Turchia, Erdogan avverte la Grecia: "Demilitarizzare isole nell'Egeo"
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Un aereo da cargo si è schiantato a terra nel nord della Grecia, nelle vicinanze di Paleochori Kavalas. Il volo merci stava viaggiando fra la Serbia e la Giordania, e avrebbe chiesto di poter compiere un atterraggio di emergenza all’aeroporto greco di Kavalas, senza però riuscire a raggiungerlo. Secondo i media internazionali c’era a bordo un equipaggio di almeno otto persone, tutte decedute. Il velivolo, un quadrimotore Antonov An-12 di una compagnia ucraina, trasportava circa 11 tonnellate di materiale militare.
Un portavoce dei vigili del fuoco greci ha affermato che «non sono stati trovati materiali pericolosi sul luogo dell’incidente aereo» ed è stato recuperato uno dei corpi degli 8 membri dell’equipaggio rimasti uccisi nello schianto. Le indagini si erano concentrate su una sostanza bianca trovata vicino a luogo dell’incidente, che aveva fatto temere a una fuga di materiale tossico dal relitto.
La sciagura è avvenuta vicino a Paleochori Kavalas, circa 140 chilometri a est di Tessalonica. Il volo merci stava viaggiando fra la Serbia e la Giordania e avrebbe chiesto di poter compiere un atterraggio di emergenza all’aeroporto greco di Kavalas, senza però riuscire a raggiungerlo. Secondo funzionari locali, riporta il Guardian, sette autopompe sono state inviate sul posto ma che non hanno potuto avvicinarsi a causa di numerose esplosioni seguite allo schianto. Uno dei vice sindaci della città ha dichiarato all’emittente ERT che le esplosioni sono state udite per due ore dopo l’incidente.
Sono morte tutte le otto persone a bordo dell’aereo cargo partito ieri sera da Nis, nel sud della Serbia, e precipitato nel nord della Grecia. Lo ha detto il ministro della Difesa serbo Nebojsa Stefanovic. Parlando in una conferenza stampa poco fa a Belgrado, Stefanovic ha detto che il velivolo, di proprietà della compagnia ucraina Meridian Ltd, trasportava 11,5 tonnellate di materiale militare serbo destinato al ministero della Difesa del Bangladesh. Il volo, partito da Nis alle 20.40, aveva come destinazione finale Dacca con scalo tecnico ad Amman, in Giordania. Non risultano cittadini serbi tra le vittime.
Le autorità greche dell’area dove si è schiantato un aereo ucraino che trasportava armi dalla Serbia, ufficialmente destinate al Bangladesh, hanno invitato la popolazione in un raggio di due chilometri a rimanere in casa con le finestre chiuse per la possibile presenza a bordo di sostanze chimiche pericolose. Lo riferisce il Guardian. I soccorritori, che non si sono potuti avvicinare ai resti dell’aereo perché hanno avvertito bruciori a occhi e bocca, hanno inviato un drone per controllare la zona.
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