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Da niente a troppo, sembra non esserci pace per alcune mete vacanziere del nostro Paese, travolte – dopo l’astinenza degli anni del Covid – da flussi quasi insostenibili di turisti da tutto il mondo. L’allarme, in questo lungo weekend pasquale, arriva dalle Cinque Terre, in Liguria, dove i sindaci dei borghi letteralmente presi d’assalto dai visitatori chiedono una legge speciale per controllare i flussi turistici.
I ritmi attuali, denunciano infatti i sindaci, rischiano di far collassare non solo le Cinque Terre, ma tutta la fascia costiera della Liguria, bellissima ma anche fragile. Le situazioni critiche sono state registrate in questi giorni a Manarola, Vernazza e Monterosso, con una tragedia sfiorata alla stazione di Corniglia.
In particolare, come riporta l’agenzia Ansa, la situazione è di difficile gestione sulle banchine ferroviarie di Manarola, nel tunnel e alle marine, secondo quanto affermato da Fabrizia Pecunia, sindaco di Riomaggiore. «Sappiamo che queste sono le giornate più complicate, ma non è più possibile rimandare il ragionamento sulla gestione dei flussi. Altrimenti avremo gli anni contati dal punto di vista turistico», spiega il sindaco.
Come Parco Nazionale, ricorda Pecunia, è stato avviato uno studio sulla mobilità che a breve verrà presentato, con l’obiettivo di trovare delle soluzioni. «Come sindaco porterò in consiglio comunale la questione, affinché tutti i primi cittadini siano messi nelle condizioni di gestire la situazione – aggiunge Pecunia –. Serve una legge speciale per le Cinque Terre, servono strumenti legali nelle mani dei sindaci per intervenire e che oggi non ci sono. Chiederò a Governo, Regione e tour operator di agire in questo senso. Servono proposte di leggi, interrogazioni parlamentari, misure per distribuire i flussi».
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