di Redazione Scuola
(ANSA)
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Aveva aderito all’appello, firmato da oltre 300 professori in tutta Italia, contro l’introduzione del green pass negli atenei, e aveva fatto discorsi dai contenuti “No Vax” ai suoi studenti dell’università di Udine. Per questo il 10 febbraio 2022 aveva ricevuto un decreto di sospensione dal servizio dal rettore dell’ateneo friulano, Roberto Pinton. È il ricercatore Vittorino Talamini, del quale il Tar Fvg ha accolto il ricorso contro la sospensione e per il risarcimento economico per mancata retribuzione. A causa, secondo i giudici amministrativi, di un eccessivo formalismo dell’istituzione accademica.
Il Tar ritiene «che l’università abbia violato il diritto del ricorrente allo svolgimento della propria attività professionale, sospendendolo illegittimamente dal lavoro, pur a fronte di una documentazione sanitaria, inviata in data 07 febbraio 2022, che, se non di per sé idonea alla esenzione (dall’obbligo vaccinale, ndr), avrebbe quantomeno dovuto giustificare ulteriori approfondimenti istruttori». Secondo il Tar, insomma, l’università avrebbe «agito con eccessivo formalismo, conducendo un’istruttoria non adeguata all’importanza del provvedimento e al rango degli interessi in gioco, né improntata ai principi di collaborazione e buona fede».
Il tribunale amministrativo regionale del Fvg non ha invece riconosciuto «il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale, ossia reputazionale e d’immagine».
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