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Piombino, il Tar del Lazio rinvia al 5 luglio l’udienza per il rigassificatore

di Silvia Pieraccini

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Il ricorso presentato dal Comune di Piombino, contrario all’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra, non fermerà l’installazione perché l’udienza di merito è stata rinviata al 5 luglio

8 marzo 2023
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2' di lettura

La nave rigassificatrice Golar Tundra, comprata da Snam per far fronte all’emergenza energetica dell’Italia dopo il taglio delle forniture di gas da parte della Russia, arriverà tra qualche settimana nel porto di Piombino (è partita da Singapore) e sarà messa in funzione, come programmato, all’inizio di maggio. Il ricorso presentato dal Comune di Piombino, contrario all’operazione per i possibili rischi ambientali e di sicurezza della popolazione, non fermerà infatti l’installazione perché l’udienza di merito, fissata oggi 8 marzo 2023 di fronte al Tar del Lazio, è stata rinviata al 5 luglio.

Il ricorso del Comune aveva ad oggetto l’ordinanza commissariale che ha portato al rilascio dell’autorizzazione. La discussione di fronte ai giudici amministrativi è stata rinviata, secondo quanto emerso, per due motivi tecnici: non c’erano i termini a difesa previsti dalla legge rispetto al secondo dei motivi aggiunti al ricorso che erano stati presentati; il Comune ricorrente, guidato dal sindaco-avvocato Francesco Ferrari (Fratelli d’Italia), ha rappresentato la necessità di impugnare il decreto di rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, che però deve ancora essere adottato.

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«Procediamo nei lavori, perché non siamo interrotti da nessuno», ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che è anche il commissario governativo per il rigassificatore, lodando la realizzazione della conduttura di otto chilometri che collegherà la nave alla rete nazionale del gas, avviata da Snam.

Per nulla scoraggiato è il sindaco di Piombino: «Oggi il Tar è stato costretto a disporre questo rinvio – ha affermato – in quanto tuttora Snam non ha presentato la relazione definitiva sulla sicurezza dell'impianto, indispensabile per consentire al Tribunale di prendere una decisione in merito al progetto. Le centinaia di pagine di relazioni tecniche che abbiamo elaborato puntano il dito proprio sull'assenza di garanzie per la tutela di un'intera comunità: con questo rinvio il Tar certifica che le nostre argomentazioni non meritavano di essere respinte ma semmai approfondite».

Snam non commenta la decisione del Tar del Lazio sul rigassificatore di Piombino (Livorno) ma fa sapere che il rinvio dell’udienza al 5 luglio non è stato disposto a causa della mancata presentazione della documentazione da parte della società ma per il mancato rispetto dei termini minimi a difesa stabiliti dal codice del processo amministrativo, dal momento che la notifica del secondo atto di motivi aggiunti proposto dal comune di Piombino contro il verbale dell’Aia del 19 gennaio scors è stata effettuata soltanto il 14 febbraio. Le attività per la messa in esercizio della nave rigassificatrice, si spiega inoltre, proseguono come da cronoprogramma.


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