prevedere agevolazioni sotto forma di servizi. In particolare gli studenti hanno la possibilità di viaggiare illimitatamente sui mezzi di trasporto pubblico nel territorio provinciale con un contributo di soli 50 euro all’anno.
Inoltre l’ateneo ha attivato il servizio di uso in comodato gratuito di laptop destinati a chi è esonerato dal pagamento delle tasse. Una misura confermata anche quest’anno per consentire a chi è più svantaggiato economicamente di accedere alla didattica a distanza.
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