di Nicoletta Cottone
Super Green Pass, Draghi: “Vogliamo conservare la normalità”
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«La lotta al cambiamento climatico è, con il contrasto alla pandemia, la sfida più importante dei nostri tempi», una sifda «esistenziale». E «Richiederà trasformazioni radicali di tecnologie, processi produttivi,abitudini di consumo. Per avere successo dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Lo Stato avrà un ruolo centrale nella gestione di questi cambiamenti. Lo ha detto il premier Mario Draghi all’evento “Lavoro ed energia per una transizione sostenibile”, organizzato da Confindustria energia a Roma.
«Il settore pubblico - ha proseguito il presidente del Consiglio - dovrà farsi carico di aiutare in particolare i cittadini più deboli. E di assicurarsi che i tempi della transizione siano rapidi, ma compatibili con la capacità di conversione delle aziende».
«Definire un sentiero chiaro di decarbonizzazione, con tempi certi e realistici, è essenziale per gestire bene l’incertezza e avere una transizione ordinata. Il governo italiano è impegnato a farlo, con la semplificazione delle procedure amministrative, la definizione di obiettivi misurabili, lo stanziamento di risorse adeguate», ha detto il premier Mario Draghi. «Ne è un esempio - prosegue - il nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che assegna quasi il 40% dei fondi a riforme e investimenti per favorire la transizione ecologica. E che vincola gli stanziamenti al raggiungimento di precisi risultati con scadenze definite per i prossimi cinque anni».
«Negli scorsi mesi, abbiamo concordato passi avanti significativi. Al G20 di Roma, abbiamo vietato i finanziamenti pubblici internazionali per la generazione di elettricità da carbone non abbattuto già dal 2022. E alla Cop 26 di Glasgow abbiamo raggiunto un accordo per fermare la deforestazione entro la fine del decennio. Ora è importante che tutti i Paesi prestino fede a questi impegni», ha sottolineato Draghi, nel suo intervento all'evento. «Per essere efficace - ha ricordato il premier - la lotta al cambiamento climatico ha bisogno chiaramente del contributo di tutti».
Nella sfida della transizione ecologica, ha detto il premier, dobbiamo essere «aperti a tutto, immaginare quel che è oggi impossibile diventi possibile domani: il panorama delle innovazioni mondiali che vanno a compimento in ogni momento nel mondo è straordinaria, non ci sono confini alle nostre capacità di affrontare questa sfida che è esistenziale, però dobbiamo continuare a lavorare insieme».
«La transizione ecologica non presenta solo pericoli, ma anche opportunità, e l’Italia deve attrezzarsi per coglierle. Dobbiamo puntare a entrare nei segmenti più innovativi del mercato, come la produzione di batterie. Crearne di nuovi, in risposta ai bisogni che emergeranno da imprese e consumatori. Sviluppare e adottare tecnologie all’avanguardia, ancora non pienamente sfruttate», ha detto il premier Mario Draghi. «Lo Stato deve fare in modo che i rischi della transizione si trasformino in occasioni di crescita - ha sottolineato il premier -. Nel settore dell’energia, molte delle tecnologie più promettenti hanno costi fissi elevati, e richiedono investimenti sostanziosi in ricerca e sviluppo o in infrastrutture. Il settore pubblico deve contribuire a queste spese, che non possono essere coperte solo dalle aziende. Dobbiamo investire in formazione, per garantire maggiore mobilità ai lavoratori. E sostenere i giovani che entrano sul mercato del lavoro, perché sviluppino le competenze giuste».
Nicoletta Cottone
Caporedattore
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