di Andrea Gagliardi
Dl Aiuti bis, Draghi: altri 17 miliardi per famiglie e imprese
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Un’economia che cresce quest’anno più del previsto, ma che sarà in brusca frenata l’anno prossimo. Con il calo del debito, dell’inflazione e soprattutto del deficit, che consegna un «tesoretto» prezioso per il nuovo governo. È la fotografia «tendenziale» che il governo uscente di Mario Draghi consegna al prossimo esecutivo con la Nadef. Un quadro aggiornato solo a legislazione vigente, che tuttavia evidenzia come, nonostante il «contesto difficile», ci sono spazi per superare gli obiettivi. Ed è da questa base che la coalizione di centrodestra guidata da Giorgia Meloni inizierà il proprio lavoro per costruire di qui in avanti le scelte di politica economica. Terreno su cui il nuovo governo sembra intenzionato a cimentarsi in fretta, con un nuovo decreto energia possibile forse già prima della manovra, per garantire sostegno a famiglie e imprese.
Intanto, per contrastare il caro-energia, il decreto Aiuti-bis rafforza il bonus sociale elettrico e gas (uno sconto sulla bolletta, previsto dal Governo e reso operativo dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per assicurare un risparmio sulla spesa dell’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico) per il quarto trimestre 2022, sospendendo, tra l’altro, le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas.
Il decreto Aiuti-Ter invece, in considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, estende dal 18 ottobre 2022 al 31 ottobre 2022 il taglio delle accise su benzina, gasolio e gpl. Mentre l’aliquota Iva applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento
Arrivano poi nuovi stanziamenti per il bonus trasporti, il contributo da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici. In particolare, il Fondo nato con il primo decreto Aiuti è incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2022. Il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro, potrò essere richiesto fino a dicembre.
Né va dimenticato il bonus una tantum di 150 euro per aiutare i cittadini a sopportare i costi delle bollette impazzite. Andrà - direttamente in busta paga - ai lavoratori dipendenti che a novembre hanno avuto una retribuzione non superiore a 1.538 euro, e ai pensionati e lavoratori autonomi con redditi inferiori a 20mila euro lordi annui. Il contributo sociale interesserà una platea di 22 milioni di persone, inclusi gli incapienti. L’Inps erogherà il contributo anche ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate.
Andrea Gagliardi
redattore
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