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Jeff Bezos volerà nello spazio con la sua navetta New Shepard

di Leopoldo Benacchio

Primo volo del New Shepard, razzo per il turismo spaziale

Ci saranno anche il fondatore di Amazon e suo fratello Mark nel primo volo turistico spaziale della navetta della società Blue Origin, previsto per il 20 luglio dal Texas

7 giugno 2021
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3' di lettura

Jeff Bezos sarà il primo multimiliardario ad andare nello spazio, o quasi, il 20 luglio prossimo, assieme al fratello Marc e a una altra persona, ancora non individuata, che avrà vinto l’asta per il terzo posto, attualmente arrivata alla bella cifra di 2,8 milioni, sempre dollari. Il nome lo sapremo il 13 giugno, dato che il 12 finisce l'asta e con questi tre viaggeranno 3, fra ingegneri e pilota, della compagnia spaziale.

Come tutti i miliardari che si rispettino Bezos il volo lo farà con la sua personale compagnia spaziale, Blue Origin, che ha ampiamente oramai collaudato la navetta New Shepard. Di fatto, con questo viaggio inizia anche l'era del turismo spaziale nello stesso giorno dello sbarco sulla Luna, 52 anni fa. Era nell'aria e parecchi si chiedevano, un mese fa quando anche noi ne scrivemmo, chi avrebbe usufruito dei tre posti liberi nella navetta spaziale quando fu annunciato il primo volo umano e turistico della compagnia, dopo i numerosi test. Diciamo subito che Bezos, nel suo stile che sa un po' di understatement, esattamente contrario al vulcanico Elon Musk, non andrà sulla Luna o attorno alla Terra o altro, ma molto più semplicemente decollerà in verticale, arriverà sui 100 chilometri dal suolo, dove per convenzione inizia lo spazio vero e proprio, e poi via, in caduta libera con la sola navicella come la mela che cadde in testa a Newton nella leggenda. Negli ultimi chilometri la New Shepard verrà frenata da potenti paracaduti.

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Il sistema di volo spaziale suborbitale New Shepard

30 foto

Jeff Bezos, fondatore di Blue Origin, ispeziona l'impianto di lancio di New Shepard nel Texas occidentale prima del viaggio inaugurale del razzo (credit: Blue Origin)
Sito di lancio del Texas occidentale 3.700 piedi sopra il livello del mare (credit: Blue Origin)
Il 9 maggio 2019, il fondatore di Blue Origin Jeff Bezos ha annunciato Blue Moon, il suo grande lander lunare in grado di trasportare più tonnellate metriche di carico utile sulla superficie lunare in base alla configurazione e alla missione. Blue ha anche annunciato di poter raggiungere l'obiettivo dell'attuale amministrazione di mettere gli americani sulla Luna entro il 2024 con il lander lunare Blue Moon. (credit: Blue Origin)
Un test a piena potenza del motore BE-4 di Blue Origin il 2 agosto 2019 (credit: Blue Origin)
Il BE-4 è il nostro motore a razzo a liquido di quarta generazione, realizzato per portarci in orbita e oltre (credit: Blue Origin)
Hotfire test di BE-4 presso la nostra struttura di lancio nel Texas occidentale nel luglio 2019. (credit: Blue Origin)
Blue Moon è un lander flessibile che fornisce un'ampia varietà di carichi utili piccoli, medi e grandi sulla superficie lunare. La sua capacità di fornire atterraggi precisi e morbidi consentirà una presenza umana sostenuta sulla Luna. (credit: Blue Origin)
Il lander Blue Moon è in grado di fornire carichi utili di grandi infrastrutture con elevata precisione per preposizionare i sistemi per missioni future. La variante più grande di Blue Moon è stata progettata per far atterrare un veicolo di risalita che ci permetterà di riportare gli americani sulla Luna entro il 2024. (credit: Blue Origin)
La guida di precisione ei sensori di discesa di Blue Moon utilizzano la tecnologia di apprendimento automatico per atterrare con precisione ovunque sulla superficie lunare, a partire dalla sua prima missione. (credit: Blue Origin)
Il razzo orbitale di Blue Origin, New Glenn (credit: Blue Origin)
Nuovi clienti del carico utile di Shepard al sito di atterraggio dopo la missione 8. (credit: Blue Origin)
(credit: Blue Origin)
New Shepard sulla rampa di lancio la mattina della Missione 9, 18 luglio 2018. (credit: Blue Origin)
Nuovo booster di Shepard prima del touchdown sulla Missione 9, 18 luglio 2018 (credit: Blue Origin)
Nuova capsula dell'equipaggio di Shepard, 18 luglio 2018, prima di un atterraggio sicuro sulla Missione 9 dove il motore di fuga è stato acceso in volo. (credit: Blue Origin)
New Shepard sulla rampa di lancio la mattina della Missione 9, 18 luglio 2018 (credit: Blue Origin)
Nuovo booster di Shepard prima del touchdown sulla Missione 9, 18 luglio 2018. (credit: Blue Origin)
La Crew Capsule 2.0 è dotata di ampie finestre, larghe 2,4 piedi e alte 3,6 piedi. (credit: Blue Origin)
NS-10 è stato il quarto volo per questo booster di New Shepard - 23 gennaio 2019 (credit: Blue Origin)
Il nuovo Shepard viene lanciato nella sua decima missione, il 23 gennaio 2019. (credit: Blue Origin)
Il nuovo Glenn, il razzo orbitale di Blue Origin, verrà lanciato da Cape Canaveral, in Florida. (credit: Blue Origin)
Il booster New Shepard atterra dopo il quinto volo di questo particolare veicolo durante NS-11 il 2 maggio 2019 (credit: Blue Origin)
Il booster New Shepard atterra durante la Missione NS-11 il 2 maggio 2019 (credit: Blue Origin)
La Crew Capsule 2.0 è dotata di ampie finestre, larghe 2,4 piedi e alte 3,6 piedi. (credit: Blue Origin)
Il nuovo Shepard viene lanciato nella sua decima missione, il 23 gennaio 2019. (credit: Blue Origin)
Nuovo Shepard all'EAA AirVenture all'Oshkosh - 2017 (credit: Blue Origin)
(credit: Blue Origin)
(credit: Blue Origin)
(credit: Blue Origin)
Il nuovo Shepard NS-14 decolla dal sito di lancio uno nel Texas occidentale. (14 gennaio 2021) (credit: Blue Origin)

Il bello è che durante la discesa, per una mezz'ora, i 6 passeggeri, una volta slegatisi dalle loro comode cuccette-sedili, sperimenteranno un'apparente assenza di gravità e potranno volteggiare nella cabina come gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Salvo disturbi dovuti al sistema vestibolare che sovrintende all'equilibrio e orientamento, sarà effettivamente un'esperienza meravigliosa.

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Su Twitter il patron di Amazon ha candidamente dichiarato che sogna questo momento da quando era un bambino di cinque anni, e c'è da credere che sia un sogno ricorrente se oggi, arrivato alla mezz'età, si impegna in un viaggio del genere, cui auguriamo la miglior fortuna. Se infatti si tratta di soli 100 chilometri in una navicella molto sicura, c'è sempre di mezzo un razzo vettore, che è poi sostanzialmente un grande tubo pieno di carburante per far funzionare i motori che danno la spinta, e ne devono dare tanta anche solo per arrivare a soli 100 chilometri di altezza.

Jeff Bezos, l'uomo più ricco del mondo, accreditato per oltre 180 miliardi di dollari di patrimonio anche dopo il disastroso, economicamente, divorzio dalla moglie lo scorso anno, che ha reso la ex coniuge una delle donne più ricche d'America, è appena diventato anche ex amministratore delegato della impresa da lui costruita in soli 30 anni, e si è fatto un po' da parte. Partito come rivenditori di libri di successo, nel classico garage delle leggende americane di Silicon Valley, tutte vere peraltro, ha messo in piedi un impero che va ben oltre la vendita on line di ogni tipo di merce e si allunga in campi dove sta il vero profitto di Amazon, quali l'affitto di server scalabili e il cloud. E ora anche i viaggi spaziali, che prevedono in futuro anche la Luna.

Sorpassati al fotofinish anche gli altri due contendenti: Elon Musk che con Space X comunque promette voli orbitali attorno alla Terra, alla Gagarin per dire, e addirittura circumnavigazioni della Luna, e Sir Richard Branson, che con il suo splendido aereo SpaceShipTwo vende da anni biglietti per il suo futuro primo volo turistico, che potrebbe finalmente realizzarsi in questo 2021. Prezzi non proprio popolari per andare a vedere la Luna da vicino, si parla di qualche decina di milioni di dollari, mentre per la Virgin Galactic di Branson i prezzi sono più accessibili, 250.000 a sedile. Ma il dado è tratto: parte il turismo spaziale, con un testimone di eccezione, e come sempre con la diffusione i prezzi scenderanno, speriamo a parità di sicurezza. Certo vedere la Terra dallo spazio, merita di sicuro qualche sacrificio e un po' di audacia.


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