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Per anni la città è stata venduta come avanguardia della nuova Asia, ma è più appropriato dire che è contemporaneamente molte cose. Entri al Raffles per bere il famosissimo cocktail Sling (un battesimo per i visitatori) e ti sembra di tornare indietro di decenni, esci e sei in mezzo ad alcuni dei grattacieli più stupefacenti del mondo, come il Marina Bay con due torri (una terza è in costruzione) che sorreggono una piscina sospesa a 145 metri di altezza, o come il CapitaSpring, un nuovo edificio di dimensioni e sfarzo faraonici con un ristorante panoramico sul tetto e un'area aperta al pubblico dal 17° al 20° piano con piante e alberi, attrezzi per il fitness e panchine dotate di prese per ricaricare gli inseparabili device. Inutile dire che il wifi è libero e che gli scorci sono davvero wow. Di nuovo sembra di essere nella Cina più tradizionale quando si va a mangiare nella food court sopra al mercato di Tiong Barhu con i tavoli al centro (ci si siede dove si trova posto) e una dozzina di ristoranti a conduzione famigliare specializzati in pochissimi piatti che alcuni fanno così bene da meritare la segnalazione della guida Michelin. Stessa sensazione quando si passa davanti alle bancarelle fuori dove si compra per i propri cari estinti quello che si pensa potrebbe essere utile nell'aldilà: soldi, scarpe griffate e vestiti da sera, gioielli, sigarette e dolci, tutto di carta da bruciare il giorno del funerale o della commemorazione.
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