di Redazione Scuola
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Nel mondo, un adolescente su sette, tra i 10 e i 19 anni, convive con un disturbo mentale diagnosticato. Questo secondo i dati Unicef che mostrano come l'ansia e la depressione rappresentino «il 40%» di questi. «In alcuni casi il disagio è tale da lasciare i giovani con la sensazione di non avere alternative: il suicidio è, nel mondo, una fra le prime cinque cause di morte fra i 15 e i 19 anni ma in Europa occidentale diventa la seconda, con 4 casi su 100.000, dopo gli incidenti stradali», sottolinea il portavoce dell'Unicef Italia, Andrea Iacomini, in occasione della conferenza stampa “Potenziare il benessere psicologico: un investimento sulle persone”.
«La salute mentale costituisce una parte integrante ed indispensabile della salute e del benessere generale», spiega. Prima della pandemia, in Italia, si stimava che «circa 956mila ragazzi e ragazze fra i 10 e i 19 anni soffrissero di problemi di salute mentale», prosegue. La diffusione del Covid e le misure di contenimento del virus «hanno mutato fortemente gli equilibri e le routine di tutti i cittadini. I bambini e gli adolescenti hanno subito gravi ripercussioni anche a livello psicologico ed emotivo a fronte degli effetti della pandemia - evidenza Iacomini -. Oggi più che mai è necessario garantire un sostegno adeguato a tutti i livelli per salvaguardare la salute mentale dei più giovani».
Diverse sono le iniziative che Unicef ha, quindi, avviato con partner scientifici, ordini professionali e associazioni di settore: «Dal Protocollo d'Intesa con la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli sul progetto #Withyou, allapetizione “Salute per la mente di bambini e adolescenti”. E ancora, dalle attività svolte nelle scuole attraverso il programma “Scuola Amica”, al documento “Le Cose da fare, Agenda per l'infanzia 2022-2027”,che intende presentare al governo e al parlamento le azioni prioritarie che dovrebbero realizzarsi durante questa legislatura a favore dell'infanzia e dell'adolescenza», aggiunge Iacomini.
Al centro «la salvaguardia e la tutela della salute mentale e del benessere psicosociale dei bambini e degli adolescenti». Tra le iniziative a favore di bambine, bambini, migranti e rifugiati in Italia, conclude il portavoce dell'Unicef Italia, «un'attenzione particolare è rivolta a sostenere l'assistenza ed inclusione sociale dei tanti bambini ucraini che sono giunti nel nostro paese con le loro famiglie, o spesso soli, e per i quali va garantita la piena realizzazione dei loro diritti».
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