Tecnologia
Pubblicità

Tecnologia

Allarme negli Usa: i cinesi vogliono influenzare le elezioni di midterm

di Antonio Teti

Immagine non disponibile
(AFP)

(AFP)

L’unità di punta di Pechino starebbe conducendo attività di intelligence per individuare le vulnerabilità dei partiti americani e influenzare il voto

24 ottobre 2022
Pubblicità

3' di lettura

Una notizia diffusa dal Washington Post nei giorni scorsi ha evidenziato che alcuni gruppi di hacker cinesi starebbero conducendo operazioni alla ricerca di vulnerabilità nei siti web dei partiti democratico e repubblicano per condurre delle azioni di cyber influence finalizzate al condizionamento dei cittadini americani in vista delle elezioni di midterm.

L'Fbi è in stato di massimo allarme e dalla scorsa settimana, un pool di agenti del Bureau sta conducendo un'azione di monitoraggio in almeno una dozzina di sedi dei partiti interessati che sarebbero stati individuati come possibili bersagli da parte degli hackers cinesi. Del caso si sta occupando anche la National Security Agency (Nsa), che ha diffuso un promemoria che avrebbe confermato che hacker provenienti dalla Cina stavano conducendo attività di scansione delle vulnerabilità di oltre cento sistemi informatici dei partiti politici statunitensi.

Pubblicità

Secondo la Nsa il gruppo responsabile di tali attività, noto come “Advanced Persistent Threat 1” o “Apt1”, sarebbe riconducibile alla famigerata unità militare cinese nota come 3° Dipartimento o “Unit 61398”, del 2° Dipartimento di Stato maggiore dell'Esercito di liberazione cinese . Secondo la ricostruzione della Nsa, la Unit, nota sin dal 2013 grazie a un'indagine condotta da Mandiant che aveva confermato che la stessa aveva attaccato oltre 141 aziende americane depredandole di centinaia di terabyte di dati, sta conducendo attività di cyber intelligence per individuare i possibili “target” cui indirizzare le azioni di cyber influence.

D'altronde queste operazioni di political influence, condotte dai cinesi a danno degli Stati Uniti, possono vantare una tradizione storica. Basti citare l'operazione di infiltrazione nelle reti informatiche americane nel 2008 per condizionare le campagne politiche di Barack Obama e John McCain. «Stiamo osservando una serie attori diversi che continuano a operare in termini di influenza” ha affermato la scorsa settimana il capo della Nsa, il generale Paul Nakasone a un evento del Council on Foreign Relations.

John Hultquist, vicepresidente del settore intelligence di Mandiant, ha sottolineato che «i partiti politici sono eccellenti fonti di informazioni per le evoluzioni in campo politico e da tempo vengono presi di mira per questo motivo dai protagonisti del cyberspionaggio, ma poiché l’interferenza elettorale straniera è diventata un luogo comune, il rischio non è più unicamente un silenzioso lavoro di spionaggio. Le intrusioni di questo tipo possono essere sfruttate per attività di hack-and-leak, progettate per manipolare il processo democratico».

Al caso si è interessata anche la Cia per mezzo di Inksikt Group, società informatica della Recorded Future, quest'ultima cofinanziata dalla stessa Cia. In un rapporto stilato la settimana scorsa ha confermato che la Cina sta intensificando i tentativi di influenzare gli elettori statunitensi per le prossime elezioni di medio termine.

«Abbiamo rilevato un aumento degli influencer sponsorizzati dallo Stato cinese, come diplomatici “wolf warriors”, esperti politici e account fake che tentano di influenzare gli elettori statunitensi», ha affermato Craig Terron, direttore del Insikt Group's Global Issues Team, aggiungendo che «in questo ciclo, gli influencer cinesi stanno conducendo attivamente campagne di operazioni di influenza maligna contro le elezioni del 2022, il che significa un cambio di tattica rispetto alle precedenti elezioni statunitensi, dove i cinesi erano meno attivi nelle attività di influenza».

La conduzione di queste attività di propaganda e condizionamento psicologico in rete va interpretata come un preciso cambiamento di rotta sulle strategie di manipolazione dell'opinione pubblica perseguite dal Governo di Pechino. È prevedibile un incremento sostanziale di tali attività per il prossimo futuro, vista la necessità della Cina di mantenere un'immagine e un equilibrio politico a livello mondiale sulle due questioni più spinose che la vendono attualmente protagonista: l'appoggio alla Russia nel conflitto russo-ucraino e la questione di Taiwan.

Va sottolineato che Pechino ha smentito categoricamente ogni suo coinvolgimento nelle operazioni descritte, sostenendo, al contrario, che si tratta dell'ennesima azione didisinformazione degli Stati Uniti finalizzata a danneggiare l'immagine della Cina.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy