di Vera Viola
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La Doria nel 2022 ha realizzato ricavi record che superano il miliardo, con una crescita del 17,6% rispetto al 2021. L’azienda ha registrato una crescita notevole delle vendite sopratutto per la linea dei derivati del pomodoro che ha messo a segno un incremento del 24% e per le linee “Sughi” e “Legumi”, con il +20%. Questo il quadro che emerge dal progetto di Bilancio di esercizio e dal Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 che il consiglio di amministrazione di La Doria ha approvato.
Si tratta del primo Bilancio dopo la cessione della maggioranza (65% ) alla società di investimento del fondo Investindustrial e dopo l’uscita da Borsa Italiana. La Doria infatti a fine 2021 ha cambiato pelle poichè la famiglia Farraioli – che resta al timone – ha ceduto la maggioranza del capitale conservando una quota del 35%. Il 2022 è un anno su cui sono stati accesi i riflettori. I ricavi consolidati, per la prima volta nella storia del Gruppo, superano la soglia del miliardo di euro, fino ad arrivare a 1,018 miliardi, dopo gli 866 milioni dell'esercizio precedente. Il valore va letto alla luce di un incremento dei prezzi di listino, correlato però a un forte aumento dei costi riconducibili ai fattori congiunturali e geopolitici legati alla pandemia e in particolar modo al conflitto in Ucraina, ma anche a una crescita del 3,4% dei volumi dei prodotti venduti.
Antonio Ferraioli, CEO del Gruppo La Doria
«I ricavi registrati nel 2022 rappresentano per noi un importante traguardo, che dimostra la nostra solidità e la nostra capacità di crescita anche nei periodi più complessi – ha dichiarato il CEO del Gruppo La Doria Antonio Ferraioli – Abbiamo saputo far fronte alle criticità economiche e geopolitiche del 2022. Il dato più importante rimane sicuramente quello relativo alla crescita dei volumi – prosegue il CEO Antonio Ferraioli – che ha coinvolto trasversalmente le nostre linee e i mercati in cui siamo presenti. Continueremo a operare con la nostra politica di sviluppo internazionale volta, da una parte, all'espansione in aree geografiche ad alto potenziale di crescita e dall'altra a migliorare il nostro posizionamento a livello internazionale nei segmenti di mercato in cui siamo già presenti».
Dal punto di vista della suddivisione del fatturato per categorie di prodotto offerte dal Gruppo La Doria, la “Linea derivati del pomodoro” – anche detta “Linea Rossa” – ha registrato un aumento dei ricavi pari al 24%, la “Linea sughi” è aumentata del 20,5%, mentre la “Linea legumi, vegetali e pasta in scatola” vede una crescita complessivamente del 19,6%. Infine, la “Linea frutta” e le “Altre linee” – ossia i prodotti acquistati da terzi e commercializzati dalla controllata LDH sul mercato inglese – sono aumentate rispettivamente del 7,8% e del 12,6%.
Il Gruppo esporta i propri prodotti in 60 Paesi nel mondo, ha aumentato i propri ricavi nei mercati internazionali del 17%, con un'incidenza dell'83,1%. Le migliori performance si sono registrate nei mercati storici per La Doria, tra cui la Gran Bretagna, che resta il principale mercato estero di sbocco, la Germania e i Paesi Scandinavi. Seguono l'Australia, la Nuova Zelanda e i Paesi dell'est Europa. Il Gruppo genera inoltre importanti quote di fatturato anche in Francia, negli USA e in Giappone. La Doria Spa è il primo produttore Europeo di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande di frutta. La Società è anche il primo produttore in Europa di sughi pronti a marchio delle catene distributive (private labels).
Vera Viola
vice caposervizio
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