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Brunello Cucinelli alzerà gli stipendi di operai e sarte di un altro 20%

di Giulia Crivelli

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Look  della collezione Brunello Cucinelli AI 23-24

Look della collezione Brunello Cucinelli AI 23-24

«Bisogna ridare dignità economica a questi lavori», commenta l’imprenditore. Che non teme la scelta di aumentare le retribuzioni: «Non è un costo, ma un valore, che può arrivare a un punto di ebitda»

23 febbraio 2023
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2' di lettura

Nel saggio Global-Mente, pubblicato in Italia nel 1997 da Baldini&Castoldi, Martin Gannon individuava metafore culturali per decine di Paesi. Per il nostro la scelta era caduta sull’opera lirica, che collegava, secondo l’autore, l’individualismo alla capacità di unire talenti per arrivare al migliore degli spettacoli. Forse non è un caso che le parole più usate per descrivere la collezione Brunello Cucinelli per il prossimo autunno-inverno siano legate proprio alla musica e alla sua rappresentazione teatrale.

Il fondatore del marchio, oggi presidente esecutivo e direttore creativo, ha raccontato la collezione insieme alle responsabili dell’ufficio stile donna, Tiziana Pietrangeli, Giovanna Manfredi e Camilla Cucinelli: quasi all’unisono hanno parlato di «melodia stilistica» e di «ritmi e toni che devono seguire un’ispirazione, rallentando, salendo o diminuendo quando è necessario». Poi hanno mostrato i capi che meglio rappresentano lo spirito del marchio, quella della linea «Opera»: pochissimi a ogni stagione, frutto (opere!) di intuizioni creative ma soprattutto di mani sapienti e antichi saperi. Maglioni e abiti – per tornare alla metafora culturale – che sono allo stesso unici (e richiedono fino a 70 ore di lavoro manuale) e risultato dell’impegno di tanti.

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Brunello Cucinelli, la collezione per l'AI 23-24

30 foto

«La parola operaio o sarta sono poco amate oggi. Spesso sento lodare il ruolo degli operai – spiega Brunello Cucinelli –. La verità è che vorremmo che fossero sempre i figli degli altri a diventare operai o sarte. Marchi e aziende come la nostra non avrebbero futuro senza operai e sarte, ma bisogna ridare dignità economica a questi lavori, come ripeto da molti anni».

Cucinelli ha appena fatto un passo ulteriore, illustrando nell’ultimo cda l’intenzione di aumentare del 20% gli stipendi degli operai che lavorano a Solomeo, che in alcuni casi guadagneranno più degli impiegati: «Non temo le reazioni di analisti e investitori: se calcoliamo il valore di questa decisione, e uso di proposito la parola valore al posto di costo, può arrivare a un punto di ebitda. Direi che possiamo permettercelo e anzi essere orgogliosi di usare così i margini di redditività».

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