Norme e Tributi
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Norme e Tributi

Giorgetti: «Proroga misure contro caro energia e riforma su plusvalenze calcio»

di Giuseppe Latour e Giovanni Parente

Giorgetti a Telefisco: nuovi aiuti contro il caro bollette

Il viceministro Leo annuncia una moratoria estiva su avvisi bonari e lettere di compliance. Ruffini: «Il taglio delle minicartelle vale 18 miliardi»

26 gennaio 2023
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4' di lettura

Il Governo prepara un intervento sulle plusvalenze nel calcio, con l’obiettivo di riscrivere le regole in materia nel Testo unico delle imposte sui redditi, perché «lo Stato non può riconoscerne l’esistenza». È l’annuncio fatto dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in apertura dell’edizione 2023 di Telefisco. E non è il solo: il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo ha spiegato i dettagli del prossimo intervento in preparazione sull’Ires. Mentre il direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha misurato il valore del taglio delle minicartelle, disposto con la pace fiscale: circa 18 miliardi di euro.

Le plusvalenze nel calcio

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«Come ministero dell’Economia e Finanze – ha spiegato Giorgetti - abbiamo assistito a un dibattito pubblico in cui si dà per scontato che ci sia il ricorso sistematico a plusvalenze fittizie nel mondo delle società professionistiche di calcio». Un dibattito sul quale è arrivato il momento di intervenire.

«Se lo Stato è un’istituzione seria, vuole capire che cosa significa questo fittizio, visto che è portato in bilancio. Quindi qui al Mef, stiamo riflettendo se la normativa fiscale, l’articolo 86 del testo unico sulle imposte dei redditi, in qualche modo fotografa in modo coerente e corretto questo fenomeno. Quindi non escludo anche novità o proposte del governo in questo senso». La norma, insomma, «potrebbe cambiare, nel senso che abbiamo avviato un’analisi rispetto a un fenomeno che, ribadisco, tutti quanti dicono avvenga, ma se così è non credo che lo Stato possa in qualche modo riconoscere l’esistenza di plusvalenze fittizie».

Energia: proroga allo studio

Sul caro energia, invece, è in vista una proroga. «Sicuramente c’è l’andamento dei prezzi che in qualche modo è mutato e speriamo che continui nella sua discesa - ha detto Giorgetti -. Però noi dovremo rimettere mano a queste misure, sicuramente andranno prorogate. Probabilmente non nella stessa forma, stiamo studiando dei meccanismi, ho già avuto modo di dirlo, che siano magari più efficienti in termini di aiuto e più flessibili rispetto all’andamento anche dei consumi e che orientino e premino i comportamenti virtuosi per quanto riguarda il risparmio energetico».

Se ne sta discutendo a livello europeo - ha detto il ministro - «per trovare anche una forma omogenea da applicare in tutta Europa. E anche in questo caso è molto complicato e difficile. Ma quello che posso confermare è che prima del primo di aprile il Governo italiano in qualche modo interverrà per prorogare le misure di mitigazione di prezzo a famiglie e imprese, probabilmente in una forma diversa rispetto a quella che fino ad oggi abbiamo visto».

Leo: moratoria estiva su avvisi e lettere di compliance

Tra gli ospiti di Telefisco 2023 anche il viceministro all’Economia con delega alla fiscalità Maurizio Leo, che ha anticipato le linee di intervento con il Ddl di delega fiscale in arrivo nelle prossime settimane in Consiglio dei ministri: «L’Ires rappresenta uno dei pilastri della riforma. Il nostro obiettivo è realizzare la certezza del diritto, attrarre investimenti esteri, ridurre i contenziosi e rivisitare il mondo dei crediti di imposta, ovviamente salvaguardando quelli più significiativi, come Industria 4.0. Perché noi vogliamo impostare i nostri interventi sulla riduzione del carico fiscale, attraverso una riduzione dell’aliquota Ires per destinare risorse su nuova occupazione e privilegiare gli investimenti più innovativi. Revisione della deduzione delle auto aziendali, allineamento tra base imponibile Ires e utile civilistico.

Ma in menù ci sono anche interventi di semplificazione. «Nel periodo in cui il contribuente e i professionisti sono alle prese con le dichiarazioni - ha spiegato il viceministro Leo - non ha senso che vengano inviati avvisi bonari, lettere di compliance, richieste di documentazione, quindi in un certo lasso temporale non bisogna richiedere questi elementi che non comportano poi conseguenze ai fini di versamenti».

Ruffini: «La vera sfida sono gli adempimenti spontanei»

Il direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha sottolineato che «l’evasione non la si contrasta solo con l’attività di recupero, la vera sfide per un paese moderno è l’indurre i contribuenti a versare le imposte dovute. La vera sfida è indurre il gettito spontaneo. Parallelamente all’azione di contrasto in questi anni si è ridotto il tax gap. La riduzione del tax gap vuol dire che qualcuno ha versato di più».

Lo stralcio delle minicartelle vale 18 miliardi

Ruffini ha anche dato i numeri relativi alle minicartelle, oggetto della cancellazione prevista nella pace fiscale. Questa misura riguarda «circa 7 milioni di contribuenti che hanno almeno una cartella sotto i mille euro. Complessivamente queste cartelle sono 25-27 milioni e il controvalore è di circa 18 miliardi».

Infine, sulla compensazione dei bonus energetici il direttore ha ricordato che «il legislatore ha allungato i tempi per utilizzare i crediti relativi a energia e gas, entro il 30 settembre del 2023 e non il 30 giugno. Sono misure rilevanti affinché le imprese possano utilizzarle per affrontare le difficoltà sul caro energia. Speriamo che in questi tempi si possa assistere a un buon utilizzo di questo strumento».

De Nuccio (commercialisti): piena sintonia con il viceministro Leo

Sulle linee programmatiche enunciate dal viceministro Maurizio Leo a Telefisco c’è «piena sintonia». Ad affermarlo il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio. «Le affermazioni del viceministro – prosegue de Nuccio – prefigurano una quanto mai apprezzabile impostazione del lavoro per giungere alla tanto attesa riforma del nostro sistema fiscale. Del resto, l'interlocuzione del nostro Consiglio nazionale con il Mef è intensa e lo scambio di vedute costante. Ci sono le condizioni per addivenire ad una riforma che ridisegni in maniera organica e condivisa il nostro sistema tributario per renderlo più chiaro e più semplice per cittadini e imprese, avvalendosi anche, finalmente, del contributo di idee e di conoscenze di chi le norme fiscali le applica tutti i giorni, ossia i commercialisti».

«C'è una grande disponibilità all'ascolto ed alla valorizzazione delle nostre competenze – aggiunge Salvatore Regalbuto, Tesoriere del Consiglio nazione con delega all'Area Fiscale – come dimostrano le affermazioni del Viceministro, perfettamente in linea con le proposte del Consiglio Nazionale, su temi molto importanti quali il superamento dell'Irap, la revisione della disciplina delle società di comodo, la moratoria estiva degli adempimenti, l'eliminazione dei tributi minori, il contrasto all'evasione, la razionalizzazione del calendario fiscale, il rinvio a settembre dei pagamenti scadenti in agosto, il ruolo di certificatori dei Commercialisti. In questo contesto il nostro apporto tecnico proseguirà con il massimo spirito collaborativo e costruttivo».

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