di Paolo Paronetto
La Borsa, gli indici del 21 giugno 2022
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il traino di Wall Street, che rimbalza dopo il lungo week end cercando di recuperare parte dei 2mila miliardi bruciati dai listini Usa la scorsa settimana, ha sostenuto i listini azionari europei. La Borse continentali sono così riuscite a consolidare le posizioni guadagnate ieri grazie alle rassicurazioni della presidente della Bce, Christine Lagarde, sull'efficacia dello scudo anti-spread. L'attenzione degli investitori si sposta ora oltreoceano, dove mercoledì è in calendario la testimonianza semestrale del presidente della Fed, Jerome Powell, al Senato Usa, dalla quale il mercato spera di trarre qualche indicazione in più sulle future mosse della banca centrale per frenare l’inflazione.
A fine giornata Wall Street ha chiuso in rialzo, con il Dow Jones su del 2,15%, il Nasdaq del 2,51% e lo S&P 500 del 2,45%.
A Piazza Affari il FTSE MIB ha terminato la giornata in progresso dello 0,39%. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, si è distinta Leonardo - Finmeccanica dopo l'annuncio della fusione nella controllata americana Drs di Rada Electronic Industries, fornitore di radar tattici militari software-defined avanzati, già quotato al Nasdaq e a Tel Aviv. Bene anche le banche, guidate da Banco Bpm, nonché big industriali come Stellantis e Stmicroelectronics (+2,57%). Marcia indietro invece per Recordati, che ha ceduto terreno dopo una serie di sedute positive. In rosso anche le utility.
Quanto a Leonardo, gli acquisti sono scattati fin dalle prime battute sulla notizia che la controllata statunitense Drs e Rada Electronic Industries hanno firmato un accordo vincolante per la fusione di Rada in Leonardo Drs. Una mossa che gli analisti giudicano «strategica». Rada è un fornitore di radar tattici militari software-defined avanzati, già quotato al Nasdaq e a Tel Aviv e, al perfezionamento dell'operazione, previsto entro fine anno, anche Drs sarà quotata su entrambi i listini. Nel dettaglio, Drs acquisirà il 100% del capitale sociale di Rada in cambio dell’assegnazione a favore degli attuali azionisti di Rada del 19,5% circa nella Leonardo Drs di cui Leonardo, tramite la propria controllata statunitense Leonardo Holding, continuerà a possedere l'80,5 per cento.
Ancora tonici i bancari con Banco Bpm, Unicredit e Intesa Sanpaolo, tra i titoli che stanno rialzando la testa grazie all'ipotesi di uno scudo anti-spread della Bce. Gli acquisti degli investitori si stanno concentrando su Iveco Group che ha annunciato l'intenzione di tornare a produrre autobus in Italia (tramite una richiesta di accesso ai "contratti di sviluppo" del Mise nell’ambito delle opportunità fornite dal Piano nazionale di ripresa e resilienza). Nel comparto auto bene Stellantis e Cnh Industrial. Tra le tlc sale Telecom Italia alle prese con la valutazione della rete da parte dei soci francesi di Vivendi sui 31 miliardi di euro, su cui gli analisti appaiono "freddi" visto che potrebbe essere un ostacolo alla fusione con Open fiber. In fondo al listino le utility con Terna, A2a e Italgas.
Lo spread tra BTp e Bund termina la seduta su livelli invariati al termine di una giornata interlocutoria per i bond euro che hanno registrato movimenti limitati. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a fine giornata a 202 punti, invariato rispetto alla seduta precedente. In leggero aumento, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 3,80% dal 3,77% del closing della vigilia.
Sul fronte dei cambi, l’euro si consolida sopra quota 1,05 dollari e scambia a 1,0558 (da 1,0531 ieri in chiusura). Debole lo yen, sceso a 143,81 per un euro (da 142,15) e 136,19 per un dollaro (da 135,02) dopo aver registrato il nuovo minimo da 24 anni a 136,34. Prosegue la corsa del gas a causa i tagli all'export da parte della Russia con le quotazioni che arrivano a 125,5 euro al megawattora (+4%). Rimbalza, infine, il prezzo del petrolio con i future sul Wti di agosto a 110,14 dollari (+1,22%) e il Brent a 115,41 dollari (+1,12%).
Proteggere il risparmio, obiettivo previsto dalla Costituzione, con la creazione di portafogli di investimento con uno "scudo" anti-inflazione favorendo, al tempo stesso, l'afflusso del risparmio verso «le iniziative produttive delle imprese di ogni dimensione». Paolo Savona, presidente della Consob, utilizza il palco dell'incontro annuale con il mercato finanziario per lanciare la sua proposta «alternativa a una stretta di politica monetaria e fiscale». Savona, decano tra gli economisti, osserva che il risparmio italiano ha registrato ancora una buona tenuta lo scorso anno «ma i primi indizi per il 2022 manifestano segni di cedimento dei flussi». È anche emersa con chiarezza «la tendenza a investire in strumenti speculativi e in mercati esteri, scelte non sempre basate su criteri razionali». La proposta, spiega, «prevede una composizione equilibrata tra attività mobiliari e immobiliari».
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Paolo Paronetto
Redattore Radiocor
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