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Aree interne, tra Benevento e Avellino è allarme spopolamento

di Vera Viola

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(Rick Henzel - stock.adobe.com)

(Rick Henzel - stock.adobe.com)

Analisi promossa dal gruppo Piccola Industria di Confindustria Campania e coordinata da Università del Sannio

31 gennaio 2023
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2' di lettura

Forte spopolamento, alto tasso di disoccupazione, scarsa dotazione infrastrutturale, alta produzione di energie alternative: il quadro desolante anche se con una sola voce positiva dell’andamento dell’economia nelle aree interne della Campania, ricomprese nelle province di Avellino e Benevento. Esempi di un Sud che resta arretrato su numerosi fronti. Tutto ciò emerge dal “Rapporto sulle Aree Interne della Campania, focus su Irpinia e Sannio”, promosso e curato dalla Piccola industria di Confindustria Campania.

Il dato più allarmante del lavoro – coordinato da Giuseppe Marotta, professore ordinario di Economia Agroalimentare del Dipartimento DEMM, dell’ Università degli Studi del Sannio –è quello demografico. Le aree interne hanno perso in un solo anno più di 12mila abitanti. La provincia di Benevento presenta la percentuale di spopolamento più alta a livello regionale pari, tra il 2015 e il 2021 al 5,80%. Mentre continua inarrestabile anche l’invecchiamento della popolazione in entrambe le province.

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Alto tasso di disoccupazione

All’origine di un trend demografico così negativo, si ritiene che vi sia la debolezza del mercato del lavoro, soprattutto per quanto riguarda giovani e donne. Il tasso di disoccupazione giovanile è del 27% in Irpinia e del 25% nel Sannio contro la media italiana del 17,9 per cento.

Carenza di infrastrutture

Carenti le infrastrutture soprattutto nel Beneventano. La rete stradale extraurbana principale è concentrata intorno al capoluogo, pertanto la mobilità stradale provinciale presenta molte criticità, aggravate dalla scarsità dei collegamenti pubblici con il capoluogo. Grandi aspettative e prospettive di miglioramento sono legate alla realizzazione del progetto AV/AC che migliorerà notevolmente la situazione, con effetti economici e sociali importanti, specie se si riuscirà a produrre effetti sinergici con le aree ZES e gli snodi logistici della Stazione Hirpinia e Ponte Valentino.

Bassa diffusione della Banda Larga

Anche le Aree Interne campane, in linea con il trend regionale e quello nazionale, si caratterizzano per la lenta corsa alla digitalizzazione in banda larga e ultralarga. Le famiglie non servite sono il 9,6% in provincia di Avellino e addirittura il 13,1% nella provincia di Benevento. Poche quelle servite con 1000 Mbps: il 2,5 ad Avellino e lo 0,8% a Benevento contro il 22,9 di Napoli. insomma, la diffusione della Banda larga e ultralarga è in grave ritardo.

Record di produzione energetica da fonti rinnovabili

Unica nota positiva riguarda la produzione di energia da fonti alternative. Le Aree Interne campane producono circa l'83% dell'energia eolica dell'intera regione. E sono tra le prime in Italia. Il Beneventano ha 168 impianti con una potenza nominale di 605 Mw; l’Avellinese conta 292 impianti con una potenza di 586 Mw.

Lampugnale (Pmi Campania): Serve un masterplan

«Il Rapporto Aree Interne descrive una Campania a due velocità: quella della fascia costiera che cresce e si sviluppa a un ritmo più accettabile, e quella delle aree interne che vivono un lento ed inesorabile deterioramento dei principali indicatori economici e demografici – dice Pasquale Lampugnale, presidente della Piccola Industria di Confindustria Campania – Serve un masterplan in grado di valorizzare le tante iniziative in atto pianificando interventi complementari e tenendo conto delle varie disponibilità di aree industriali che possono ospitare nuovi investimenti produttivi».

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