Tecnologia
Pubblicità

Tecnologia

Dal pegno non possessorio liquidità da 7,7 miliardi per le aziende

di P.Sol.

Immagine non disponibile
(rost9 - stock.adobe.com)

(rost9 - stock.adobe.com)

L’entrata in vigore del nuovo strumento con l’apposito registro libera nuove potenzialità di accesso al credito per le imprese

2 febbraio 2023
Pubblicità

3' di lettura

Sfiora gli otto miliardi di euro il valore di scorte aziendali che potranno essere monetizzate dalle aziende italiane con l’ingresso del pegno non possessorio. Una settimana fa si è completato infatti il percorso regolamentare per l'entrata in vigore di questo strumento molto atteso dalle imprese italiane e dagli operatori nel settore del credito.

Si tratta di una garanzia reale che consentirà agli imprenditori di accedere più agilmente al finanziamento del proprio magazzino senza rinunciare ad alienare, trasformare o altrimenti disporre dei beni che lo compongono, senza cioè dover vincolare o consegnare i beni dati in garanzia. L'ultimo passaggio formale che permette l'adozione del nuovo strumento è stato il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che ha reso operativo il Registro informatico per l'iscrizione e la tenuta dei pegni mobiliari non possessori.

Pubblicità

Grazie a questo registro potranno essere effettuate tutte le operazioni relative al pegno in modo telematico e veloce: iscrizione, consultazione da parte di chiunque, modifica, rinnovo e cancellazione.

Dal punto di vista di banche e investitori, la nuova disciplina faciliterà l'effettiva applicazione dei diritti dei creditori garantiti. I beni che possono essere oggetto di pegno mobiliare non possessorio sono i beni mobili anche immateriali e i crediti destinati o inerenti all'esercizio dell'impresa, esistenti o futuri, determinati o determinabili facendo riferimento ad un loro valore complessivo. Sono esclusi tutti i beni mobili registrati.

Il pegno non possessorio abilita un nuovo canale di

Si tratta di una rivoluzione per il settore industriale e manifatturiero italiano, che permette di liberare nuove risorse in un momento di forte incertezza permettendo alle imprese di attrarre investimenti per lo smobilizzo o il finanziamento del proprio magazzino. Secondo le stime fatte da Supply@Me Capital, fintech attivo nel comparto dell'inventory monetisation, il potenziale di scorte che in Italia potrebbero essere monetizzati vale 7,7 miliardi di euro.

Il calcolo è stato fatto sulla base di tute le società italiane che rispettano i criteri del decreto n.114 del 25 maggio 2021 del Mef e che quindi possono accedere al pegno non possessorio: l'accesso alle società del settore manifatturiero e industriale ed è condizionato alla chiusura degli ultimi tre bilanci in attivo, registrando ricavi positivi derivanti dall'attività di impresa. Di quelle considerate sono state valutate quelle che abbiano la tipologia e la rotazione del magazzino necessarie, dal momento che è per esempio di fondamentale importanza che il magazzino ruoti almeno una volta l'anno per liberare liquidità all'impresa.

Anche il comparto della monetizzazione dell'inventario è facilitato da soluzioni innovative che riescano a sfruttare i vantaggi della blockchain in ambito supply chain, per abilitare in maniera rapida e semplice il monitoraggio della filiera produttiva, la provenienza e la qualità dei beni, il costante aggiornamento della consistenza e del valore dei magazzini.

Dal punto di vista tecnologico Supply@Me, quotata al London Stock Exchange, ha introdotto lo scorso anno anche in Italia il servizio di “inventory monetisation”, permettendo alle aziende di cedere il loro magazzino a società di inventory trading che, proprio attraverso il pegno non possessorio, potranno essere finanziate più agevolmente da banche o fondi di investimento e, conseguentemente, mettere a disposizione delle aziende nuova liquidità per migliorare il proprio capitale circolante.

«Supply@ME ha investito da diversi anni in tecnologie, metodologie e processi per permettere un'attenta analisi e monitoraggio degli inventory - commenta Alessandro Zamboni, Ceo di Supply@Me -. Grazie alla nuova regolamentazione sul pegno non-possessorio, la nostra piattaforma ready-to-go può permettere a banche e fondi di investimento di poter, fin da subito, finanziare operazioni basate sugli inventory»

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy