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L'esperienza di cicloturismo, affrontando gli oltre 400 chilometri della Ciclovia Alpe Adria, è totale. Perché dall'inizio del viaggio, la città barocca di Salisburgo in Austria, al suo epilogo, la località balneare di Grado, in Friuli-Venezia Giulia, è un susseguirsi di scenografie diverse fra natura, storia, tradizioni e gastronomia. La “Radweg” è nata grazie a un progetto di cooperazione italo-austriaco e si snoda attraverso sette tappe intermedie lungo la tratta. Di queste tre sono in Italia: Tarvisio, Venzone e Udine. La maggior parte del percorso si svolge su piste ciclabili e là dove i collegamenti non sono ultimati si viaggia su statali o strade secondarie poco trafficate. Nel tratto italiano, da Tarvisio fino a Moggio Udinese, la ciclabile (identificata con il tracciato FVG1) ricalca in gran parte il percorso della ferrovia Pontebbana, a oggi dismessa e riconvertita a pista per le due ruote. Da qui si pedala in gran parte in discesa e si arriva agilmente a Venzone, borgo più bello d'Italia nel 2017, da cui si prosegue il capoluogo di regione prima di affrontare gli ultimi 50 km che separano dal mare attraversando la città fortezza di Palmanova (famosa per la sua pianta cittadina a forma di stella a nove punte) e Aquileia con le sue testimonianze di epoca romana. L'ultimo sforzo è la pedalata lungo il ponte sulla laguna che porta nei colori e nell'atmosfera dell'isola che si affaccia sul Mar Adriatico.
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