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Dalla Nadef alla manovra: tre scadenze clou in 24 giorni

di Andrea Carli

Draghi: "L'economia va bene ma la sfida è mantenere la crescita elevata"

Settembre è il mese in cui ogni anno il ministero dell’Economia presenta, entro il 27, le nuove stime della NaDef. L’aggiornamento di questo documento contiene il quadro dei conti pubblici aggiornato e con le prime linee macroeconomiche che indicano i margini della manovra di bilancio

10 settembre 2021
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2' di lettura

Tre scadenze clou in 24 giorni. È la missione che attende la politica economica del governo Draghi nei prossimi giorni. Si parte con la NaDef, la Nota di aggiornamento al Def che delinea il quadro della finanza pubblica. Va presentata alle Camere entro il 27 settembre. La seconda data da segnare in agenda è il 15 ottobre. Entro quel giorno andrà trasmesso a Commissione europea ed Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio. Infine, l’ultima scadenza, cinque giorni dopo: entro il 20 ottobre va presentato al parlamento il disegno di legge di Bilancio, ovvero l’articolato della manovra. La legge di bilancio dovrebbe assorbire la riforma degli ammortizzatori, il prolungamento del superbonus, forse una prima revisione del reddito di cittadinanza, e - visti i tempi lunghi della delega fiscale - probabilmente anche un anticipo di taglio del cuneo da far scattare già nel 2022.

Entro il 27 settembre NaDef con quadro conti pubblici aggiornato

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Settembre è il mese in cui ogni anno il ministero dell’Economia presenta, entro il 27, le nuove stime della NaDef. L’aggiornamento di questo documento contiene il quadro dei conti pubblici aggiornato e con le prime linee macroeconomiche che indicano i margini della manovra di bilancio. La NaDef potrà registrare un deficit intorno al 10% contro l'11,8% calcolato in primavera nel Def, grazie a una crescita nei pressi del 6%, quindi due punti più alta del 4,1% tendenziale del Def, e ad alcune spese inferiori del previsto negli aiuti anti-crisi (si veda anche Il Sole 24 Ore del 10 settembre).

Entro il 15 ottobre l’invio del Documento programmatico di bilancio a Bruxelles

Il 15 ottobre l’appuntamento è con il Documento programmatico di bilancio. In base al Regolamento UE n.473/2013, infatti, entro quel giorno, gli Stati membri Ue trasmettono alla Commissione europea e all’Eurogruppo un progetto di Dpb per l'anno successivo. ll documento si compone di una serie di tabelle che riportano: le previsioni macroeconomiche, nelle quali sono messi in evidenza i contributi alla crescita dei diversi fattori, dell’evoluzione dei prezzi, del mercato del lavoro e dell’andamento dei conti con l’estero;l’obiettivo di saldo di bilancio per le amministrazioni pubbliche, ripartito per i rispettivi sottosettori; le proiezioni delle principali voci di entrata e di spesa delle amministrazioni pubbliche a politiche invariate; gli obiettivi di entrata e di spesa per le principali componenti del conto economico delle amministrazioni pubbliche; la descrizione e la quantificazione delle misure inserite nella manovra di bilancio; il livello del debito pubblico e le informazioni relative ai fattori che ne determinano l’evoluzione; informazioni pertinenti la spesa delle amministrazioni pubbliche relativa a istruzione, sanità e politiche attive per l'impiego.È allegata al Documento programmatico di bilancio una nota metodologica sui criteri utilizzati per la formulazione delle previsioni tendenziali.

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Entro il 20 ottobre: la manovra deve approdare in parlamento

Sarà la prima manovra targata Draghi-Franco: al solito le proposte dei partiti prefigurano interventi da almeno 15-20 miliardi ma sul piatto al momento ce ne sono 4-5 già a bilancio e pochi margini per agire in deficit, visto il maxi-debito già accumulato in un anno e mezzo di emergenza Covid. Entrando all’Eurogruppo informale in Slovenia, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha spiegato che Bruxelles intende riaprire in autunno la consultazione pubblica sulla riforma del Patto di stabilità «per avere una riduzione del debito che sia realistica per gli Stati».

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