di Gianni Rusconi
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Non è facile trovare una definizione sintetica di OverIT: capitali americani alle spalle capitale, sede di sviluppo in Italia, a Pordenone, e sede principale negli Usa a Miami, questa “piccola” multinazionale può esibire una più che ventennale esperienza nel campo delle soluzioni di Field Service Management e Mobile Workforce Management e ora si appresta a camminare da sola. È di qualche giorno fa, infatti, l'annuncio che ufficializza il completamento (nel corso del mese di ottobre) dello spin-off di OverIT dal Gruppo Engineering (nel cui bilancio 2020 è riportato un fatturato di 39,9 milioni di euro con 2,9 milioni di net profit) e la costituzione di un'entità indipendente controllata dalle società di investimento Bain Capital e Neuberger Berman.
Al timone dell'azienda, in veste di Presidente e Amministratore Delegato, ci sarà Paolo Bergamo, figura di spicco nel panorama dei manager dell'industria informatica italiana e fino a poco tempo fa operativo a San Francisco per ricoprire la carica di Senior Vice President della divisione Product Management di Salesforce.
A lui il compito di accelerare il processo di espansione a livello internazionale di OverIT e di dare vita a una piattaforma software che nelle intenzioni dei nuovi azionisti dovrà diventare “leader a livello globale nel Field Service Management attraverso crescenti investimenti”. Bain Capital e Neuberger Berman, e lo si evince dalle dichiarazioni dei rispettivi vertici, puntano molto sulle capacità e sul track record di aziende tecnologiche in crescita di Bergamo, che a propria volta non ha nascosto l'ambizione del nuovo progetto. “Il mio obiettivo – ha detto infatti in una nota - è quello di posizionare OverIT in qualità di leader a livello mondiale, facendo diventare l'azienda un hub internazionale dove giovani talenti possano crescere ed esprimere il proprio potenziale.”
Energia, utility, petrolifero, trasporti e infrastrutture, industria: sono questi i principali settori di applicazione delle soluzioni che OverIT ha implementato a favore di centinaia di multinazionali precorrendo una nuova era del Field Service Management, basato sull'automazione del processo di consuntivazione delle attività condotte sul campo, rendendolo completamente a mani libere grazie alla raccolta di informazioni mediante dettatura vocale, all'estrazione automatica dei dati e dei contenuti multimediali (foto, documenti, video) e la connessione in tempo reale con i sistemi IoT. Per fare questo, l'azienda friulana ha puntato con decisione su realtà aumentata e intelligenza artificiale e negli anni sono state oltre 100mila gli addetti che hanno utilizzato gli strumenti di OverIT per gestire installazioni o interventi di assistenza o manutenzione di sistemi, macchinari e apparecchiature di vario genere. SPACE1, in particolare, è uno dei primi software al mondo che combina funzionalità avanzate di augmented reality e di knowledge management con algoritmi di machine learning per mettere a disposizione delle aziende un ambiente collaborativo attraverso il quale poter presentare qualsiasi prodotto, formare il personale e risolvere problemi tecnici in totale sicurezza. Il tutto sfruttando l'apprendimento dell'esperienza (e quindi del comportamento) degli utenti che hanno già eseguito attività in contesti simili e la possibilità di coordinare gli interventi direttamente da remoto.
Circa 11mila operazioni di collaudo effettuate ogni anno in oltre 700 impianti: la ricerca della massima efficienza nell'esecuzione e nella supervisione di queste attività è una priorità a cui Enel ha risposto affidandosi a OverIT. La soluzione SPACE1, nello specifico, è funzionale a controllare e verificare a distanza, con l'ausilio della realtà aumentata, la qualità dei materiali. Grazie a questa tecnologia, i collaudi di accettazione in fabbrica, l'audit del processo produttivo e il training del personale vengono gestiti mediante dispositivi wearable o tablet e i risultati ottenuti, come assicurano da OverIT: aumento della produttività nell'ordine del 50%, più della metà dei collaudi supervisionati da remoto ogni anno con circa 2mila giorni uomo risparmiati, un migliaio di trasferte effettuate in meno, con conseguente riduzione dei costi.
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