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Draghi-Macron sul Ft: regole Ue di bilancio troppo complesse, più spazio per investimenti

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Emmanuel Macron e Mario Draghi (Ansa)

Emmanuel Macron e Mario Draghi (Ansa)

Draghi-Macron: «Abbiamo bisogno di più spazio di manovra e di margini di spesa sufficienti per prepararci al futuro e per garantire la nostra piena sovranità»

23 dicembre 2021
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3' di lettura

Due leader europei di primo piano scendono in campo per chiedere una riforma delle regole di bilancio che promuova, invece di frenare, la crescita economica. E lo fanno con un intervento congiunto sul Financial Times in cui definiscono le attuali regole «troppo opache e complesse». Un op-ed nato, spiega l’Eliseo, dopo una consultazione con altri leader europei, tra cui anche il neo-cancelliere tedesco Olaf Scholz.

«Non c’è dubbio che dobbiamo abbassare i nostri livelli di indebitamento - scrivono Draghi e Macron sulle colonne del quotidiano inglese - Ma non possiamo aspettarci di farlo attraverso tasse più alte o tagli insostenibili alla spesa sociale, né possiamo soffocare la crescita attraverso aggiustamenti fiscali non praticabili».

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Ue ha risposto bene alla crisi del Covid

«L'Unione europea - è la premessa di Draghi e Macron sul Financial Times - è stata spesso accusata di fare troppo poco e agire troppo tardi nell'affrontare le crisi. La risposta collettiva alla recessione causata dal Covid-19 non è stata né troppo poco, né è arrivata troppo tardi. Piuttosto, ha dimostrato l'importanza di agire in modo tempestivo e coraggioso. E ha confermato i vantaggi di un coordinamento nelle politiche tra Paesi e istituzioni.Per combattere la crisi, i Governi dell'Ue hanno erogato quasi 1.800 miliardi di euro in aiuti per famiglie e imprese. La Banca Centrale Europea ha intrapreso un vasto programma di stimolo monetario per sostenere il credito. La Commissione Europea ha sospeso le sue regole di bilancio e, insieme ai Governi, ha lanciato il programma Next Generation Eu, un piano da 750 miliardi di euro per finanziare investimenti e riforme».

Ora investimenti su larga scala

«Nonostante persistano delle incertezze, dobbiamo affrontare le grandi sfide di lungo termine che abbiamo davanti. La crisi climatica e della biodiversità stanno peggiorando. Le tensioni geopolitiche e militari sono in aumento. La tecnologia è sempre più centrale per il nostro benessere, ma allo stesso tempo acuisce le disuguaglianze esistenti e crea nuove divisioni. I cambiamenti demografici stanno mutando profondamente la struttura delle nostre società. Su tutte queste tematiche, l'Ue deve agire con rapidità e coraggio.In Italia e in Francia, abbiamo già realizzato riforme ambiziose per proteggere i cittadini e aiutarli a realizzare il loro potenziale, e abbiamo già ottenuto risultati tangibili. Ora dobbiamo andare oltre. Dobbiamo accelerare - sollecitano ancora i due leader - il programma di riforme e completare questa trasformazione con investimenti su larga scala nella ricerca, nelle infrastrutture, nella digitalizzazione e nella difesa».

Le regole di bilancio dell’Ue, insomma, devono essere riformate se vogliamo garantire la ripresa. «La Commissione Europea - si legge in un altro passaggio - ha lanciato una consultazione sul futuro delle regole di bilancio dell'Ue e sono state avanzate proposte interessanti. Abbiamo bisogno di più spazio di manovra e di margini di spesa sufficienti per prepararci al futuro e per garantire la nostra piena sovranità. Il debito per finanziare tali investimenti, che certamente gioveranno alle generazioni future e alla crescita di lungo termine, dovrà essere favorito dalle regole di bilancio, dato che questo tipo di spesa pubblica contribuisce alla sostenibilità di lungo termine del debito».

«La ripresa è ben avviata - proseguono - L’economia dell'Ue non è ancora sulla traiettoria che aveva prima della pandemia, ma è sulla buona strada per tornare ai livelli pre-crisi nei prossimi mesi. Anche le finanze pubbliche - sottolineano - sono in via di risanamento: il rapporto debito–Pil nei Paesi dell'Ue si è stabilizzato ed è destinato a scendere nel 2022».

Eliseo: ora discussione estesa a Ventisette

I temi del «nuovo modello di crescita e investimenti che vogliamo saranno il leit motiv della presidenza francese dell’Unione europea da gennaio. Si tratta di discutere insieme la strategia sull’Europa che vogliamo nei prossimi 10 anni»: lo hanno sottolineato fonti dell’Eliseo. «Draghi e Macron - hanno aggiunto le fonti - sostengono che dovremo ora discutere a 27 di questa strategia economica e sulla base delle conclusioni della discussione procedere con riforme precise delle regole di bilancio».

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