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Le crociere tornano ai fasti del precovid in Italia

di Raoul de Forcade

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(Shutterstock)

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Per il 2023 previsti 12,4 milioni di passeggeri movimentati, con 5mila toccate di navi in oltre 50 porti

1 febbraio 2023
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3' di lettura

Nel 2023 il traffico crocieristico tornerà ai volumi del 2019. È la stima di Risposte Turismo per l’anno in corso. La società, che da anni fa studi e ricerche sul settore, prevede il superamento di 12,4 milioni di passeggeri movimentati, grazie a quasi 5mila toccate nave (cioè attracchi), in più di 50 porti italiani. Il che significa il superamento del gap tra il 2019 e il triennio appena passato, con il dato aggiuntivo di un 2023 che si profila da record per almeno 10 porti crocieristici italiani.

«Ancora una volta - afferma Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo - l’industria crocieristica ha reagito ad avversità che ne hanno minato i risultati, riuscendo, in Italia e non solo, a colmare il gap generatosi nel 2020 più velocemente di quanto fatto da altri prodotti turistici».

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Un risultato, prosegue, «che certamente poggia sull’elevata fiducia verso la crociera mostrata da un ampio bacino di domanda rappresentato dai repeater, ma frutto anche dei continui ed ingenti sforzi prodotti dalle compagnie, nonché dai porti e da altri fornitori inseriti nella filiera, per innovare costantemente».

Le prospettive della stagione

Riguardo alla stagione appena iniziata, le prospettive dei porti italiani, si legge nel report Speciale Crociere, stilato dalla società, sono ottimistiche: è prevista un’ulteriore crescita del traffico crocieristico rispetto al 2022.

Gli 1,24 milioni di crocieristi stimati nel 2023 potranno rappresentare «l’apice della graduale ripresa avviata nel 2021, dopo lo stop del 2020, e che ha visto una decisa accelerazione nella seconda metà del 2022. Se le previsioni saranno rispettate, si tornerà ai valori del 2019».

Sono 10, secondo il report, gli scali che prevedono di accogliere volumi di traffico superiori al 2019, che fu un anno record per la crocieristica italiana; tra questi, Civitavecchia (+3% 2023 su 2019), Napoli (+11%), Genova (+2%), Palermo (+21%), La Spezia (+16%), Messina (+40%).

Civitavecchia primo porto nel 2023

Per quanto riguarda le previsioni 2023 rispetto al 2022, in testa alla classifica dei porti ci sarà Civitavecchia con 2,7 milioni di passeggeri (+26%), seguono Napoli, con 1,5 milioni di passeggeri (+31%), e Genova, che ne dovrebbe accogliere 1,4 milioni (+27%).

Nella top ten ritorna Venezia, in base ad una previsione di circa 600mila passeggeri, segnando +148% rispetto al 2022. I tre principali porti della Liguria (Genova, Savona e La Spezia) si attesteranno tra i primi 10 scali nazionali e sono 18 i porti che prevedono di accogliere oltre 100mila passeggeri.

Guardando, invece, al 2022, nel Mediterraneo il porto di Barcellona ha guadagnato il primo posto, con oltre 2,3 milioni di passeggeri; secondo posto per Civitavecchia, che ha concluso l’anno accogliendone 2,2 milioni. I due scali segnano una variazione compresa tra il 320 e il 325%, per quanto riguarda il volume passeggeri rispetto al 2021.

Al terzo posto è Marsiglia, che ha accolto 1,4 milioni di passeggeri, seguita da Palma de Maiorca con 1,3 milioni. E la top 20 dello scorso anno registra 9 porti italiani, contro 4 spagnoli e 3 greci, tutti con oltre 380mila passeggeri.

Liguria in testa come regione crocieristica

Tutte le regioni che hanno accolto traffico crocieristico nel 2022, fatta eccezione per l’Abruzzo, sottolinea poi il report, hanno registrato valori superiori ai 20mila passeggeri accolti, con un minimo di 20 accosti.

La Liguria si conferma la prima regione crocieristica in Italia, pur con un distacco molto contenuto rispetto al Lazio: se la Liguria ha visto arrivare e transitare 2,18 milioni di crocieristi (+210%) nei propri porti, con quasi 790 scali (+182%), il Lazio ne ha registrati 2,17 milioni (+319%) con 835 scali (+199%).

Il podio si completa con la Campania, che nel 2022 ha superato di poco le performance della Sicilia, con 1,2 milioni di passeggeri e oltre 700 scali. Le prime tre regionidi questa classifica hanno concentrato il 60% del traffico di crocieristi e il 48% delle toccate nave.

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