di Sara Deganello
Serie Fox di 366 Concept, prezzi da 690 € (poltrona), 870 € (divanetto), 390 € (coffee table)
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Torna Maison & Objet a Parigi, dall’8 al 12 settembre, in concomitanza con la Paris Design Week. La seconda tappa annuale della fiera dell’home decor riparte dalla Francia e dai suoi talenti, a cominciare da Tristan Auer, nominato designer dell’anno per l’edizione che premia l'architettura d’interni. «Oggi il suo nome incarna a livello internazionale l’eleganza dello stile francese», si legge nelle motivazioni. Auer ha curato il rinnovamento degli hotel parigini di Les Bains e Le Crillon e gli stand di Cartier ad alcune Biennali des Antiquaires. Il suo gusto per i dettagli e l’artigianato si vede nella lampada a terra Tee per Pouenat in ottone e inserti di marmo travertino e nel tavolo Delphine con struttura in ottone bronzato e piano in vetro laccato. Una selezione delle sue creazioni sarà al padiglione 8, con un allestimento progettato da lui.
Sono francesi, come di consueto a settembre, anche gli otto designer emergenti selezionati tra i diplomati dell’Ecole Supérieure de Création Industrielle (Ensci): tra loro, interessanti i lavori sugli specchi di Claire Lavabre come Horizon Lights e Reflet, il sistema di amplificazione audio in marmo di Carrara Bak di Alexandre Echasseriau e l’ingegnerizzazione dei tubi in bambù delle creazioni di Samy Rio, come la lanterna Bamboo.
Ma naturalmente non c’è solo Francia sotto i padiglioni del Parc des Expositions de Paris Nord Villepinte. Vitra porta in fiera l’Accessories Collection con le riedizioni di alcuni pezzi di Charles e Ray Eames come il Plywood Elephant: il prototipo, frutto della ricerca sulla modellazione tridimensionale del legno multistrato, è del 1945 e dopo una edizione limitata nel 2007, ritorna la versione con impiallacciatura di ciliegio americano mentre l’azienda svizzera ricorda la coppia con quattro mostre al Vitra Campus di Weil Am Rhein: An Eames Celebration (dal 30 settembre al 25 febbraio 2018).
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È una riedizione anche la lampada Golden Bell Savoy di Artek: creata dai coniugi Aalto per il ristorante Savoy di Helsinki, 80 anni fa, è ora proposta in ottone grezzo.
Seletti debutta nel mondo degli imbottiti nel consueto modo scanzonato, presentando Burger Chair e Hot Dog Sofa, disegnati da Studio Job: affiancano le nuove poltroncine di Seletti wears Toiletpaper e il Comfy sofa di Marcantonio. Republic of Fritz Hansen, invece, arricchisce la selezione della collezione Objects inaugurata lo scorso anno con il Pouf Sakura di Cecile Manz, con la parte superiore in tessuto Kvadrat del colore dei «fiori di ciliegio».
Tra i giovani brand presenti per la prima volta in fiera si segnala CosyKorner, marchio parigino di arredo per l’ufficio che cerca di combinare estetica e funzionalità: le loro linee, come Sno, sono colorate e dalla dichiarata ispirazione scandinava. Lo svizzero Klybeck del falegname designer Baptiste Ducommun crea boschi domestici: Oddo, panca in legno di quercia, dialoga infatti con gli altri pezzi della collezione come gli attaccapanni Ivy, che sembrano rami che spuntano dal muro. Debutto a Parigi anche per i polacchi di 366 Concept – Retro Furniture: hanno cominciato riproponendo la 366 Easy Chair disegnata da nel 1962 e continuano con la rivitalizzazione di classici polacchi poco conosciuti nel resto d’Europa.
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