di L.Ben.
Raggiungere le isole greche con gli idrovolanti
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Il Covid dà una spinta alla burocrazia greca. La società Grecian Air Seaplanes ha ricevuto l’autorizzazione dal ministro del turismo, dopo anni di incertezza, ad operare con una flotta di idrovolanti che connetterà la terraferma alle numerose isole dell’arcipelago. Addio dunque alle lunghe attese nei porti per traghetti e aliscafi e alle incertezze del Meltemi che spesso faceva saltare le corse.
Il servizio sarà attivo a partire da settembre con tre aeromobili da 19 posti (costo di ciascuno 7 milioni di dollari) che collegheranno i porti marittimi del Mar Ionio nella Grecia occidentale. Il servizio, che viene usato da anni nei piccoli atolli maldiviani e nei paradisi tropicali, ora diventerà realtà anche sulla costa greca lunga 16mila km.
L’attività, fa sapere la società che vede tra gli azionisti un fondo di investimento tedesco, verrà estesa a tutti i porti marittimi che otterranno la licenza per raggiungere le Cicladi, Creta, le isole Sporadi e il Dodecanneso. Gli idrovolanti della compagnia offriranno anche un servizio di voli charter, trasporto di emergenza e cargo.
La Grecia sta dunque procedendo rapidamente alla concessione di licenze e alla costruzione di 150 “vie d'acqua” che spera di rendere operative nei prossimi cinque anni. Il progetto secondo gli investitori, tra i quali Hellenic Seaplanes e Greek Water Airports, prevede la costruzione della più grande rete di idrovolanti in Europa capace di creare a regime 7.000 posti di lavoro in più e generare un business per il Paese da un miliardo di euro.
Luisanna Benfatto
Redattore
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