(ANSA)
2' di lettura
La commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo base sulla cannabis ed è subito polemica perché sul testo la maggioranza si è spaccata. «Si depenalizza la coltivazione di non oltre quattro piante “femmine” in casa - annuncia soddisfatto il presidente Mario Perantoni (M5s), anche relatore del provvedimento -. È un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole. Se si diminuiscono le sanzioni per i fatti di lieve entità, aumenta da 6 a dieci anni le pene per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della cannabis».
Hanno votato contro la Lega, Fratelli d’Italia, Coraggio Italia e Forza Italia (con eccezione di Elio Vito) e Italia viva si è astenuta, mentre hanno votato a favore tutti gli altri, dal radicale Riccardo Magi (promotore di una delle proposte confluite nel testo base) al M5s, Pd e Leu. Dopo la votazione del testo base, dovrà essere fissato il termine per presentare gli emendamenti, da discutere in commissione. Solo dopo questi ulteriori passaggi si potrà andare in Aula.
Immediate le polemiche. Matteo Salvini attacca: «Ius Soli, Ddl Zan e oggi la coltivazione della cannabis in casa. Se queste sono le priorità di Pd e 5Stelle al governo, l’Italia ha un problema».
«La Lega - aveva spiegato poco prima Roberto Turri, capogruppo leghista nella commissione Giustizia del Carroccio - boccia quello che rappresenta evidentemente il preludio alla legalizzazione: le nostre proposte, contenute nel provvedimento Droga zero, sono rimaste infatti inascoltate ma da parte nostra resta la ferrea convinzione che chi vende droga vende morte, e continueremo a battagliare per difendere questo principio. Abbiamo chiesto il disabbinamento della nostra proposta, perché in nessun modo vogliamo possa essere accostata al testo oggi approvato e per evitare che decada. Potremmo così incardinarla nuovamente e, quando il centrodestra sarà maggioranza di governo, approvarla».
«La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile, oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale» spiega Perantoni (M5s).
«All’Italia in crisi economica e sanitaria a causa della pandemia, nell’impossibilità di fornire soluzioni credibili ed efficaci la maggioranza offre una risposta di sicuro impatto: canne per tutti» è il commento di Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Che aggiunge: «Saremo lo zimbello d’Europa, già attonita rispetto al nostro primato nell’uso di marjiuana e cannabinoidi tra ragazzi in età scolare. Insomma, grazie a Draghi e a chi lo sostiene saremo tutti più sornioni, felpati, storditi e in qualche caso disinibiti. Era proprio di questo che l’Italia aveva bisogno».
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy