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Un lungo viale di alti cipressi fa da quinta alla città dei defunti di Lecce, anch'essa fatta di pietra calda del colore del miele. La parte monumentale fu inaugurata nel 1845. Soprannominato il Giardino funebre essendo circondato da alberi di melograno e bouganville, sfoggia capolavori religiosi come la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo fatta erigere nel 1180 da re Tancredi conte di Lecce che volle anche un rosone in stile normanno dalle finiture sottili come filigrana. All'interno, si scoprono centinaia e centinaia di tombe dalle forme più bizzarre, talune richiamanti simbologie persino dell'antico Egitto, piramidi, obelischi, statue e bassorilievi. Qui giocano, saltellano, vivono allegri colonie di felini dalle livree coloratissime.
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