di Francesca Cerati
3' di lettura
Basta inquadrare i QR Code sulle pareti del Day Hospital Oncologico e una voce di donna guida, informa, e rassicura i pazienti. È l’audio-guida dello Humanitas Cancer Center, il primo podcast su Spotify e su tutte le piattaforme in Europa che accompagna le persone che devono affrontare le terapie oncologiche e che viene inaugurata da Humanitas in occasione della Giornata mondiale del cancro (4 febbraio).
Nel podcast “La voce della cura” - la voce è di Giulia Rocco, comunicatrice scientifica ed esperta podcaster di Chora Media, che ha collaborato al progetto - intervengono anche 21 professionisti del Cancer Center che incontreranno realmente i pazienti durante le cure.
Il podcast è suddiviso in 10 episodi da 20 minuti l’uno, che corrispondono alle tappe del Day hospital oncologico: ingresso nell’area, accettazione, esami del sangue, visita oncologica, preparazione della terapia in farmacia, somministrazione. Seguono approfondimenti sulla cura del corpo e della mente durante le terapie, un focus sulla nutrizione e uno sui possibili effetti collaterali, per affrontarli con consapevolezza.
«Gli episodi cercano di rispondere alle domande più diffuse delle persone avviate alla chemioterapia, all’immunoterapia, alla terapia a bersaglio molecolare o a una combinazione di queste - spiega Paolo Zucali, responsabile Day hospital oncologico Humanitas - Sono terapie personalizzate, in evoluzione, che a ogni seduta vengono preparate nella Farmacia ospedaliera sulla base degli esami e della visita oncologica, un processo che richiede alcune ore e che, attraverso il podcast, le persone potranno scoprire più da vicino».
Per facilitare l’ascolto, inoltre, i volontari della Fondazione “Insieme con Humanitas” mettono a disposizione tablet e cuffie e supportano i 2600 pazienti che necessitano di cure in Day Hospital Oncologico per chemio, immunoterapie, terapie a bersaglio molecolare o un mix di queste.
«La diagnosi di tumore proietta le persone in un universo sconosciuto che, fino a quel momento, consideravano lontano da sé. E questo può generare preoccupazione - sottolinea Rita De Sanctis, oncologa di Humanitas Cancer Center - All’interno di un ciclo di chemioterapia, ad esempio, ogni seduta è un momento a sé. Può capitare di non poter procedere con l’infusione perché i valori degli esami del sangue quel giorno non lo consentono. Conoscere in anticipo queste informazioni scientifiche e mediche può essere di aiuto per affrontare più serenamente il percorso».
«Quando una persona riceve una diagnosi di tumore non si imbatte solo in una quotidianità nuova, in una serie di procedure nuove, ma anche in un insieme di parole nuove che spesso hanno a che fare con il lessico medico scientifico che può risultare difficile, minaccioso o oscuro -, osserva lo scrittore Paolo Giordano, responsabile della cura editoriale del podcast - Sappiamo - continua - quanto il fatto che i pazienti siano consapevoli di quello che attraversano, e che possano partecipare al percorso di cura, sia importante. Molte volte succede che tutti noi pazienti ci rivolgiamo a internet cercando delle informazioni, con risultati spesso più controproducenti che altro».
“La voce della cura” nasce proprio «con lo scopo di colmare alcuni di questi dubbi e vuoti». «Una voce che, letteralmente, parla all’orecchio delle persone che trascorrono la loro giornata in Humanitas, prendendosi il tempo di spiegare cosa stanno attraversando passo dopo passo. Non intende ovviamente sostituirsi a nessuna delle figure essenziali e professionali che si incontrano in ospedale - precisa Giordano - ma aggiungere un piccolo supporto, una voce amica e di accompagnamento, che possa illuminare un po’ di più questo nuovo e strano percorso».
Francesca Cerati
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy