Una dipendente dell’azienda francese di biotecnologie innovative NG Biotech produce autotest Covid-19 a Guipry-Messac, nella Francia occidentale, il 13 gennaio 2022 (Foto Meyer/Afp)
In Serbia, dove è sensibilmente cresciuto il numero dei contagi giornalieri, con la variante Omicron divenuta dominante, le autorità sanitarie hanno deciso di ridurre a tre mesi l’intervallo fra seconda e terza dosi di vaccino anticovid, mentre non vi è al momento alcuna necessità di una quarta dose. L’annuncio è giunto al termine di una nuova riunione dell’unità di crisi per la lotta al covid, che ha rinnovato gli appelli a intensificare le vaccinazioni, la cui percentuale fra la popolazione resta ancora bassa, e a una maggiore disciplina nell’osservanza delle misure basilari di prevenzione - mascherina, distanziamento fisico, riduzione dei raduni al chiuso e all’aperto, igienizzazione delle mani. E’ stato al tempo stesso deciso di ridurre il periodo di quarantena da dieci a sette giorni, e di far pagare meno per i test - da 9 mila a 6 mila dinari per il molecolare (da 76 a 51 euro), e da 3.500 a 1.800 dinari per l’antigenico (da 29 a 15 euro). La prossima settimana si esaminerà la situazione delle scuole, che riapriranno tra dieci giorni dopo la pausa festiva e invernale . A preoccupare le autorità è anche la crescente diffusione del virus dell’influenza, che era assente lo scorso anno. In Serbia la percentuale di immunizzati resta bassa, intorno al 60%, nonostante un avvio della campagna vaccinale molto promettente e la presenza attualmente nel paese di cinque vaccini fra i quali si può scegliere - Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca, Pfizer.BioNTech, Moderna. Il bilancio delle ultime 24 ore nel Paese balcanico è stato 12.721 contagi su oltre 31 mila test effettuati e 23 decessi. Sono 103 i pazienti in terapia intensiva.
Oltre ai turisti stranieri respinti dalle strutture turistiche pur essendo vaccinati ma con vaccini come Sputnik o Sinovac lo stesso problema si pone adesso anche per tutto il mondo del business travel, un segmento importantissimo della nostra economia. Migliaia di clienti e uomini d'affari provenienti da più parti del mondo, pur vaccinati, non possono entrare nel nostro Paese per utilizzare i servizi che oggi richiedono un green pass rafforzato come hotel, ristoranti, mezzi di trasporto, etc. Si tratta di un bacino esteso che riguarda molte e importanti nazioni extraeuropee, come, ad esempio, Cina, Russia e Paesi del Sud-Est asiatico, un mercato imprescindibile per la nostra economia.
“La questione è politica e il Governo - dichiara la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - deve intervenire al più presto per riconoscere la validità dei vaccini non approvati dall'Agenzia europea. Una misura fondamentale per incentivare la ripresa del turismo che anche quest'anno ha registrato un - 38,4% di presenze negli esercizi ricettivi rispetto al 2019, del business travel ma anche di altri settori che negli ultimi periodi hanno sofferto molto l'assenza di questa clientela”.
Anche il presidente di Federmacchine (Federazione Nazionale delle Associazioni dei Produttori di Beni Strumentali) Giuseppe Lesce, sottolinea come “l'attuale situazione, afferma Lesce, costituisce per alcune aziende un ostacolo operativo che deve essere superato”.
(AP Photo/Freddy Barragan)
L’Oktoberfest non sarà anticipata causa covid . L’idea, che era stata avanzata nei giorni scorsi, è stata definitivamente bocciata dagli organizzatori della grande festa della birra di Monaco. “Il Wiesn rimarrà dov’è, quando è, come è “, ha detto all’agenzia stampa Dpa il principale organizzatore, Clemens Baumgaertner, usando il nomignolo dato dai bavaresi all’evento.
Sono 2 anni che, a causa del covid, Monaco ha dovuto rinunciare alla grande festa popolare dove scorrono fiumi di birra. Per questo si era parlato di anticipare l’Oktoberfest nel pieno dell’estate, quando i contagi sono minori. Baumgaertner ha spiegato che si deciderà in maggio se far svolgere l’evento, che dovrebbe aprirsi il 17 settembre.
È stato comunque già stabilito che, se l’Oktoberfest si farà, potranno parteciparvi solo persone vaccinate o guarite dal covid. Il comitato ha respinto l’anticipo soprattutto per ragioni pratiche, perché l’organizzazione necessita di tempi lunghi. Ma per Baumgaertner un Oktoberfest d’estate non sarebbe la stessa cosa. “Cambiare data leva la magia del Wiesn e ne cancella il carattere. Non è come un concerto pop a cui si può cambiare la data”, ha spiegato.
Domani 15 e domenica 16 gennaio tornano in Calabria gli Open day vaccinali. Tutti potranno accedere ai diversi hub e punti vaccinali senza necessità di prenotazione. Nel contempo proseguiranno anche le porte aperte in alcuni istituti scolastici per tutti i bambini della fascia d’età 5-11 anni. I punti vaccinali sono 48 e sparsi su tutto il territorio regionale nelle 5 province.
(Ansa Filippo Venezia)
Un’intera famiglia non vaccinata distrutta dal Covid a San Francesco al Campo, nel torinese. Dopo i suoceri novantenni e il figlio di 42 anni, oggi 14 gennaio, all’ospedale di Ciriè (Torino), si è spento anche G.F., 69 anni. Da qualche giorno lottava contro le complicazioni provocate dal coronavirus nel reparto di terapia intensiva. Prima di lui, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, sempre a causa del covid, avevano perso la vita i suoceri novantenni e il figlio, morto ad appena 42 anni. Nessuno di loro si era sottoposto alla vaccinazione. È rimasta in vita solo la moglie dell’ultima vittima, guarita dopo essersi a sua volta ammalata di Covid.
Piazza Castello a Torino (Ansa/Jessica Pasqualon)
L’utilizzo della mascherina chirurgica, e ancora di più della Ffp2, dimostra essere “un eccellente strumento di protezione, abbattendo il rischio di contagio che diventa trascurabile già a brevi distanze (circa 1 metro), indipendentemente dalle condizioni ambientali o dall’evento respiratorio considerato”. È la conclusione dello studio condotto da un team internazionale di ricerca delle università di Padova, Udine, Vienna e Chalmers (Svezia), pubblicato sul ’Journal of the Royal Society Interface’.
La ricerca propone un modello di quantificazione del rischio di contagio da Covid-19 in funzione di distanza interpersonale, condizioni ambientali di temperatura e umidità e tipo di evento respiratorio considerato (parlare, tossire o starnutire), con o senza l’utilizzo di mascherine. Dal lavoro emerge che “senza mascherina le goccioline infette emesse quando si parla possono raggiungere la distanza di poco più di 1 metro, mentre starnutendo arrivano fino 7 metri in condizioni di elevata umidità. Tali distanze, stimate dal modello, mostrano un pieno accordo con le più recenti evidenze sperimentali - evidenziano i ricercatori -.
Dall’applicazione del modello per la stima del rischio di contagio si capisce che non esiste una distanza di sicurezza ’universale’, in quanto dipende dalle condizioni ambientali, dalla carica virale e dal tipo di evento respiratorio. Ad esempio, considerando un colpo di tosse (con media carica virale), si può avere un alto rischio di contagio entro i 2 metri in condizioni di umidità relativa media, mentre diventano 3 con alta umidità relativa, sempre senza mascherina”.
Fabrizio Corradetti / LaPresse
“C’è un chiaro effetto Biontech” sui risultati economici tedeschi di quest’anno. Lo dice l’economista e direttore dell’Istituto di macroeconomia Imk Sebastian Dullien. Concorda anche Nil Jannsen dell’istituto economico Ifw, sostenendo che “nel risultato annuale del Pil sono confluite per la prima volta le entrate delle royalties dello sviluppatore dei vaccini . Queste da sole contano all’incirca lo 0,5% del prodotto interno lordo tedesco”. Il produttore di vaccini, che detiene il brevetto al 50% con la statunitense Pfizer, ha realizzato tra i 16 e i 17 miliardi di euro con il suo vaccino.
Reuters/Amanda Perobelli
«Con oltre 112.000 somministrazioni di vaccino anti Covid-19 anche nella giornata di ieri e numeri analoghi per la giornata di oggi, la campagna vaccinale in Lombardia continua a ritmo serrato». Lo comunica una nota della direzione generale Welfare della Regione Lombardia. «Grazie all’alta percentuale di popolazione vaccinata con ciclo primario completo (il 90% della popolazione over 12), la buona adesione al 35% tra i bambini dai 5 agli 11 anni, per i quali la campagna vaccinale è partita da un mese (il 24% è già stato vaccinato) e con la terza dose booster somministrata al 64% di chi ha completato il ciclo primario da almeno 120 giorni (percentuale che sale all’82% tra gli over 60 e all’88% tra gli over 80), Regione Lombardia, nonostante la forte diffusività della variante Omicron, sta dimostrando di saper reggere anche all’impatto della nuova ondata», prosegue la nota.
«Nell’ultima settimana 91.490 cittadini, di cui 20.574 con più di 50 anni, sono stati vaccinati con la prima dose - continua la nota - allargando ulteriormente la platea dei lombardi coperti dal vaccino».
Record giornaliero di contagi da Covid-19 in Olanda: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 35.521 nuovi casi. I tassi di mortalità continuano invece a scendere: questa settimana i decessi sono stati 78, la scorsa settimana 141.
In Sardegna si registrano oggi 1549 ulteriori casi confermati di positività al Covid, sulla base di 4.757 persone testate. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 26, due in meno rispetto a ieri. I pazienti ricoverati in area medica sono 227, ovvero 4 in meno di ieri. 18.934 sono i casi di isolamento domiciliare, 765 in più di ieri). Si registrano 3 decessi: un uomo di 79 anni e una donna di 83, entrambi residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, e una donna di 81 anni, residente nella provincia di Oristano.
Le proiezioni a 30 giorni sui ricoveri per Covid-19 «mostrano una probabilità di occupazione dei posti letto di area medica significativamente presente in tutte le regioni». Che sarà «un po’ più contenuta per quanto riguarda la terapia intensiva». A spiegarlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in un video in cui commenta i dati principali del monitoraggio Covid e la situazione pandemica a livello europeo.
Tornano ad aumentare, su base settimanale, i nuovi casi certificati da tampone. Oggi sono stati infatti 186.253, +72,06% rispetto a venerdì scorso, quando erano stati 108.304. In crescita anche i ricoverati: +23,5% rispetto a 7 giorni fa.
I contagi da coronavirus nel Regno Unito scendono nell’ultimo giorno sotto la soglia dei 100.000, a 99.652, con 270 decessi. È quanto emerge dai dati ufficiali. Accelera quindi il trend positivo degli ultimi giorni, con una diminuzione rispetto ai 109.133 casi e ai 335 decessi di ieri e anche su base settimanale. Calano anche i ricoveri in ospedale a ulteriore indicazione del fatto che, come sottolineano gli scienziati, il Paese sta superando l’ondata della variante Omicron del Covid e si sarebbe quindi lasciato il picco di infezioni alle spalle.
«L’ordinanza firmata era inevitabile per rassicurare i produttori e l’export. Ora occorre senz’altro ragionare su dei ristori per il settore turistico che potrebbe essere colpito dai divieti delle zone interessate». Lo ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli in merito alla necessità di interventi di sostegno e ai provvedimenti presi ieri per contrastare il diffondersi della peste suina.
Guardando al quadro europeo di Covid, «il continente e soprattutto i Paesi Ue sono sempre più caratterizzati da un colore omogeneo rosso scuro, che sta ad indicare un’alta incidenza. E questa si traduce in una curva di crescita che caratterizza un po’ tutti, anche se in alcuni Paesi comincia lentamente a piegarsi» questa curva. A spiegarlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in un video in cui commenta i dati principali del monitoraggio Covid e la situazione pandemica a livello europeo. «La mappa dell’Italia è caratterizzata un po’ in tutte le province dal colore rosso scuro e le curve di crescita» dell’epidemia «negli ultimi 14 giorni sono molto significative, a eccezione della Provincia autonoma di Bolzano».
«Nelle ultime settimane la crescita dell’incidenza dei casi Covid è molto significativa e l’Rt è sempre sopra soglia. La mappa dell’Italia è caratterizzata un po’ in tutte le Province da un rosso scuro che indica alta incidenza e le curve di crescita degli ultimi 14 giorni sono molto significative ad eccezione della PA di Bolzano». Lo ha spiegato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in un video di commento ai dati del monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss.
Sono 33.856 i nuovi positivi il 15,8% sui 214.163 tamponi effettuati i nuovi positivi al Covid registrati oggi in Lombardia. Dal bollettino diffuso dalla Regione emerge che decessi sono 115 e portano il totale a 35.777. In terapia intensiva ci sono 262 persone (+5) mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 3.469 (+17). I nuovi positivi a Milano sono 4.188. Questi i dati delle altre province: Bergamo: 2.999; Brescia: 4.473; Como: 1.998; Cremona: 1.087; Lecco: 897; Lodi: 821; Mantova: 1.433; Monza e Brianza: 2.709; Pavia: 1.855; Sondrio: 961; Varese: 2.976.
«L’attenta analisi dei dati relativi ai ricoveri ci porta a riflessioni severe nei confronti della scelta di non vaccinarsi. Emerge infatti che della totalità dei positivi Covid curati nel nostro nosocomio la stragrande maggioranza (42 persone) o non ha il vaccino oppure è vaccinata in maniera inefficace (da più di 120 giorni). Colpisce in particolare che 6 dei 7 pazienti Covid in terapia intensiva non abbiano ricevuto il vaccino». Così il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, commenta il passaggio della regione alpina in zona arancione a partire dal 17 gennaio. «Quella di non vaccinarsi - prosegue- è una scelta di pochi, che però può avere gravi conseguenze per tutti. La situazione della Valle d’Aosta ne è purtroppo l’esempio lampante: la situazione ospedaliera sarebbe radicalmente diversa se tutta la popolazione fosse vaccinata. Con le regole in vigore, piccolissimi numeri sui ricoveri possono far cambiare la collocazione della regione: vaccinarsi è oggi più che mai un segno di responsabilità e di solidarietà, cui siamo chiamati tutti indistintamente se vogliamo contribuire alla ripartenza della Valle d’Aosta».
Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, Ministero della salute e Regioni, il ministro Speranza ha firmato l'ordinanza che porterà la Campania in giallo e la Valle d’Aosta in arancione.
«Il caro bollette mette a rischio il sistema industriale. Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi e la previsione per il 2022 è di 37 miliardi. È come avere scaricato l’intero costo della finanziaria sul sistema industriale. Il Paese deve assumersi la responsabilità di mettere in piedi una visione strategica di medio e lungo periodo perché il problema è strutturale e il costo rimarrà alto anche in futuro». Lo ha sottolineato Aurelio Regina, delegato per l’Energia del presidente di Confindustria nazionale Bonomi, in un incontro organizzato da Confindustria Cuneo per avanzare proposte per ridurre il caro bollette per le imprese.All’incontro erano collegate 120 aziende oltre ai parlamentari del Cuneese. Il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola ha spiegato che «siamo di fronte ad aumenti a tre cifre mai visti prima». «È un periodo complesso, molto delicato, unico nella sua storia. Un problema che sta minando la ripresa e rischia di mettere a repentaglio la competitività del sistema negli anni a venire. Anche il conflitto tra Ucraina e Russia influirà in modo sostanziale su questi equilibri in un mercato già volatile. Una telefonata andata male tra Biden e Putin ha fatto saltare i prezzi del 30%», ha spiegato Regina. «Francia, Inghilterra e Germania - ha sottolineato - stanno tutelando i loro sistemi industriali con strategie diverse, ma efficaci. Una vergogna che il nostro Governo abbia ignorato completamente le trattative sui fondi europei per la transizione energetica».
A un mese dall’inizio della campagna vaccinale anti-Covid per la fascia di età 5-11 anni, in questa categoria il 74,83% non ha ricevuto finora alcuna dose. È quanto emerge dall’ultimo report del Governo. Si tratta di 2.735.655 bambini (a meno dei guariti) su un totale di 3.656.069. La percentuale dei bimbi che hanno ricevuto almeno la prima dose, compresi i guariti dal Covid, è del 25,17% (920.414 in tutto). In questa fascia, i bambini con almeno la prima dose sono 741.348.
Secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, il governo sta mettendo a punto ulteriori misure dirette ad attenuare l'impatto che il caro bollette ha sulle famiglie e le imprese.
L’Alta autorità per la sanità francese (Has) ha dato il via libera al vaccino Nuvaxovid di Novavax, il quinto siero contro il Covid autorizzato nel Paese transalpino. Lo ha riferito l’emittente Bfmtv. In Italia il vaccino era stato approvato poco prima di Natale. Novavax prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. I dati disponibili sul vaccino hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale.
L’India segnala più di 260.000 nuovi casi di coronavirus confermati nell’arco di 24 ore. Nel gigante asiatico, con una popolazione di oltre 1,3 miliardi di abitanti, tornano a salire i contagi tra i timori per la diffusione della variante Omicron del coronavirus. Il ministero della Salute ha confermato su Twitter che nelle ultime 24 ore si sono registrate 264.202 infezioni - il dato più alto da 239 giorni, scrive il Times of India - e altri 315 decessi per complicanze legate al Covid-19. I casi attivi sono 1.272.073. Nuova Delhi ha registrato ieri un record di 28.867 nuovi casi accertati, con un tasso di positività del 29%, ha riportato Ndtv. Dall’inizio della pandemia l’India ha confermato 36.582.129 casi di Covid-19 con 485.350 decessi. Finora, riferisce il Times of India, sono in totale 5.753 le infezioni attribuite alla variante Omicron.
Via libera dal comitato tecnico scientifico al protocollo sullo sport approvato nell’intesa Stato-Regioni. ll documento, che ha avuto l’ok degli esperti del Comitato tecnico scientifico, tra l’altro prevede il blocco dell’intera squadra solo se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo di atleti.
La proposta di introdurre un nuovo sistema per conteggiare i pazienti Covid in ospedale è “inadeguata e rischiosa per ragioni cliniche e inapplicabile per ragioni organizzative”, “serve solo ad evitare restrizioni. Tanto vale togliere il sistema delle Regioni a colori”. Lo afferma in una nota il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta sottolineando che la proposta di cambio di contabilizzazione separata tra pazienti ospedalizzati per Covid-19 e pazienti ricoverati per altre patologie, con infezione da Sars-CoV-2 ma asintomatici per Covid-19 porta a “sottostimare il reale sovraccarico degli ospedali”.
Il portavoce del governo francese nonché fedelissimo del presidente Emmanuel Macron, Gabriel Attal, ha annunciato oggi che un nuova ordinanza verrà “prossimamente” adottata dal ministero dell’Interno riguardante l’uso della mascherina all’aperto a Parigi, dopo che la giustizia ha bocciato il provvedimento in vigore da fine dicembre. Il portavoce ha precisato che questa nuova versione “definirà in modo più sottile le condizioni in cui la mascherina va usata all’aperto”. L’annuncio segue la sospensione, ieri, da parte del tribunale amministrativo di Parigi di un’ordinanza della prefettura con cui dal 31 dicembre si rendeva obbligatorio l’uso della mascherina nello spazio pubblico della capitale francese. Nella sentenza, il tribunale ritiene che questa regola “non risponda agli imperativi di stretta proporzione ai rischi sanitari incorsi prescritti al IV comma dell’articolo primo della legge del 31 maggio 2021”. Mercoledì, il tribunale amministrativo di Versailles aveva sospeso un’ordinanza simile per il dipartimento delle Yvelines, ritenendo che la misura rappresentava un “oltraggio eccessivo, disproporzionato e non appropriato (...) alle libertà individuali”.
Il governo britannico va verso l’eliminazione del green pass in Inghilterra, introdotto un mese fa solo per gli ingressi alle discoteche e agli eventi di massa. Potrebbe avvenire il 26 gennaio, quando saranno riviste le misure anti-Covid previste dal cosiddetto piano B per contrastare la variante Omicron. E’ quanto si legge sui media del Regno Unito, secondo cui il ministro della Sanità, Sajid Javid avrebbe condiviso una forte insofferenza nei confronti del certificato già espressa da molti deputati conservatori, in particolare il centinaio che aveva votato contro la sua introduzione alla Camera dei Comuni (approvata solo grazie ai voti dell’opposizione Labour), in un segno di aperta ribellione al premier Boris Johnson. Si pensa anche di abbandonare l’indicazione al lavoro da casa, altra misura prevista dalle restrizioni del piano B, mentre resterebbe quella per l’uso delle mascherine per trasporti pubblici e negozi.
‘La vergogna dei vaccini di scarto'. L'Osservatore Romano dedica un servizio alle milioni di dosi di vaccino anti Covid scartate dai Paesi poveri perché in scadenza: “Cento milioni: tante sono le dosi di vaccino anti-covid rifiutate dai Paesi poveri del mondo, perché vicine alla scadenza. L'allarme arriva dall'Organizzazione mondiale della sanità che accusa le Nazioni più sviluppate di fare incetta di vaccini per poi dare alle popolazioni indigenti quelli a breve scadenza”. “L'allarme - ricorda il quotidiano d'Oltretevere - riguarda in particolare l'Africa: in questo continente ‘più dell’85 per cento della popolazione, pari a circa un miliardo di persone, non ha ancora ricevuto una sola dose'”.
In Emilia Romagna. nelle ultime 24 ore, ci sono stati 20.346 nuovi casi su un totale di 69.665 tamponi eseguiti con un tasso di positività del 29,2%. Rispetto a ieri, i contagi di oggi registrano un -1,5%. L’età media è di oggi è 37,7 anni. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-3 rispetto a ieri); l’età media è di 61,9 anni. Sul totale, 98 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,5 anni), il 66,2%, mentre 50 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.312 (+54 rispetto a ieri), età media 69 anni. Rispetto a 24 ore fa, i ricoverati nei reparti Covid aumentano del 2,4%, quelli delle terapie intensive scendono del 2%.
Negli ultimi sette giorni più di 2 milioni di somministrazioni del vaccino anti-Covid hanno riguardato la fascia over 50, per la quale le prime dosi sono triplicate nell’arco dei sette giorni, passando da 39 mila a 126 mila circa. In forte crescita anche il dato relativo ai bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni, in favore dei quali le somministrazioni sono state oltre 356 mila (di cui circa 240 mila prime dosi e 116 mila seconde), con un incremento del 77% rispetto a una settimana fa, quando il totale aveva di poco superato quota 200 mila. E’ quanto comunica la struttura commissariale di Francesco Figliuolo.
Dopo il complicato riavvio dell'anno scolastico il 13 gennaio, gli alunni assenti per positività da Covid-19, non superano il 5 per cento. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dall'Ufficio scolastico regionale che comunica di avere censito 706 istituzioni scolastiche, pari all'86 per cento del totale. Anche alla luce di questi dati il governo Musumeci, “pur comprendendo le preoccupazioni che hanno inaspettatamente ispirato, dopo la conclusione dei lavori dell’ultima task force, la restrittiva condotta dei sindaci”, conferma il proprio intendimento di favorire la ripresa delle attività in presenza, “nel rispetto delle intervenute disposizioni nazionali e dell’ordinanza del presidente della Regione dello scorso 7 gennaio”.
A tre settimane dalle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, la Cina ha sospeso 26 rotte aeree - di cui 4 dagli Stati Uniti e altre da città quali Melbourne, Francoforte, Parigi, Vancouver, Toronto, Milano e Il Cairo - a causa delle infezioni di Covid-19. La misura, annunciata dall’autorità aeronautica civile, vuole ridurre i rischi dei casi importati, soprattutto dopo le tensioni emerse a Shanghai, che ieri ha riportato 5 casi. Lo stop, a partire dal 24 gennaio, include due voli ciascuno di American Airlines e Delta Air Lines, i cui ultimi voli hanno trasportato, rispettivamente, 7 e 9 passeggeri risultati positivi.
Trenord conferma la rimodulazione parziale delle corse dei treni, già in atto, fino a domenica 23 gennaio. Lo comunica la società in una nota precisando che il numero di assenze di macchinisti e capitreno dovute al Covid si mantiene alto, ma costante rispetto alla scorsa settimana. Trenord continua a registrare fra capitreno e macchinisti circa 180 assenze per positività a Covid-19 o quarantene, in aggiunta a circa 150 non direttamente connesse alla pandemia. Nel corso di questa settimana non si sono registrate criticità, con gli attuali 350mila passeggeri e un piano corse strutturata per oltre 700mila viaggiatori al giorno. Considerando che i dati relativi alle assenze si mantengono stabili, sarà invariata fino a domenica 23 gennaio anche la riorganizzazione preventiva del servizio, che prevede la soppressione totale o parziale di circa 350 corse sul totale di oltre 2170 giornaliere programmate, per una riduzione del 12% nelle ore diurne. Contestualmente, sono aumentati i posti disponibili sui treni in circolazione.
“Noi possiamo tenere tutto aperto e tenere sotto controllo il contagio se facciamo delle cose, se prendiamo delle misure di prevenzione e prevenire significa intervenire in tempo utile. Perché se pensi di intervenire già in zona rossa le misure che prendi sono completamente inutili. Abbiamo avuto una posizione diversa su questi temi rispetto al Governo nazionale. Mentre noi ci muovevamo così, anche anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il Governo nazionale che a mio parere in questi tre mesi che abbiamo alle spalle non ha fatto sostanzialmente nulla dal punto di vista di un’azione vera di prevenzione”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta Facebook del venerdì. “Una sola cosa, il green pass - ha aggiunto De Luca -, ma per il resto tutte misure che andavano prese non sono state prese e questo ci differenzia dal Governo nazionale. Lo dico con grande serenità ribadendo che siamo impegnati in uno sforzo di unità e di collaborazione come è doveroso che sia, ma siamo anche impegnati a dirci la verità delle cose e non ci sentiamo impegnati a fare sviolinate nei confronti di nessuno”.
Oggi, 14 gennaio, “sono stati riattivati i primi 2 moduli di terapia intensiva nella struttura temporanea allestita in Fieramilanocity”, per un totale di 30 posti letto. L’ospedale in Fiera, coordinato dal Policlinico di Milano, “torna quindi ad accogliere pazienti con Covid-19 che hanno bisogno di cure intensive da tutto il territorio lombardo, in stretta collaborazione con la direzione generale Welfare di Regione Lombardia”, conferma l’Irccs di via Sforza.
“Si tratta della terza volta - ricorda - che questa struttura viene attivata per contribuire a far fronte all’emergenza coronavirus: come per le volte precedenti, il coordinamento è affidato al Policlinico di Milano, che mette a disposizione il personale tecnico, tecnico sanitario, amministrativo, farmaceutico e di supporto per la sua gestione; il personale sanitario (anestesisti e infermieri di area critica) è messo a disposizione dal Policlinico e dal Grande ospedale metropolitano Niguarda, oltre che da diverse altre strutture pubbliche e private accreditate, in modo da non pesare su singoli reparti o aziende sanitarie regionali”.
“I primi due moduli attivati - precisano dal Policlinico - sono di 15 posti letto ciascuno: il coordinamento dell’attività clinica è affidato al personale del Policlinico e del Niguarda, in collaborazione con le altre strutture coinvolte. Qui saranno accolte parte delle nuove richieste di ricovero per i pazienti più gravi con Covid-19, in modo da ’alleggerire’ le terapie intensive degli ospedali lombardi e per poterle dedicare ai pazienti con altre patologie”.
L'arrivo del primo paziente covid in ospedale in Fiera a Milano, 14 Gennaio 2022. (Ansa/corner)
L’economia tedesca subisce una battuta d’arresto nel semestre invernale 2021/2022, interrompendo temporaneamente la forte ripresa della scorsa estate. “La battuta d’arresto economica dell’inverno è dovuta principalmente alla quarta ondata del coronavirus , che ha portato a un calo delle vendite per l’industria dell’ospitalità e altri fornitori di servizi legati al consumo”, afferma Timo Wollmershäuser, responsabile delle previsioni di Ifo (Ufficio federale di statistica tedesco). “Tuttavia, le perdite sono significativamente inferiori rispetto alle ondate di coronavirus di un anno fa, quando l’incertezza sui progressi della pandemia era notevolmente maggiore”.
L’Ufficio federale di statistica ha annunciato il 14 gennaio che il Prodotto interno lordo (Pil) nel 2021 è stato superiore del 2,7% rispetto all’anno precedente. Nel settore manifatturiero, il valore aggiunto si è contratto nei primi 3 trimestri del 2021, ma poi la situazione si è un po’ stabilizzata alla fine dell’anno. Le strozzature nell’offerta di prodotti intermedi si sono aggravate di recente, ma alcune industrie manifatturiere, soprattutto quelle automobilistiche, sono state comunque in grado di aumentare la loro produzione rispetto al trimestre precedente. Ciò significa che, nonostante le difficoltà di approvvigionamento, è probabile che l’industria manifatturiera abbia avuto un andamento migliore di quello previsto dall’istituto Ifo in dicembre.
Reuters/Michaela Rehle
Meno casi di Tts, cioè le trombosi rare associate a livelli bassi di piastrine (trombocitopenia), sono stati segnalati dopo la seconda dose del vaccino anti- Covid Vaxzevria* di AstraZeneca, rispetto a quelle registrate dopo la prima iniezione. È questo uno dei temi discussi nell’ultima riunione del Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco Ema.
“Una revisione dei dati cumulativi ha evidenziato che la maggior parte degli eventi sospetti di Tts sono stati segnalati dopo la somministrazione della prima dose. Sono stati osservati invece meno eventi dopo la seconda dose - riferisce l’ente regolatorio Ue -. Infatti, su 1.809 eventi tromboembolici con trombocitopenia riportati nel mondo, 1.643 sono stati segnalati dopo la prima dose e 166 dopo la seconda dose”.
Pertanto il Prac ha raccomandato di aggiornare le informazioni sul prodotto di Vaxzevria per aggiungere ulteriori informazioni sui casi molto rari di trombosi con trombocitopenia (Tts) che si sono verificati in seguito alla vaccinazione. Secondo le attuali informazioni sul prodotto, la somministrazione di una seconda dose di Vaxzevria è controindicata nelle persone che hanno manifestato Tts in seguito all’immunizzazione con questo vaccino.
Epa/Rolex Dela Pena
Il premier britannico Boris Johnson, tramite un suo portavoce, si scusa ufficialmente con Buckingham Palace per le due feste avvenute a Downing Street il giorno prima del funerale del principe Filippo.
“Stiamo già trattando la pandemia come un’influenza. Già avviene in molti casi. In chi ha fatto la terza dose di vaccino, sostanzialmente la malattia viene gestita in maniera ordinaria, normale. In questa direzione sono stati cambiati i criteri di quarantena, come avevamo chiesto anche noi. E sono diventate più gestibili”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), in merito alla possibilità di cambiare approccio rispetto alla gestione emergenziale della pandemia di Covid-19. “Stimoliamo di più le terze dosi - sottolinea - se vogliamo uscire dall’emergenza”.
Anche nei bambini al di sotto di 5 anni, unica fascia di età per cui non è ancora disponibile il vaccino, la variante Omicron causa meno frequentemente forme aggressive di Covid-19. Uno studio condotto dalla Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland (USA) e reso disponibile sulla piattaforma medRxiv (che accoglie gli articoli in attesa di revisione da parte della comunità scientifica) mostra che la nuova variante causa circa un terzo di ricoveri e accessi in terapia intensiva rispetto a Delta. Lo studio ha analizzato l’andamento delle infezioni da variante Omicron in 7.201 bambini con meno di 5 anni infettati tra il 26 dicembre e il 6 gennaio scorsi confrontandolo con quanto avvenuto in 63.203 bambini della stessa età che si erano ammalati tra settembre e novembre 2020, quando la variante Delta era predominante. Il confronto ha confermato la minore severità di Omicron: si sono rivolti al pronto soccorso il 18,83% dei bambini con Omicron rispetto al 26,67% con Delta; i ricoveri sono stati l’1,04% nel gruppo Omicron contro il 3,14% nel gruppo Delta; il ricorso alla terapia intensiva lo 0,14% tra i bambini Omicron contro lo 0,43% di Delta; la necessità di ventilazione meccanica lo 0,33% di Omicron contro l’1,15% di Delta. Nonostante questi risultati incoraggianti, i ricercatori mettono in guardia: “occorre monitorare le conseguenze acute a lungo termine dell’infezione da Omicron e la propensione allo sviluppo di long-Covid”. Inoltre, avvertono, “anche se le infezioni sembrano essere più lievi, il numero complessivo di visite al pronto soccorso, di ricoveri, di ricoveri in terapia intensiva e di uso di ventilatori meccanici nei bambini potrebbe essere maggiore con Omicron rispetto a Delta a causa della maggiore trasmissibilità di Omicron”.
La premier svedese, Magdalena Andersson, è risultata positiva a un test rapido per il Covid. Lo ha detto il suo portavoce all’agenzia di stampa TT. La premier “sta seguendo le disposizioni e svolgerà il suo lavoro da casa”, ha affermato il portavoce.
“Sulla base dei numeri che stanno esaminando al Cts, la Lombardia rimarrà gialla anche la prossima settimana anche perché uno dei parametri è ancora al di sotto del limite”. Lo ha detto a Sky e al Tgr il presidente della Regione, Attilio Fontana.
“Non si può dare il cessato allarme”. Lo ha detto il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach, in conferenza stampa a Berlino, sottolineando che in Germania c’è una quota molto alta di pazienti non vaccinati in età avanzata e questo rende la situazione tedesca pericolosa. “Ospedali e laboratori arriveranno a toccare i loro limiti”, ha aggiunto.
Uomo con mascherina a Berlino
“Il Veneto resta anche la prossima settimana in zona gialla. Aspettiamo l’ufficializzazione, ma i nostri numeri solo da area gialla, in virtù soprattutto della soglia dei ricoveri in area medica” Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in attesa del responso del Cts. Quanto alla richiesta di una nuova classificazione dei ’casi’ il governatore aggiunge: “auspichiamo che a ore si decida di estrapolare dalla contabilità ospedaliera i dati di quelli che definisco i ’Covid per caso’, pazienti, facciamo l’esempio della partoriente, del tutto asintomatici e si scoprono positivi solo all’ingresso in ospedale col tampone”.
In Italia il 03 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata all'81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%, mentre la Delta era al 19% del campione esaminato. Sono questi i risultati definitivi dell'indagine rapida condotta dall'Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Per l'indagine - spiegano dall’Iss - è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione «è stato scelto dalle Regioni e Province autonome in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse». Hanno partecipato all'indagine tutte le Regioni, 120 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare e sono stati sequenziati 2.632 campioni.
“Sicuramente c’è un’analisi di queste proposte da parte del ministero e ci sarà anche da parte del Cts. La cosa importante è che questa classificazione sia trasparente, veritiera e comprensibile, e soprattutto miri a un obiettivo: quello di dare a chi deve prendere decisioni il quadro aggiornato della situazione dei contagi, dei casi clinici che vanno in ospedale, dei morti e di tutta la situazione come se fosse un cruscotto di indicatori che aiuta a prendere le migliori decisioni”. Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e docente di Igiene all’università Cattolica, ai microfoni di ’L’Aria che tira’ su La7, sull’ipotesi di eliminare dal computo dei ricoverati Covid i pazienti arrivati in ospedale per altri motivi e risultati positivi, ma asintomatici. Tutto questo va fatto “però - ha ammonito Ricciardi - non occultando parametri o indicatori importanti da questo cruscotto. L’importante è che questo cruscotto sia completo e comunicato bene, questa è sicuramente la strada che sia il ministero che il Cts seguiranno”.
Walter Ricciardi
Sono stati 35.948, da marzo 2021 ad oggi, in Italia, i pazienti con Covid-19 iscritti nei registri di monitoraggio degli anticorpi monoclonali, farmaci indicati per pazienti con malattia lieve o moderata, che sono ad alto rischio di progressione severa. Cala il numero delle prescrizioni settimanali: dal 6 al 12 gennaio sono state 2.555, a fronte delle 3.794 della settimana precedente (29 dicembre - 5 gennaio), pari a -29,5%. Continuano a crescere, invece, arrivando a 245 nelle 21 Regioni e Province autonome, le strutture che prescrivono questi anticorpi, che vengono somministrati in day hospital tramite infusione. E’ quanto emerge dal 41/mo Report settimanale dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per il Covid-19. Il Veneto resta in cima alla classifica del numero di richieste del farmaco fatte fino a oggi: 6.327 rispetto al totale nazionale di 35.948.
Le persone che usano sigarette elettroniche e risultano positive al Covid-19 hanno una maggiore frequenza di sintomi. Lo rileva uno studio della Mayo Clinic, pubblicato sul Journal of Primary Care & Community Health. La ricerca evidenzia che chi ’svapa’, utilizza cioè la e-cig, e risulta positivo al Covid-19 ha una maggiore frequenza di sintomi come mal di testa, dolori muscolari, dolore toracico, nausea e vomito, diarrea e perdita dell’olfatto o del gusto. Coloro che alla sigaretta elettronica aggiungono anche il fumo di tabacco lamentano respiro affannoso e registrano visite al Pronto Soccorso più frequenti. “Lo studio - afferma il primo autore, David McFadden - è stato progettato per confrontare la frequenza dei sintomi comuni di Covid-19 come perdita del gusto o dell’olfatto, mal di testa, dolori muscolari e costrizione toracica in coloro che utilizzavano la sigaretta elettronica e in chi invece non aveva questa abitudine. Abbiamo intervistato più di 280 fumatori di e-cig positivi al Covid e li abbiamo confrontati con 1.445 persone della stessa età e sesso, che non ’svapavano’. Tutti questi sintomi comuni di Covid sono stati segnalati più frequentemente nel primo gruppo”.. I partecipanti allo studio avevano almeno 18 anni e sono risultati positivi al test Covid tra il 1 marzo 2020 e il 28 febbraio 2021. Un’ipotesi è che l’aumentata infiammazione del tessuto polmonare promossa dall’infezione da Covid e quella indotta dallo ’svapo’ possano peggiorare la probabilità di infiammazione sistemica, con un aumento associato di sintomi come febbre, mialgie, affaticamento e mal di testa. “Durante una pandemia con un agente patogeno respiratorio altamente trasmissibile come SARS-CoV-2 -conclude Robert Vassallo, co-autore dello studio- è altamente consigliabile diminuire o interrompere l’uso di sigarette elettroniche per ridurre al minimo il potenziale di aumento dei sintomi e di eventuali danni polmonari”.
L’aeroporto internazionale di Hong Kong ha annunciato che vieterà il transito sul proprio territorio per un mese ai passeggeri di oltre 150 Paesi, nell’ambito delle misure per arginare la diffusione della variante Omicron del coronavirus. Ai passeggeri che negli ultimi 21 giorni abbiano soggiornato negli oltre 150 Paesi reputati “ad alto rischio” sarà vietato il transito a Hong Kong dal 16 gennaio al 15 febbraio.
«La richiesta avanzata dalle Regioni risponde solo a una esigenza di trasparenza e di correttezza dell’informazione ai nostri cittadini: è evidente che esiste una differenza tra chi entra in ospedale per una patologia che dipende dal Covid e quindi dev’essere considerato come malato di Covid e chi entra in ospedale per un’altra patologia o perché ha avuto un incidente stradale e in quell’occasione si riscontra anche la presenza del Covid. Due fattispecie che vanno distinte ed è un discorso che facciamo dai tempi della prima ondata. A ore si riunirà il Cts e dopo la sua valutazione il ministro assumerà i provvedimenti che riterrà opportuni». Così il presidente della Lombardia Attilio Fontana in merito al computo ai fini del bollettino Covid dei pazienti in ospedale per altre patologie, di cui si discute in queste ore. Da oggi Regione Lombardia «sarà in grado di distinguere all’interno dei “ricoveri Covid positivi” dei propri ospedali, quali afferiscono direttamente a una patologia Covid-dipendente (polmoniti e gravi insufficienze respiratorie) e quali invece si riferiscono a pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi riscontrati positivi al tampone pre-ricovero». Fontana ha poi confermato che «la Lombardia resta in zona gialla».
Una “inusuale” fornitura di mascherine Ffp2 di colore rosa sta avvenendo in “numerose questure, tra le quali Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia”. Lo segnala il sindacato Sap che in una lettera inviata al capo della Polizia chiede “un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di colore diverso” dal rosa, che “risulta eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’Istituzione”. “Non si conoscono - scrive il segretario del Sap Osvaldo Paoloni - le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire ’prima facie’ non consono alla nostra Amministrazione”. La rilevanza “delle funzioni svolte dalla Polizia di Stato - sottolinea - impone all’Amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori”. Peraltro, ricorda Paoloni, “con circolare del 29 ottobre 2019 l’allora capo della Polizia aveva ammonito gli appartenenti alla Polizia di Stato di evitare l’utilizzo di capi non conformi in grado di pregiudicare il decoro dell’Istituzione”.
“Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che fa cessare le misure restrittive speciali previste per il Sudafrica e i Paesi limitrofi”. Lo comunica il dicastero. I ’paletti’ sugli arrivi da quelle aree erano stati introdotti nelle prime ore dell’emergenza Omicron.
L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda altri due farmaci, baricitinib e sotrovimab, per il trattamento di Covid-19. Baricitinib, già usato per il trattamento dell’artrite reumatoide, è fortemente raccomandato per i pazienti con malattia grave o in una situazione clinica critica, spiega l’Oms. Fa parte di una classe di farmaci chiamati inibitori della Janus chinasi (Jak), che sopprimono la sovrastimolazione del sistema immunitario. L’agenzia ginevrina suggerisce che venga somministrato con corticosteroidi. L’Oms ha anche raccomandato in via condizionale l’anticorpo monoclonale sotrovimab per il trattamento di Covid lieve o moderato in pazienti ad alto rischio di ricovero, ad esempio anziani, immunocompromessi, con condizioni di base come diabete, ipertensione e obesità, e non vaccinati.
La mortalità in eccesso nell’Unione europea è aumentata nell’autunno del 2021, raggiungendo un massimo del +27% a novembre. Dopo un minimo di +6% di luglio, questo indicatore è salito a +9% ad agosto, +13% a settembre e +18% a ottobre 2021 (rispetto alle medie degli stessi mesi 2016-2019). Lo comunica Eurostat, sulla base di una raccolta settimanale di dati sui decessi, secondo cui la situazione ha continuato a variare tra gli Stati membri, in base ai dati disponibili: da +88% in Bulgaria e +84% in Romania, a -0,5% in Svezia e 4% in Italia nel novembre 2021. L’Ue aveva registrato picchi precedenti di decessi eccessivi nell’aprile 2020 (+25%) e nel novembre 2020 (+40%). Eurostat precisa che l’eccesso di mortalità si riferisce al numero di decessi per tutte le cause misurati durante una crisi, al di sopra di quanto potrebbe essere osservato in condizioni “normali”. E che «l’indicatore di mortalità in eccesso richiama l’attenzione sull’entità della crisi sanitaria fornendo un confronto completo dei decessi aggiuntivi tra i paesi europei e consente un’ulteriore analisi delle sue cause. Anche se un aumento sostanziale dell’eccesso di mortalità coincide in gran parte con l’epidemia di Covid-19, «questo indicatore non discrimina tra le cause di morte e non rileva differenze tra sesso o classi di età», sottolinea ancora Eurostat.
Le misure prese per contenere la pandemia di Covid-19 in Germania hanno colpito particolarmente il settore della ristorazione - con conseguenze per i posti di lavoro in quel ramo. Il numero di persone impiegate nel periodo da gennaio a ottobre 2021 è stato dell’11,6% inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; un calo del 23,4% è stato osservato se confrontato con lo stesso periodo dell’anno pre-Covid del 2019. La perdita di posti di lavoro è stata particolarmente evidente durante i mesi di blocco all’inizio dello scorso anno. Un minimo storico è stato raggiunto nel febbraio 2021. Lo indicano i dati dell’Ufficio federale di statistica Destasis.
“Relativamente alle odierne indiscrezioni di stampa su modifiche al conteggio dei pazienti ricoverati si afferma che nessun atto formale è stato disposto al momento da parte del ministero della Salute. Fermo restando quanto riconosciuto ieri dall'Istituto superiore di sanità è ovviamente sempre aperta l'interlocuzione con le Regioni”. Lo precisa in una nota il ministero della Salute.
Dopo le autorità italiane, anche quelle austriache indagano sulle mascherine cinesi, acquistate a inizio pandemia, nel marzo 2020, in Cina tramite il gruppo altoatesino Oberalp. I dispositivi di protezione individuale erano state acquistate, o anche solo commissionate, dalla Provincia e l’Asl di Bolzano, come anche dalla Croce rossa austriaca, per far fronte alla prima fase dell’emergenza Covid. Una volta arrivate in Europa le mascherine non furono però utilizzate, in quanto considerate fuori norma. “Oltre il danno la beffa”, commenta il legale dell’Oberalp, l’avv. Gerhard Brandstaetter all’ANSA, “dimostreremo che il gruppo ha agito con impegno disinteressato per fare fronte alla drammatica carenza di dispositivi di protezione individuale”. In Austria nei giorni scorsi sono state effettuate delle perquisizioni. La procura anti-corruzione di Vienna sta infatti indagano autonomamente per quanto riguarda la fornitura alla Croce rossa austriaca, ipotizzando un danno erariale di 15,6 milioni di euro, come scrive l’Apa. La Croce rossa austriaca in una nota auspica che l’inchiesta sia tempestivamente portata a termine. Come organizzazione umanitaria, prosegue la nota, la Croce rossa ha agito “nel rispetto del suo ruolo previsto dalla legge, rispondendo alla richiesta dello Stato di acquisire dpi”. La merce “evidenziava però una scarsa qualità”. “Dimostreremo - commenta Brandstaetter - che le accuse non sono veritiere. In un momento drammatico, praticamente di notte, la merce andava organizzata in Cina, dove tutto il mondo stava acquistando mascherine. L’Oberalp ha voluto dare una mano tramite i suoi contatti in Cina. Chiediamo chi sapeva in questa fase con esattezza a cosa corrispondevano gli standard europei”, conclude il legale.
“L’Italia in questo momento è posizionata su una strategia molto simile a quella di Boris Johnson”. E’ il giudizio di Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all’università di Padova, in collegamento con ’Agorà’ su RaiTre. “L’Italia in questo momento è posizionata su una strategia molto simile a quella di Boris Johnson. Abbiamo le quarantene accorciate, abbiamo i tamponi rapidi che non servono a nulla, l’unico baluardo è il Green pass con 200mila contagi al giorno: non venitemi a dire che il Green pass funziona... L’importante è essere chiari. Io penso che la strategia debba essere allineata con l’obiettivo dichiarato, altrimenti non c’è trasparenza. In Italia, con le misure adottate, siamo in una situazione molto simile a quella di Boris Johnson”, ripete Crisanti. In Italia, osserva, “vediamo una leggera diminuzione della crescita dei casi dopo 15-18 giorni di vacanza nelle scuole. Poi penso che i casi torneranno ad aumentare fino al picco alla fine di gennaio. E - avverte lo scienziato - dopo i casi dovrebbero cominciare a diminuire. Il picco dei decessi, invece, è sfasato di circa 2 settimane rispetto a quello dei contagi”. Per Crisanti è indispensabile mantenere un bollettino dettagliato. “L'epidemia è un fenomeno complesso che si misura attraverso una serie di parametri. E visto che siamo in un'epidemia che interessa tutti, per trasparenza dobbiamo sapere tutto. Dare numeri solo su ricoveri o decessi significherebbe nascondere una parte importante della verità”, afferma.
L’economia tedesca è cresciuta del 2,7% nel 2021 dopo un altro anno di aumento dei casi Covid-19, di restrizioni legate alla pandemia e di pressioni sulla catena di approvvigionamento.L’agenzia di salute pubblica tedesca, l’Istituto Robert Koch, ha avvertito che il numero di nuovi casi di Covid sta aumentando rapidamente. Le ultime cifre indicano nuove infezioni giornaliere di circa 80.000 persone.
Israele ha somministrato la quarta dose di vaccino contro il coronavirus a oltre 500mila persone. Lo ha annunciato il ministero israeliano della Sanità. Israele ha iniziato le somministrazioni del secondo booster ai più vulnerabili il mese scorso e poi ha avviato le inoculazioni anche per gli over 60. Le autorità sperano che le quarte dosi serviranno ad arginare l’ondata di contagi trainata dalla variante Omicron. Secondo i dati del ministero della Sanità, attualmente Israele ha circa 260mila casi di Covid-19 attivi, ma solo 289 pazienti vengono reputati gravi, molti meno rispetto alle precedenti ondate.
“Io sono per la trasparenza dei dati e ho fame di dati, perché più dati hai più è facile spiegare le misure che prendi”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite a Radio Cusano Campus. “Il punto - prosegue - è quello che comunichi alla popolazione: oggi devo comunicare i positivi o i ricoveri? Quei positivi prevalentemente hanno un piccolo raffreddore, alcuni sono andati in ospedale. Dire quanti sono i ricoveri e specificare se sono omicron o delta, se sono vaccinati o non vaccinati, se hanno altre patologie o no, questo aiuta la popolazione a capire meglio la situazione e a capire che il vaccino serve ed è efficace”.
La produzione mensile è aumentata dell’1% tra ottobre 2021 e novembre 2021; ciò significa che la produzione è stata inferiore del 2,6% al livello di febbraio 2020 (l’ultimo mese di condizioni commerciali “normali” prima della pandemia di coronavirus. Lo indica l’Ufficio nazionale di statistica Ons. L’aumento mensile della produzione è stato il risultato della crescita in tre dei quattro settori produttivi, con l’industria manifatturiera che è cresciuta dell’1,1%, la fornitura di acqua e fognature dell’1,6%, e l’elettricità e il gas dell’1,3%; al contrario, il settore minerario ed estrattivo ha visto un calo dell’1,3%, poiché l’estrazione di petrolio greggio e gas naturale è scesa del 2,3% a novembre. All’interno del settore manifatturiero, i maggiori contributi alla crescita mensile sono venuti dalla produzione di macchinari e attrezzature (con una crescita mensile del 7,4%) e dalla produzione di mezzi di trasporto (con una crescita mensile del 3,6%). La produzione è rimasta al di sotto dei livelli pre-Covid-19 in tre dei quattro settori produttivi; se confrontata con il livello di febbraio 2020, la produzione mensile del settore manifatturiero è rimasta inferiore del 2,2%, quella del settore minerario ed estrattivo del 13,2%, quella dell’elettricità e del gas del 6,7%, mentre al contrario la fornitura di acqua e fognature è stata superiore del 7,6%.
“Relativamente alle odierne indiscrezioni di stampa si afferma che nessun atto formale è stato disposto al momento da parte del Ministero della Salute. Fermo restando quanto riconosciuto ieri dall'Istituto Superiore di Sanità è ovviamente sempre aperta l'interlocuzione con le Regioni”. Lo comunica l’Ufficio Stampa del ministero della Salute, in merito ad un documento circolato nelle ultime ore dal quale risultava che i positivi asintomatici non sarebbero stati più conteggiati.
In totale 311 miliardi di euro, così ripartiti: circa 60 miliardi di moratorie ancora attive, a fronte di 500.000 sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. È il bilancio del sostegno che il settore bancario, con il supporto dello Stato, in termini di garanzie, ha assicurato alle imprese e alle famiglie italiane. Una parte delle misure, tuttavia, non è più attiva, altre scadranno tra pochi mesi col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficoltà: lo scenario è quello di una emergenza di liquidità a livello nazionale che potrebbe portare a dissesti finanziari e fallimenti.
Questo il quadro che emerge dalla “Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari” realizzata dalla Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), secondo la quale nel panorama europeo, l'Italia - insieme alla Spagna - non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%).
Sono più di 90mila i casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Germania, mai così tanti dall’inizio della pandemia. Lo rende noto il Robert Koch Institute (Rki) riferendo di 92.223 contagi e 286 decessi nell’ultima giornata. Salgono così a 7.835.451 i casi totali e a 115.337 il numero delle persone decedute per complicanze dall’inizio della crisi pandemica. L’Rki ha precisato che la variante Omicron ha diventata dominante in Germania, superando la Delta.
È in corso l'esecuzione di misure cautelari, da parte della Digos capitolina, nei confronti di alcune persone che sarebbero coinvolte nell’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre scorso. Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Roma a seguito della richiesta della procura nei confronti di persone che si ritiene abbiano preso parte attiva nell’assalto.
Continua a crescere il tasso di occupazione in terapia intensiva secondo quanto emerge nel monitoraggio Iss-Ministero della Salute di questa settimana sull’andamento di casi di Covid in Italia: sale al 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) rispetto al dato del 15,4% riferito al 6 gennaio. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio contro il 21,6% del 6 gennaio).
L'incidenza settimanale a livello nazionale “continua ad aumentare: 1.988 ogni 100.000 abitanti (7-13 gennaio) contro 1.669 ogni 100.000 abitanti (31 dicembre 2021-6 gennaio 2022), dati flusso ministero della Salute”. “Nel periodo 22 dicembre 2021- 4 gennaio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,56, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica”, rileva ancora il report dell’Istituto superiore di sanità. “É in leggera diminuzione invece l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1,2 (1,18-1,22) al 4 gennaio contro Rt 1,3 (1,27-1,32) al 28 dicembre 2021”, precisa l’Iss.
Per approfondire: Covid, salgono al 17,5% le terapie intensive, l'incidenza aumenta a 1.988 casi ogni 100mila abitanti
Le esportazioni cinesi hanno registrato un aumento del 29,9% su un anno nel 2021, trainate in particolare dai prodotti legati alla lotta al Coronavirus, secondo i dati pubblicati oggi. Si tratta di un forte aumento rispetto al 2020, quando le vendite del colosso asiatico all’estero sono aumentate solo del 3,6 per cento. A dicembre scorso, le esportazioni totali della Cina sono aumentate del 20,9% su base annua, rispetto al 22% di novembre. Le esportazioni cinesi hanno beneficiato negli ultimi anni della domanda estera di prodotti medici protettivi come le mascherine nel contesto della pandemia.
“Oggi perché un soggetto sia classificato come caso Covid è sufficiente che risulti positivo ad un tampone. Dall’Ecdc, che è il punto di riferimento europeo in questa materia, ci viene proposta un’altra soluzione. Le condizioni devono essere due. Avere una malattia respiratoria o una sindrome influenzale e, sottolineo e, essere positivo ad un tampone. Si ha un caso Covid solo se ci sono entrambe le condizioni. Ciò significa che non dobbiamo più considerare gli asintomatici e concentrarci su chi sta davvero male”.
Lo dice il governatore del Vento Luca Zaia intervistato sul Corriere della Sera ed aggiunge: “Chiedo al Comitato tecnico scientifico di valutare se sia possibile introdurre anche in Italia questa classificazione” ed al fatto che l’Edc “da tempo sostiene che di fronte alla forte circolazione del virus bisogna far ricorso ai tamponi fai da te”, utilizzati già in Germania, Inghilterra e Francia dove sono consegnati addirittura ai ragazzi che vanno a scuola.
Ieri “per il secondo giorno di fila, il numero dei ricoverati in terapia intensiva registra una flessione: è presto per dirlo, ma di sicuro dopo due mesi di aumento ininterrotto è un segnale incoraggiante. Il ritmo delle vaccinazioni, sia delle prime che delle terze dosi, cresce in maniera sostenuta, e le notizie che arrivano da paesi in cui questa ondata è arrivata prima, come il Regno Unito, ci inducono ad essere fiduciosi sul fatto che nei prossimi giorni la pressione sul sistema sanitario inizierà a diminuire”. Così il sottosegretario della Salute Pierpaolo Sileri in una intervista al “Tempo”.
“Il picco potrebbe arrivare nella seconda o terza decade di gennaio o forse anche prima”, prosegue. Il 13 gennaio “sia il numero dei casi positivi che la percentuale di positività sul totale dei tamponi sono inferiori rispetto allo stesso giorno della settimana scorsa: sono segnali importanti, che dovranno essere confermati nei prossimi giorni ma che probabilmente ci dicono che il peggio è alle nostre spalle”, conclude Sileri.
L’aeroporto internazionale di Hong Kong ha temporaneamente sospeso i voli di transito provenienti da 150 Paesi per via dello scoppio di un focolaio della variate Omicron del coronavirus. L’8 gennaio il transito era stato sospeso per un paio di settimane da otto nazioni, tra cui gli Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Australia
La Corte Suprema ha bloccato l'applicazione del provvedimento voluto dall'Amministrazione Biden che prevede l'obbligo vaccinale contro il Covid-19 o di tampone per le aziende private con più di 100 lavoratori, ma lo ha autorizzato per i dipendenti delle strutture sanitarie che ricevono contributi federali. Lo ha riferito il sito di informazioni e attualità politiche ”Politico”. La disposizione federale, che riguardava 84 milioni di lavoratori, è stata bocciata dalla Corte a maggioranza conservatrice per 6 a 3.
Secondo i giudici, l'amministrazione non ha il potere di imporre un tale requisito per le grandi aziende, senza l'autorizzazione del Congresso. L'obbligo di vaccino resta però per gli operatori sanitari che lavorano in strutture che ricevono fondi federali. La Corte si è spaccata in entrambi i casi: nel primo 6 a 3, con i giudici liberal in dissenso, nel secondo 5 a 4, con il presidente John G. Roberts Jr e Brett M. Kavanaugh unitisi ai colleghi progressisti.
Il segretario alla Salute del Regno Unito, Sajid Javid, ha deciso che la certificazione verde Covid-19 non è più necessaria poiché l'ondata di contagi da variante Omicron nel Paese va attenuandosi, riporta il Times, citando una fonte governativa non identificata. La politica inglese ha sempre ritenuto la prova certificata della vaccinazione o il possesso di un test negativo per l'ingresso ai grandi eventi in Inghilterra un adempimento particolarmente gravoso, e pare ora orientata a non ritenerlo epiù necessario nel giro di un paio di settimane, secondo la fonte del governo.
L’Italia verso l’arancione per le soglie dei ricoveri. Calabria e Piemonte passeranno forse già lunedì, altre 10 Regioni sono a rischio. La Penisola è invece tutta rossa scuro, il colore del massimo rischio, nella mappa aggiornata dall’Ecdc. Le Regioni chiedono di semplificare la vita a chi è positivo al Covid, ma è vaccinato e non ha problemi di salute: “Non considerare gli asintomatici come casi”. Ma l’Iss frena: ”La sorveglianza deve includere tutti i positivi”.
Nel bollettino quotidiano 184.615 i nuovi contagi e 316 vittime. Crescono i ricoveri ordinari, stabili quelli in terapia intensiva. Ed è introvabile in tutta Italia l’antibiotico Zitromax: non direttamente efficace contro il Covid, funziona per contrastare eventuali complicanze.
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