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Lugano prima tappa estera del Festival dell’economia di Trento

di Laura La Posta

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L'inaugurazione del primo evento, a Lugano, del tour estero Road to Trento 2023

L'inaugurazione del primo evento, a Lugano, del tour estero Road to Trento 2023

Dedicato alla transizione ecologica, al fintech sostenibile e al confronto fra Italia e Svizzera il primo evento del tour «Road to Trento 2023»

3 febbraio 2023
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4' di lettura

Italia e Svizzera sono due Paesi sempre più interconnessi, alle prese con le stesse sfide: in primis, la transizione ecologica e quella digitale. Una doppia transizione in cui ognuno dei due Stati eccelle in un ambito: il fintech sostenibile per quanto riguarda la Svizzera, la finanza digitale e il primato delle rinnovabili relativamente all’Italia. Su questi temi si è discusso nel primo degli appuntamenti internazionali di lancio del Festival dell’economia di Trento: un tour estero, partito da Lugano, intitolato «Road to Trento 2023», organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con le ambasciate italiane, con partner istituzionali e accademici e con il supporto di Enel.

È cominciato con un interessante dibattito, molto partecipato, nell’auditorium del campus di Lugano dell’Università della Svizzera italiana il primo seminario del tour di avvicinamento al Festival dell’economia di Trento (in programma dal 25 al 28 maggio e a firma Sole 24 Ore e Trentino marketing per conto delle istituzioni locali).

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L’evento (trasmesso anche in diretta online) è stato reso possibile grazie alla collaborazione con l’Ambasciata d’Italia di Berna, guidata dall’ambasciatore Silvio Mignano, e con l’Università della Svizzera italiana, il cui Consiglio è presieduto da Monica Duca Widmer. Sono stati loro - assieme al vice capo missione dell’Ambasciata svizzera in Italia, Michele Coduri, e al sindaco di Lugano, Michele Foletti - ad aprire i lavori coordinati dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini.

È stato rimarcato che solo il dialogo tra Paesi può allontanare gli spettri delle guerre e della recessione, perché stendere ponti impedisce alle relazioni di degenerare e produce alleanze, sinergie, investimenti. «Sono preziosi momenti di confronto, quindi, incontri come quello di oggi, tra Italia e Svizzera, e più in generale tra persone (diplomatici, docenti, imprenditori e manager) che cercano assieme soluzioni ai problemi comuni del clima, dell’energia, della sostenibilità». Così ha esordito la presidente del Consiglio dell’Università della Svizzera italiana (Usi), Monica Duca Widmer, inaugurando a Lugano, nel suo ateneo, l’evento.

Un tema, quello del dialogo da costruire e rafforzare, che è emerso in tutti gli interventi, condizionati dalla guerra in Ucraina e dal monito di Papa Francesco sull’insostenibilità della sessantina di conflitti in atto. «In questo scenario, iniziative come il tour Road to Trento 2023 contribuiscono a rafforzare i legami tra Paesi e sistemi economici - ha detto in videocollegamento il viceresponsabile dell’Ambasciata svizzera a Roma, Michele Coduri -. Tra Italia e Svizzera, in particolare, si è rafforzato in questi mesi uno spazio di dialogo e crescita relazionale di grande pregio. Certo, i sistemi regolamentari e le condizioni quadro tra i due Stati sono diversi e necessitano di una creazione di interfacce. Ma la collaborazione transfrontaliera si sta intensificando e ora sviluppa sinergie a vantaggio di tutti».

Anche l’ambasciatore italiano a Berna, Silvio Mignano, ha rimarcato i legami tra due Stati e sistemi «sempre più interconnessi, rafforzati dal recente Forum di dialogo tra Svizzera e Italia e da iniziative come il Festival dell’economia, al quale ho partecipato lo scorso anno, e ora Road to Trento, che interpreto come la valorizzazione di strade di interconnessione tra persone, come una rete di dialogo di grande interesse».

Il seminario ha raccontato le eccellenze reciproche dei due Paesi, in particolare sui fronti della transizione ecologica, della sfida energetica aperta dalla guerra in Ucraina e della finanza sostenibile. Tra le eccellenze è stata rimarcato il ruolo propulsivo delle città e di Lugano in particolare, rappresentata dal sindaco, Michele Foletti.

«Negli ultimi anni la nostra città è diventata laboratorio di sviluppo di soluzioni innovative, in particolare sulla mobilità sostenibile (con il progetto Lugano living lab), sul fintech sostenibile, sulla formazione e la ricerca, sulla digitalizzazione amministrativa», ha detto Foletti.

Il dibattito è stato arricchito dai contributi in tema di diplomazia scientifica e relazioni in ambito accademico di Barbara Antonioli Mantegazzini,vicedirettrice dell’Istituto di ricerche economiche dell’Università della Svizzera Italiana, Stefano Battiston dell’Università di Zurigo, Maurizio Bona reduce dall’incarico al Cern, Ilaria Espa dell’Usi, Ambrogio Fasoli del Politecnico federale di Losanna e di Massimo Filippini di Usi e Politecnico di Zurigo, moderati da Nicola Zala della Rsi. Gabriele Corte, direttore generale della Banca del Ceresio, e Massimo Morini, Chief economist di Algorand, hanno sottolineato il ruolo della Svizzera come fucina del fintech.

«Abbiamo scelto la Svizzera come prima tappa del percorso di avvicinamento al Festival dell’economia: per stendere un ponte con un Paese che sta cambiando pelle a partire dalla finanza e con la città di Lugano protagonista - ha spiegato il direttore del Sole 24 Ore e del Comitato scientifico del Festival di Trento, Fabio Tamburini -. Con questi appuntamenti internazionali, che ora toccheranno San Francisco, Abu Dhabi e Johannesburg, il Festival dell’economia farà un ennesimo salto di qualità, aprendosi sempre di più agli scenari internazionali».

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:Il panel sul tema “Transizione ecologica e finanza digitale”, con in primo piano Gabriele Corte, direttore generale Banca del Ceresio, e con Barbara Antonioli Mantegazzini, (Usi), Generoso Chiaradonna (Corriere del Ticino) e Massimo Morini (Algorand)

«Road to Trento 2023» si svolge tra febbraio e marzo a Lugano, San Francisco, Abu Dhabi e Johannesburg, sempre in collaborazione con le ambasciate italiane.
Un'occasione unica per avviare sinergie imprenditoriali, finanziarie e di ricerca, con il supporto del Sistema Italia all'estero, che ha il suo fulcro nella rete di ambasciate e consolati, negli uffici operativi dell'Agenzia Ice-Italian trade office, negli Istituti italiani di cultura, nelle Camere di commercio estere. Un sistema - completato da Sace e Simest - che ora è stato riorganizzato, con la creazione del Comitato interministeriale per il Made in Italy nel mondo, co-presieduto dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e da quello delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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Il panel sul tema “Transizione ecologica e sfida energetica”, con Stefano Battiston, Maurizio Bona, Ilaria Espa, Ambrogio Fasoli, Massimo Filippini

«È obiettivo prioritario del Sole 24 Ore favorire la collaborazione tra il Sistema Paese e il mondo delle imprese, della Ricerca & Sviluppo e delle Università - ha spiegato il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini -. Solo il dialogo e la progettualità di sistema possono infatti consentire al nostro Paese d'internazionalizzarsi in modo solido, sostenibile e integrato. Ed è per favorire la creazione di questi ponti che Il Sole 24 Ore ha investito sulla *dimensione internazionale del Festival dell'economia di Trento, con temi, relatori e ospiti di caratura globale e con quattro convegni all'estero di alto profilo. Tutti organizzati coinvolgendo le istituzioni, in primo luogo la Farnesina, e con il network di grande valore delle ambasciate e dei consolati all'estero».

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