di Giovanni Uggeri
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Applausi per Benigni e Mattarella, consensi per molte canzoni ma qualche perplessità per la sceneggiata del cantante Blanco, ospite della serata ed ex vincitore della scorsa edizione. E così un mazzo di fiori gli è stato recapitato a Sanremo con la preghiera di non calpestarli in quanto simbolo del lavoro quotidiano di oltre 27mila imprese e 200mila occupati.
È l'iniziativa dei florovivaisti di Coldiretti per il cantante, protagonista di una plateale sfuriata al popolare festival della canzone, durante la quale ha distrutto l'allestimento di fiori sul palco dell'Ariston. Nel biglietto che accompagna il mazzo si legge “Gentile Blanco, i fiori sono un messaggio di pace, amore e bellezza. Non calpestarli. Grazie”. I giovani florovivaisti della Coldiretti invitano anche il cantante a visitare una serra per rendersi conto di persona di quanto lavoro c'è dietro la coltivazione di ogni fiore.
Il florovivaismo – ricorda la Coldiretti – è un comparto strategico per il Paese che vale 2,5 miliardi di euro con 30mila ettari di territorio coltivati, impegnato nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all'inquinamento dell'aria e al dissesto del territorio. L'espressione di una agricoltura multifunzionale capace di lavorare per il bene della comunità e dell'ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche. «Non a caso proprio il florovivaista è stato scelto come personaggio simbolo del presepe 2022 – conclude la Coldiretti - dopo aver affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l'aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre».
«Fuoriprogramma, scatti umorali o show per catturare l’attenzione non possono ledere la dignità del lavoro dell’uomo e quella sacralità che connota da sempre i fiori di Sanremo». Così il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana stigmatizza via fb il gesto del cantante Blanco sul palco del Festival di Sanremo. “Solo chi è coinvolto nell’agricoltura sa quanta manodopera e quanti sacrifici stanno dietro ad un palco immerso di fiori, - rimarca - in una città che del fiore ha fatto il suo emblema, la sua storia e la sua tradizione”. “Sostengo da sempre i giovani e amo la musica. Tanto più mi sento in dovere di sottolineare che, arrivare a prendere a calci i fiori sul palco di Sanremo, è un atto da condannare con forza. - aggiunge - ️Si rifletta su questo affronto ad una delle più importanti eccellenze della Liguria: lo spettacolo sia pure ribelle, di protesta, ma costruttivo, mai esclusivamente negativo”.
Giovanni Uggeri
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