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Netflix e Amazon Prime Video in testa, ma Disney+ conquista quote di mercato

di Andrea Biondi

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(Rokas - stock.adobe.com)

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Netflix resta la piattaforma di streaming preferita dagli italiani, tallonata da Amazon Prime Video secondo i dati JustWatch. Ma i due leader sentono la pressione di Disney+

14 ottobre 2021
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4' di lettura

Netflix prima davanti a tutti, tallonata da Amazon Prime Video. Ma per entrambi in Italia la quota di mercato è in discesa. Segno che la concorrenza, anche italiana, non sta a guardare. Il tutto in una sfida sempre più serrata giocata fra contenuti e leva prezzo in un mercato, quello del video on demand, che sta crescendo e che nel nostro Paese da quest’estate ha visto l’ingresso in scena di un player pesante: Dazn, che grazie ai diritti di trasmissione della Serie A per il triennio 2021-24, in partnership con Tim, ha spostato verso lo streaming il baricentro dell’offerta sportiva. E qui l’impatto sarà tutto da verificare.

Testa a testa Netflix-Amazon Prime

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A dare un quadro delle quote di mercato per lo streaming in Italia è la società JustWatch, motore di ricerca per i prodotti in streaming. I dati indicano che nel nostro Paese il leader di mercato è Netflix con il 28% di market share, che precede Amazon Prime Video (27%) e Disney+ (16%). A seguire ci sono i player “nazionali”: Timvision al 7%; Now Tv (di casa Sky) al 5%; Sky Go al 4%; Infinity (Mediaset) al 4% e gli “altri” al 9 per cento.

La risposta «italiana» al video on demand

Questa la situazione, in cui, come si vede, la pattuglia dei servizi nazionali è nutrita. Del resto la contraerea intenta a dare quantomeno battaglia al leader del Vod Netflix, si è mossa in anticipo sui tempi. Basti pensare che Infinity, l’offerta di video on demand di Mediaset, è stata lanciata in Italia a fine 2013 seguita, a pochi mesi di distanza da quella di Sky (dapprima come Sky Online poi diventata Now tv) con l’intento di bruciare sul tempo una Netflix che in Italia sarebbe sbarcata poi a ottobre 2015.

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L’avanzata di Disney+

Quel che è importante valutare, però, sono i trend. Tra il secondo e il terzo trimestre 2021 sia Netflix sia Amazon Prime Video hanno perso l'1% di market share. Ma confrontando con lo stesso trimestre del 2020, a fronte di una Amazon rimasta stabile c’è una Netflix che ha perso ben 4 punti. Non va tanto meglio scavallando la fine del 2020: fra la fine del primo trimestre e la conclusione del primo trimestre 2021, il battistrada Netflix ha lasciato sul terreno 2 punti. Chi se ne è avvantaggiato? Sempre confrontando i dati del primo trimestre 2021 e quelli a fine settembre, ad avanzare è stata soprattutto Disney+ con quota di mercato salita dal 13% al 16 per cento. Stabile Timvision (7%) come Infinity (4%) mentre a perdere 2 punti è Now Tv (dal 7% al 5%).

Dal 28 ottobre Pluto Tv (ViacomCbs)

Questo, insomma, il quadro in cui si muove un video on demand che in Italia vedrà, dal 28 ottobre, l’ingresso in scena di un altro player. In questo caso non per competere nel segmento “Svod”, a sottoscrizione, ma in quello free, supportato delle entrate pubblicitarie. ViacomCbs sta infatti scaldando i motori per l'ingresso sul mercato italiano di Pluto Tv, piattaforma di Tv lineare in streaming. Debutto previsto per il 28 ottobre. Con più di 52 milioni di utenti attivi in 25 Paesi fra Usa, Europa e America Latina, Pluto Tv in Italia sarà una “free ad-supported television”, complementare a Paramount+ quando il servizio streaming premium di casa ViacomCbs sarà lanciato, nel 2022, nella Penisola.

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Netflix rialza i prezzi in Italia

Quanto a Netflix, il colosso di Los Gatos ha ritoccato i prezzi in Italia: da uno a due euro in più al mese. Si tratta del terzo aumento da quando è sbarcato sul mercato italiano nel 2015. Il primo rialzo è del 2017 e il secondo è datato giugno 2019. Nel dettaglio, si pagherà quindi un euro in più al mese per il piano Standard (da 11,99 a 12,99 euro) e due euro in più per il piano Premium (da 15,99 a 17,99 euro). Il primo consente la visione in contemporanea su due schermi e con risoluzione Full HD. Il piano Premium contempla invece la possibilità di utilizzare contemporaneamente 4 schermi per visioni in ultraHD e 4K. Resta ferma la tariffa base, offerta ai clienti a 7,99 euro al mese.

La leva dei contenuti

Una prova di forza o di debolezza quella di Netflix? Un intervento sul pricing per contribuire a migliorare i margini ora che il mercato core, quello degli Usa, ha smesso di crescere? Al di là della motivazione, il gigante dello streaming ha sicuramente messo in chiaro di non avere paura di abbandoni elevati. Il messaggio è che, dalla sua, Netflix mette più prodotto. La decisione di intervenire sui prezzi è stata infatti comunicata il 2 ottobre. Proprio in questi giorni, però, il colosso dell’on demand sta esibendo il successo globale di “Squid Game”, la serie tv di Hwang Dong-hyuk targata Netflix, che ha superato ogni aspettativa, facendo parlare di sé anche, inaspettatamente, in Corea del Nord. Il survival drama che coniuga la brutalità del cinema coreano ai giochi per bambini ha registrato un record di visualizzazioni: 111 milioni a soli 17 giorni dal lancio, diventando la serie originale Netflix più vista di sempre.

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