di Marzio Bartoloni
(ANSA)
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L’influenza quest’anno fa più male del Covid? A lanciare l’allarme per primo è stato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso: «Ci preoccupa e ci impegna di più, sicuramente parliamo di influenza e non di Covid». A vedere i numeri al momento però il Covid sembra ancora più pericoloso per anziani e fragili: nell’ultima settimana si sono contati oltre 80 morti al giorno di media: in pratica 2500 al mese. Numeri più alti di una normale influenza stagionale che proprio in questi giorni sta tornando però a colpire duro dopo due anni di “pausa” grazie agli accorgimenti anti-contagio per il Covid: oggi ci sono 10 italiani su mille a letto con febbre e raffreddore
Nelle stagioni più pesanti si contano circa 8-10mila morti a causa del virus influenzale in 6-8 mesi: i monitoraggi dell’Iss partono infatti da metà ottobre e finiscono a fine aprile e sempre l’Iss stima che il tasso di letalità dell'influenza stagionale (ossia il rapporto tra morti totali e contagiati) sia inferiore all'uno per mille (circa lo 0,1 per cento). In media il virus influenzale colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione adulta con un'incidenza che sale al 20-30% nei bambini. Quest’anno però l’influenza - dopo aver fatto danni nel emisfero Sud - si è cominciata a far sentire presto: oggi secondo l’ultimo bollettino Iss si contano 9,5 casi per mille assistiti con i casi che sono raddoppiati nel giro di 14 giorni e con i bimbi under 5 tra i più colpiti (29,6 casi per mille). E il Covid? Nell’ultima settimana si sono registrati 580 morti e siamo solo alla vigilia dell’inverno: il ritmo attuale è ancora leggermente superiore a quello di una influenza pesante. Se poi si prendono in considerazione tutte le vittime di Omicron, la variante molto contagiosa ma meno letale che imperversa da gennaio 2022, allora il conto in 10 mesi è di 35mila morti per Covid
In realtà quello che preoccupa esperti ed osservatori è proprio la combinazione dei due virus che potrebbe diventare un micidiale mix già a dicembre quando è atteso il picco dei contagi sia per il Covid - l’Rt è tornato sopra la soglia epidemica a quota 1.08 - che per l’influenza. «La contemporaneità, prevedibile, del picco influenzale con quello Covid deve essere valutata attentamente perché l’impatto sul servizio sanitario potrà essere considerevole», ha spiegato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento. Il rischio insomma è quello di una tempesta perfetta per gli ospedali nei mesi invernali. A confermare la particolare virulenza quest’anno della stagione influenzale sono i dati che arrivano dagli Usa. Qui in poco più di un mese secondo la rilevazione periodica dei Centers for Disease Control and Prevention sono stati 6,2 milioni gli americani che hanno contratto l'infezione, 53mila quelli ricoverati e 2.900 quelli deceduti. Complessivamente, nella scorsa settimana 11,3 persone ogni 100mila sono finite in ospedale a causa dell'influenza: si tratta del tasso più alto registrato dal 2010-2011. A necessitare del ricovero sono soprattutto gli over-65 (25,9 casi per 100mila) seguiti dai bambini con meno di 4 anni (20,7).
La difesa principale restano sempre i vaccini. La campagna vaccinale però è il grande punto debole in questo terzo autunno alle prese con il Covid visto che finora è stata un flop: le dosi per l’influenzale sono in distribuzione da poche settimane ma i vaccini per il Covid sono disponibili da mesi e il ritmo delle somministrazioni è ancora molto basso con circa 25mila iniezioni al giorno. E così al momento solo un quarto degli over 60 (il 26%) - la platea a cui è rivolta la quarta dose - si è già immunizzato contro il Covid con i nuovi vaccini bivalenti. Mentre da un'indagine condotta da Ipsos su un campione rappresentativo di 250 adulti di età superiore ai 65 anni tra il 14 ottobre e il 15 novembre 2022, è emerso che solo il 31% degli italiani con più di 65 anni si è sottoposto alla vaccinazione anti-influenzale. Un risultato davvero troppo basso in vista dell’inverno ormai alle porte e per questo il ministro della Salute Orazio Schillaci ha messo in cantiere una nuova campagna di comunicazione per incentivare le vaccinazioni di Covid e influenza di over 60 e fragili che dovrebbe partire in questi giorni.
Marzio Bartoloni
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