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Berlinale: il surrealismo di Quentin Dupieux e il ritorno di Dario Argento

di Andrea Chimento

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«Incredible But True»

«Incredible But True»

In cartellone due film diretti da due nomi di culto: «Incredible But True» del regista francese e «Occhiali neri» del regista italiano

12 febbraio 2022
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3' di lettura

Al Festival di Berlino non sono mai mancati film anticonvenzionali e fuori dagli schemi: anche quest'anno non fa eccezione e in cartellone è stato presentato il nuovo lungometraggio di Quentin Dupieux, uno dei registi più folli e stravaganti del cinema contemporaneo.

Il suo nuovo lavoro, «Incredible But True», segue con coerenza il percorso intrapreso dal regista francese, conosciuto a livello musicale con lo pseudonimo di Mr. Oizo e diventato un nome di culto anche per chi ama un cinema decisamente sopra le righe e ricco di tocchi surreali.Dopo aver mostrato Jean Dujardin innamorato di tutto ciò che è scamosciato in «Doppia pelle» e due perdigiorno trovare una mosca gigante nel cofano di un'automobile in «Mandibules», Dupieux si concentra questa volta su una coppia che sta cercando di cambiare casa. Mentre stanno visitando una nuova abitazione, l'agente immobiliare svela loro che in cantina c'è qualcosa che potrebbe sconvolgere positivamente le loro esistenze. Eccitati dalla novità, la acquistano immediatamente ma, poi, tenere il segreto su quello che hanno visto non sarà semplicissimo…Presentato all'interno della sezione Berlinale Special Gala, «Incredible But True» vede Dupieux tornare a lavorare con l'attore Alain Chabat, con cui aveva collaborato in «Reality» del 2014. Accanto a lui, in un cast capace di restituire al meglio l'ironia del copione, ci sono Léa Drucker, Benoît Magimel e Anaïs Demoustier.

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Un film sull'ossessione di rimanere giovani

All'interno di un cinema che punta molto sul grottesco, spesso Dupieux inserisce alcune riflessioni sullo stato psicologico dei suoi personaggi, perennemente ossessionati da qualcosa: questa volta, il motore è il desiderio di rimanere giovani a tutti i costi, un pensiero che porterà a compiere scelte folli e a perdere completamente il senno.Parte subito forte «Incredible But True», tanto da arrivare un po' sgonfio alla parte conclusiva, ma l'idea di base è davvero interessante e il risultato capace di intrattenere (anche grazie a un ritmo sempre godibile) e far sorridere.Manca un pizzico di incisività per poter raggiungere il buonissimo livello dei lavori più recenti di Dupieux, ma il suo tocco eccentrico riesce comunque a stupire e a regalare più di una sequenza da ricordare: l'emozione che provano i personaggi di fronte a quella misteriosa botola in cantina è anche quella di noi spettatori, pronti ad attraversarla per capire se dall'altra parte c'è davvero quanto ventilato dal curioso venditore.

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«Occhiali neri», l'atteso ritorno di Dario Argento

Occhiali neri

Nella stessa sezione è stato presentato «Occhiali neri», l'atteso ritorno di Dario Argento, nuovamente alla regia di un film a dieci anni di distanza da «Dracula 3D».Protagonista è Ilenia Pastorelli nei panni di Diana, una giovane escort che perde la vista in seguito a un incidente automobilistico, causato da un maniaco assassino che la stava inseguendo a bordo di un furgone bianco. Il killer, però, non ha ancora finito con lei e Diana dovrà cercare di salvarsi nonostante la difficile situazione in cui si trova.Non è soltanto un ritorno temporale quello di Dario Argento dietro la macchina da presa, ma anche una ripresa di molte delle tendenze dei suoi thriller degli anni Settanta, a partire dal suo bellissimo esordio «L'uccello dalle piume di cristallo».«Occhiali neri» è un film d'altri tempi, capace di riportare i fan di Argento a un periodo molto importante del cinema italiano di genere. Il film si segue volentieri, anche se non sono pochi i passaggi frettolosi in fase di sceneggiatura con varie svolte ben poco credibili che rischiano di far perdere attenzione a quanto si sta vedendo.Rispetto, però, ai lavori immediatamente precedenti di Argento, «Occhiali neri» è un deciso passo avanti, efficace nel tenere alta la tensione fino alla fine grazie, soprattutto ai buoni tempi di montaggio, nonostante qualche ingenuità di troppo nel copione.A ogni modo, per gli appassionati del regista che ha firmato grandi pellicole come «Profondo rosso» e «Suspiria», una visione da non perdere: che il film uscirà nelle nostre sale il prossimo 24 febbraio.


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