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L’ananas promuove le coop in Togo

di Valeria Zanetti

22 ottobre 2021
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1' di lettura

Il bio oltreché rispettoso dell’ambiente, dell’agricoltura e della salute, può anche essere etico e promuovere lo sviluppo.

Lo testimonia il progetto «Ananas Dolcetto», che impegna Brio di Zevio, nel Veronese, specializzata nella commercializzazione di ortofrutta biologica come capofila e Agrintesa nel ruolo di partner industriale e agronomico. L’iniziativa è promossa da Coopermondo, la ong del sistema Confcooperative, con il contributo di Aics, l’agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, assegnato nell’ambito del «bando profit 2018». L’obiettivo è duplice: promuovere il modello cooperativo in Togo e raccogliere la sfida del consumo rigorosamente bio e responsabile in Italia.

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«I risultati ottenuti dopo il primo anno di attività con «Ananas Dolcetto» sono la prova delle sinergie positive che possono essere raggiunte tra cooperazione internazionale e mondo dell'impresa a favore delle comunità agricole locali in Africa», sottolinea Giovanni Pausini, project manager per Coopermondo. D'accordo anche Andrea Bertoldi, direttore affari generali Brio.

«Nel primo anno di attività abbiamo coinvolto 1.500 agricoltori togolesi, un terzo donne e 500 giovani. Gli ananas prodotti sono stati certificati Bio e Fairtrade – elenca – Abbiamo informato del progetto 250mila consumatori nei punti vendita italiani nonostante il Covid». Il progetto «Ananas Dolcetto» è ora al giro di boa del secondo anno di attività. Brio accelera sulle attività promozionali in Italia e studia come replicare il progetto anche con altre filiere d’eccellenza.

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