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Royal Enfield Hntr 350, come va la naked Indiana per chi inizia

di Gianluigi Guiotto

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Monta un monocilindrico di 350 cc capace di 20,4 cv, una sella bassa e cerchi da 17” (è l'unica Royal Enfield a farlo): sono sufficienti per divertirsi?

8 febbraio 2023
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2' di lettura

La prova della Royal Enfield Hntr 350 potrebbe partire dalla fine, dal prezzo: 4.300 euro, la cifra per acquistare (a fatica) uno scooter di media cilindrata. Con quella somma, invece, la Casa indiana offre una moto vera, con cambio manuale a 5 marce e suono allo scarico decisamente muscoloso per una moto che ha a disposizione solo una ventina di cavalli: affare non di poco conto in un mondo sempre più “elettricamente” silenzioso. A spingere la Hntr 350 è, infatti, lo stesso monocilindrico raffreddato ad aria-olio di 350 cc che montano la Meteor e la Classic 350 , che non brilla per potenza. I cavalli sono perfetti per portare a spasso i 181 kg in ordine di marcia (con i 13 litri di benzina stivabili nel serbatoio) più il pilota. Sì, si passeggia ed è inutile chiedere di più alla Hntr 350 perché si sale di giri inutilmente (facendo anche aumentare le vibrazioni su manubrio e pedane).

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La ciclistica è perfettamente adeguata alla moto, anzi, forse potrebbe supportare anche maggiori prestazioni: telaio Harris Performance, abbinato a una forcella tradizionale con steli di 41 mm di diametro e 130 mm di corsa e a due ammortizzatori regolabili nel precarico con 102 mm di escursione. I cerchi in lega sono da 17”, a differenza delle sorelle 350 che montano cerchi più grandi all'anteriore: ciò rende più agile e frizzante nel misto stretto che, in città, si traduce zigzagare tra le auto in coda; complice un raggio di sterzata molto contenuto e il passo corto (1.370 mm), la Royal Enfield si guida in pratica come una bicicletta. A frenarla quando occorre pensano poi il disco anteriore da 300 mm e quello posteriore da 270 mm al posteriore, ovviamente con sistema Abs a doppio canale come impone la legge.

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La strumentazione offre al pilota ciò che occorre sapere: contachilometri totale e parziale, indicatore di marcia (molto utile per i motociclisti alle prime armi), indicatore digitale a barre del livello di carburante con avviso di riserva, orologio e spia di segnalazione di manutenzione. Inoltre, è prevista la compatibilità con il sistema di navigazione Tripper Tbt di Royal Enfield, ordinabile come accessorio originale. In sella alla Hntr 350, a 790 mm da terra, si sta comodi (l'imbottitura è abbondante) e si assume una posizione naturale, con le braccia rilassate e le gambe non troppo piegate. Nota dolente: gli ammortizzatori sono un po' secchi sulle buche più profonde. L'autostrada chiaramente non è l'ambiente ideale della Hntr 350: non offre riparo e, soprattutto, non ha lo spunto necessario per un sorpasso nei pressi del limite di velocità dei 130 km/h (la velocità massima si ferma a 114 km/h); ciò non toglie che qualche tratto in tangenziale o in autostrada sia perfettamente percorribile. Meglio, però, preferire la tranquillità di statali e provinciali, sulle quali la naked indiana fa apprezzare la bellezza dell'andatura da passeggio.

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