di Redazione
La curatrice di Altagamma, Beatrice Leanza.
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Un programma fitto che si propone di indagare le idee e i progetti più innovativi in ambito scientifico e umanistico con un elemento comune: la cultura progettuale del design thinking. Il programma dell'edizione 2022 di Next Design Perspectives di Altagamma è curato da Beatrice Leanza, che dopo essere stata executive director del Museo di Arte, Architettura e Tecnologia (maat) di Lisbona e creative director della Beijing Design Week, è stata da poco nominata direttrice del Mudac, il Cantonal Museum of Contemporary Design and Applied Arts di Losanna.
Al cuore del dibattito il concetto di DESIGN in FLUX, quella corrente di saperi crossculturali che esplorano un mondo di collaborazioni fra diverse discipline creative e di interconnessioni sempre più estese, che muovono dalla microscopica scala molecolare alla macro dimensione ultra-planetaria.
Il programma prevede tre sessioni.
La prima s'intitola “Design and the Scientific Imagination: Natural, Human and Machine Intelligence” ed esplora la rete di relazioni tra il mondo della ricerca scientifica e del design, con il contributo dell'artista Quayola, tra gli esponenti più rilevanti della media art e di Lonneke Gordijn, l'artista co-fondatrice di DRIFT
La seconda sessione è dedicata alla “Collective Intelligence: New Horizons in Design Collaborations” ed esplora l'innovazione di materiali e tecniche. Tra i relatori, il diretto creativo del Museum of the Future di Dubai, Brendan McGetrick, il fondatore dello Studio Erez Navi Pana, Erez Nevi Pana, la cofondatrice di ecoLogic Studio, Claudia Pasquero e il fondatore dello studio ABIBOO e di The FutuverseTM Alfredo Munoz.
Il terzo panel è realizzato in collaborazione con la Fundazione Ellen MacArthur, s'intitola “Design Thinking in Action” ed è incentrato sull'economia circolare e su come pratiche industriali innovative possano garantire un futuro equo e sostenibile. Ne parlano Gaëlle Le Gélard, senior designer della Fondazione Ellen MacArthur, Jon Gray, co-fondatore di Ghetto Gastro, collettivo gastronomico che promuove il cibo locale, Matteo Vignoli, fondatore del Future Food Institute.
La Triennale di Milano.
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