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Caro affitti, Valditara attacca i sindaci del centrosinistra. Coro di critiche dalle città

Schlein: "Valditara non dovrebbe più essere ministro"

Il ministro dell’Istruzione: «Il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra». Immediata la replica di Gualtieri («penoso scaricabarile») e di Sala («il ministro mostra al Paese quello che è»)

10 maggio 2023
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4' di lettura

Sul tema del caro affitti, sul quale si sta sviluppando la protesta degli studenti che montano tende davanti alle università, da Roma a Milano, va in scena un nuovo scontro tra Governo e opposizioni. A innescare la miccia il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Intervenuto a Sky TG24, ha affermato: «Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra, evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso». Immediata la replica dei primi cittadini di quella parte politica. E “irritazione” c’è anche al ministero dell’Università per la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali.

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Gualtieri, da Valditara penoso scaricabarile

«È uno scaricabarile penoso, vorrei evitare di scadere a un livello così basso. Tutte le istituzioni dovrebbero fare la loro parte e affrontare questo problema. Tra l’altro gli studentati non sono nemmeno competenza dei Comuni». Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha incontrato alla Sapienza gli studenti accampati contro il caro-affitti, ha così risposto al ministro. «Se facciamo il balletto della propaganda politica mentre gli studenti stanno con le tende e hanno il caro-affitti non è un bello spettacolo. Mi sottraggo a questo teatrino», ha aggiunto.

Sala, Valditara mostra al Paese quello che è

«Qui ci sono due possibilità, o quella del ministro Valditara è una battuta, peraltro riuscita male, oppure è frutto di una riflessione. Se è frutto di una riflessione profonda, credo che con questa affermazione il ministro Valditara illumini il Paese rispetto a quello che lui è». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha replicato alle parole del ministro dell’Istruzione. «Se è una battuta - ha aggiunto -, rispondo con una battuta: magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra che non di centrodestra perché accolgono la loro complessità e le loro problematiche».

Nardella a Valditara, non c’è limite a vergogna

Un messaggio analogo è stato lanciato dal sindaco di Firenze. «Valditara - ha scritto Dario Nardella su Twitter - scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna».

Boccia, Valditara senza vergogna

«Questo governo - ha rincarato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia - ha cancellato 330 milioni di euro del fondo per gli affitti e rischia di far saltare il miliardo previsto dal PNRR per gli alloggi studenteschi. Il taglio di quel fondo è l’ennesimo attacco a chi ha di meno e non ce la fa, e un colpo alle speranze dei più giovani perché certo non può sfuggire al ministro dell’Istruzione che è l’esplosione del costo degli alloggi mette di fatto a rischio anche il diritto allo studio. Da un governo che parla ogni giorno di famiglia e natalità ci aspetteremo il ripristino del fondo affitti e atti concreti contro l’aumento dell’inflazione e del caro vita e non accuse gratuite agli avversari politici».

Schlein, il caro affitti incide sul diritto allo studio

Intervenuta a Umbertide per un’iniziativa a sostegno del candidato sindaco Sauro Anniboletti, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha delineato la posizione del partito. «Siamo vicini alle studentesse e agli studenti che stanno protestando contro il caro affitti - ha affermato -. È diventato impossibile per loro trovare una casa e questo incide sul diritto allo studio che è fondamentale nel nostro Paese». «Il Pd - ha detto ancora la segretaria - continuerà a spingere per convincere il governo a tornare indietro sull’errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti, 330 milioni di euro». Schlein ha anche sottolineato l’importanza di «riuscire a mettere in campo politiche che recuperino alloggi sfitti e riuscire a creare un clima di fiducia perché possano essere messi a disposizione di famiglie che cercano una casa ma non la trovano. Serve investire di più - ha detto la segretaria del Pd - anche sugli alloggi popolari. Il tema della casa è per noi centrale e ho avuto modo di ribadirlo anche ieri dicendo che per le priorità sono casa, lavoro, clima, attuazione del Pnrr, salari e non le questioni delle riforme costituzionali».

M5s, il governo ripristini il fondo ad hoc

Anche i Cinque Stelle hanno reagito alle parole del ministro. «Quando parla di caro-affitti Valditara dovrebbe ricordarsi che fa parte di un governo che si è assunto la responsabilità di non rifinanziare né il fondo affitti né quello per le morosità incolpevoli e che ha anzi vergognosamente bocciato un emendamento M5S al dl Bollette proprio per rifinanziare entrambi i fondi. Perché non convince Giorgia Meloni e tutto il governo a fare un passo in questo senso? Ma soprattutto: quale piano sta mettendo in campo il suo governo per aiutare gli studenti esposti ai prezzi incontrollati degli alloggi e sostenere le città che li ospitano, al di là di chi le amministra?». Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione istruzione e università alla camera Anna Laura Orrico, Antonio Caso, Gaetano Amato e Susanna Cherchi.

Irritazione Bernini, sbagliata polemica affitti con Comuni

C’è “irritazione” al ministero dell’Università per la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali, ritenuta controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa del problema del caro affitti per gli studenti. La strada da percorrere per risolvere un problema annoso - secondo quanto si apprende da fonti qualificate - deve essere quella del dialogo e del coinvolgimento di tutti. E il ministro Anna Maria Bernini è decisa a proseguire su questa linea «senza alimentare inutili polemiche».

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