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Blitz di Faurecia sulla tedesca Hella, le azioni corrono. Nasce un gruppo da 23 miliardi ricavi

di Andrea Fontana

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Foto: HELLA

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Exor, primo socio con 5,5%, potrebbe diluirsi nel capitale dopo l'aumento da 800 milioni per finanziare parte dell'operazione

16 agosto 2021
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2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Faurecia sale alla Borsa di Parigi dopo l'annuncio dell'accordo per acquistare il gruppo tedesco Hella, specializzato nella componentistica elettrica ed elettronica per l'automotive, per far nascere un polo della componentistica con ricavi 2021 proforma stimati in 23 miliardi di euro con un margine ebitda superiore al 7%.

L'azionariato di Faurecia, a valle della distribuzione di azioni agli azionisti Stellantis (a seguito dalla fusione tra Peugeot e Fiat Chrysler), vede Exor come primo socio con il 5,5% seguito dalla la famiglia Peugeot al 3,2% e dal governo francese, attraverso Bpi con il 2,4%. A Francoforte le azioni Hella sono in ribasso ma comunque al di sopra del prezzo dell'opa a cui vanno aggiunti gli 0,96 euro del dividendo

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Acquisto del 60% poi un'opa sul mercato

La struttura dell'operazione prevede che Faurecia acquisti il 60% di Hella dalla famiglia Hueck che controlla il gruppo tedesco per 3,4 miliardi di euro e un corrispettivo in azioni (pari a 13,57 milioni di nuovi titoli). In questo modo gli attuali soci di controllo di Hella deterranno complessivamente il 9% della nuova entità. Successivamente Faurecia lancerà un'opa sul mercato a 60 euro per azione per rilevare il restante 40%. Il deal valorizza Hella 6,7 miliardi di euro. In base a quanto annunciato, Faurecia finanzierà l'operazione attraverso linee di credito e cassa disponibile per 5,5 miliardi di euro a cui si affiancherà un aumento di capitale da 800 milioni. All'aumento aderirà la famiglia Hueck e si sono impegnati a sottoscrivere pro quota le azioni anche Peugeot 1810 e Bpi. Il comunicato non chiama in causa Exor che, come ipotizza Equita Sim, potrebbe quindi diluirsi intorno al 4,5% in linea con il fatto che la partecipazione potrebbe essere ritenuta "non core" dalla holding.

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Sinergie di costo superiore ai 200 milioni

Le sinergie stimate a livello di costi e di ottimizzazione sono superiori 200 milioni di ebitda mentre l'impatto sui ricavi dovrebbe essere tra i 300 e i 400 milioni entro il 2025 con una ottimizzazione dei flussi di cassa di circa 200 milioni annui in media tra il 2022 e il 2025.Secondo Ubs sotto il profilo industriale l'aggregazione consente soprattutto a Faurecia di ridurre, a meno del 10%, la propria esposizione in termini di vendite ai prodotti legati ai veicoli a motore e, grazie alla limitata sovrapposizione con Hella, ad introdurre diverse linee di business nuove.

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