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Sul tema del caro affitti, sul quale si sta sviluppando la protesta degli studenti che montano tende davanti alle università, da Roma a Milano, va in scena un nuovo scontro tra Governo e opposizioni. A innescare la miccia il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Intervenuto a Sky TG24, ha affermato: «Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra, evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso». Immediata la replica dei primi cittadini di quella parte politica. E “irritazione” c’è anche al ministero dell’Università per la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali.
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«È uno scaricabarile penoso, vorrei evitare di scadere a un livello così basso. Tutte le istituzioni dovrebbero fare la loro parte e affrontare questo problema. Tra l’altro gli studentati non sono nemmeno competenza dei Comuni». Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha incontrato alla Sapienza gli studenti accampati contro il caro-affitti, ha così risposto al ministro. «Se facciamo il balletto della propaganda politica mentre gli studenti stanno con le tende e hanno il caro-affitti non è un bello spettacolo. Mi sottraggo a questo teatrino», ha aggiunto.
«Qui ci sono due possibilità, o quella del ministro Valditara è una battuta, peraltro riuscita male, oppure è frutto di una riflessione. Se è frutto di una riflessione profonda, credo che con questa affermazione il ministro Valditara illumini il Paese rispetto a quello che lui è». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha replicato alle parole del ministro dell’Istruzione. «Se è una battuta - ha aggiunto -, rispondo con una battuta: magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra che non di centrodestra perché accolgono la loro complessità e le loro problematiche».
Un messaggio analogo è stato lanciato dal sindaco di Firenze. «Valditara - ha scritto Dario Nardella su Twitter - scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna».
«Questo governo - ha rincarato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia - ha cancellato 330 milioni di euro del fondo per gli affitti e rischia di far saltare il miliardo previsto dal PNRR per gli alloggi studenteschi. Il taglio di quel fondo è l’ennesimo attacco a chi ha di meno e non ce la fa, e un colpo alle speranze dei più giovani perché certo non può sfuggire al ministro dell’Istruzione che è l’esplosione del costo degli alloggi mette di fatto a rischio anche il diritto allo studio. Da un governo che parla ogni giorno di famiglia e natalità ci aspetteremo il ripristino del fondo affitti e atti concreti contro l’aumento dell’inflazione e del caro vita e non accuse gratuite agli avversari politici».
Intervenuta a Umbertide per un’iniziativa a sostegno del candidato sindaco Sauro Anniboletti, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha delineato la posizione del partito. «Siamo vicini alle studentesse e agli studenti che stanno protestando contro il caro affitti - ha affermato -. È diventato impossibile per loro trovare una casa e questo incide sul diritto allo studio che è fondamentale nel nostro Paese». «Il Pd - ha detto ancora la segretaria - continuerà a spingere per convincere il governo a tornare indietro sull’errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti, 330 milioni di euro». Schlein ha anche sottolineato l’importanza di «riuscire a mettere in campo politiche che recuperino alloggi sfitti e riuscire a creare un clima di fiducia perché possano essere messi a disposizione di famiglie che cercano una casa ma non la trovano. Serve investire di più - ha detto la segretaria del Pd - anche sugli alloggi popolari. Il tema della casa è per noi centrale e ho avuto modo di ribadirlo anche ieri dicendo che per le priorità sono casa, lavoro, clima, attuazione del Pnrr, salari e non le questioni delle riforme costituzionali».
Anche i Cinque Stelle hanno reagito alle parole del ministro. «Quando parla di caro-affitti Valditara dovrebbe ricordarsi che fa parte di un governo che si è assunto la responsabilità di non rifinanziare né il fondo affitti né quello per le morosità incolpevoli e che ha anzi vergognosamente bocciato un emendamento M5S al dl Bollette proprio per rifinanziare entrambi i fondi. Perché non convince Giorgia Meloni e tutto il governo a fare un passo in questo senso? Ma soprattutto: quale piano sta mettendo in campo il suo governo per aiutare gli studenti esposti ai prezzi incontrollati degli alloggi e sostenere le città che li ospitano, al di là di chi le amministra?». Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione istruzione e università alla camera Anna Laura Orrico, Antonio Caso, Gaetano Amato e Susanna Cherchi.
C’è “irritazione” al ministero dell’Università per la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali, ritenuta controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa del problema del caro affitti per gli studenti. La strada da percorrere per risolvere un problema annoso - secondo quanto si apprende da fonti qualificate - deve essere quella del dialogo e del coinvolgimento di tutti. E il ministro Anna Maria Bernini è decisa a proseguire su questa linea «senza alimentare inutili polemiche».
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