Economia
Pubblicità

Economia

Domotica, cresce la voglia di servizi e di controllo «intelligente» dell’edificio

di Maria Chiara Voci

Immagine non disponibile
(visivasnc - stock.adobe.com)

(visivasnc - stock.adobe.com)

Nonostante i lockdown, il settore ha tenuto, mantenendo un valore di 505 milioni di euro. Anzi, la pandemia ha aumentato l’interesse per i sistemi di sicurezza, anti-intrusione e i dispositivi orientati al risparmio energetico

28 ottobre 2021
Pubblicità

3' di lettura

Internet of things, cioè la capacità del singolo dispositivo di dialogare con l’utente per soddisfare una o più richieste. Domotica, per mettere a sistema tutti gli impianti di un’unità abitativa. Fino al ricorso della building automation (al momento, usata soprattutto nel settore terziario), per immobili progettati nell’ottica di un controllo e monitoraggio costante dell’edificio e del suo funzionamento.

Smart home e Smart building non sono più concetti appannaggio del prossimo futuro, ma rappresentano una realtà presente e in costante crescita e diffusione.

Pubblicità

Il mercato della smart home interessa una fetta sempre più ampia di consumatori. La consueta ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha rivelato, lo scorso febbraio, come – nonostante una fisiologica flessione rispetto al 2019 dovuta alle chiusure Covid e pari al -5% – il settore della casa intelligente abbia tenuto, mantenendo un valore di 505 milioni di euro. Anzi, la nuova attenzione per lo spazio abitativo spinta dalla pandemia sta avendo un impatto diretto sul settore, definendone le linee di sviluppo.

«Nel 2020 sono emersi due trend – afferma Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things –. In primo luogo, la progressiva servitizzazione, ossia il passaggio dalla vendita del solo hardware alla proposta di servizi aggiuntivi, come la possibilità di attivare un pronto intervento in caso di pericolo per gli anziani che vivono soli in casa. Il secondo è l’ingresso di nuovi attori in questo mercato, dai produttori di arredamento alla Gdo, dal real estate ai produttori auto, allargando i confini della competizione».

Ma cosa significa una casa smart?

Sicurezza

In primo luogo avere una casa più sicura. In particolare, grazie all’evoluzione delle centraline antintrusione che funzionano in wireless (e non richiedono cavi e lavori murari) è possibile far dialogare tutti i sistemi di sicurezza presenti in un edificio e sul suo perimetro esterno (telecamere interne ed esterne) attraverso segnali radio. I modelli più evoluti si gestiscono dal display di casa e da remoto, attraverso l’app preposta che si scarica su smatphone e tablet. A completare la dotazione esistono campanelli e citofoni connessi, che permettono all'utente di rispondere, vedere, aprire e chiudere la porta di casa anche in sua assenza. Proprio la “chiave elettronica” da gestire con codice è una delle sfide aperte.

Cucina ed elettrodomestici

Cuore della casa, la cucina è fra gli ambienti tecnologici per eccellenza. A popolarla, ci sono elettrodomestici connessi che dialogano con smartphone e tablet e arredi con software integrati per controllare dal cellulare i consumi, monitorare la qualità dell'aria e ricevere segnalazioni nell'eventualità di fughe di gas e perdite d'acqua.

Climatizzazione, termostati e illuminazione

Controllare la temperatura, l’accensione e la definizione di scenari di illuminazione e (soprattutto) la qualità dell’aria o i livelli di umidità in casa è la base di ogni sistema. Non si tratta solo di ridurre e ottimizzare i consumi, ma di vivere con maggiore comodità e benessere indoor. La quasi totalità dei modelli di climatizzatori di ultima generazione sono gestibili grazie all'apposita app mobile. In altri casi si utilizzano termostati, collegati al sistema domotico di casa e in grado di dialogare con smartphone e tablet. Stessa questione per le luci: sono tutte a portata di cellulare.

L’evoluzione dei prodotti coincide inoltre con la personalizzazione: non si tratta di scegliere fra impostazioni standard, ma di trovare la configurazione ideale studiata anche sull’osservazione diretta delle abitudini dell’utente. un reale balzo in avanti. A spingere la “casa intelligente” sono infine gli incentivi fiscali che sostengono chi scommette in questa direzione e per il risparmio energetico. Parte integrante dell’ecobonus, il bonus domotica consente la detrazione fiscale del 65%, con recupero in 10 rate annuali di pari importo, per l’acquisto di dispositivi di controllo da remoto di impianti di riscaldamento, climatizzazione, apparecchi domestici.

Leggi anche


Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy